Il 10 dicembre arriverà su Amazon Prime Video Secret Level, una nuova serie prodotta da Amazon MGM Studios e Blur Studio che si presenta come un prodotto antologico dedicato al mondo dei videogames. Creatore della serie è Tim Miller, già creatore e producer di un’altra serie antologica prodotta da Netflix e con un appeal votato alla fantascienza, ovvero Love Death & Robots della quale Miller ha anche diretto e scritto alcuni degli episodi. Nella cornice di Lucca Comics & Games abbiamo assistito ad un’anteprima della serie presentata dallo stesso Miller che ha delineato quali saranno le caratteristiche che ci dovremo aspettare quando usciranno i primi due episodi della serie. Tuttavia, nonostante le buone premesse ed i precedenti di Miller stesso che con quella prima stagione di Love Death & Robots aveva risvegliato l’interesse dei fan dell’animazione sul concept del prodotto antologico, l’anteprima di Lucca ci ha lasciato con una discreta curiosità ma anche parecchi dubbi. Ma andiamo per gradi.
La visione di Tim Miller
L’anteprima alla quale abbiamo assistito era più una chiacchierata fra Tim Miller ed il presentatore del panel per presentare il progetto al pubblico presente in sala (non solo giornalisti ma anche fan o comunque persone interessate al nuovo progetto di Prime Video). Miller è, fra le altre cose, co-fondatore di uno studio che si occupa della creazione di effetti visivi ed animazione in computer grafica denominato Blur Studios: attraverso il suo studio Miller ha più volte avuto a che fare con l’ambiente cinematografico (fino al suo debutto come regista nel 2016 con il primo film di Deadpool). Il campo in cui Blur Studios è particolarmente attivo è, però, quello dei videogiochi, in particolare la realizzazione dei trailer e spot pubblicitari di giochi che hanno permesso all’azienda di interfacciarsi con grandi case di produzione del settore: Rockstar, Activision, EA, Riot Games, sono solo alcuni dei nomi di publisher che figurano nel portfollio di Blur Studios.
Nella visione di Miller, un trailer (supponiamo si riferisca ai teaser trailer) altro non è che un prodotto di animazione che racconta una piccola storia in pochissimi minuti e così è anche stato per una serie antologica come Love Death & Robots: l’esperienza maturata con il prodotto di Netflix ha portato Miller a decidere di compiere un nuovo passo nella sua carrieria lavorativa e di coniugare il mondo dei videogiochi a quello delle serie TV, con storie brevi ma di grande impatto. “Abbiamo dovuto coinvolgere diversi publisher per realizzare questo progetto” spiega Miller “all’inizio non era facile spiegare loro che avrebbero dovuto accostare le loro proprietà intellettuali a quelle di altre aziende che vedevano come loro competitor, ma Amazon è riuscita a far capire loro che tutti ne avrebbero beneficiato alla fine anno accettato. Secret Level è un’ode al mondo dei videogiochi tutto e i gamers sono degli entusiasti, perciò se capiscono che sta succedendo qualcosa di eccitante, cercano di parteciparvi”.
L’esperienza di Love Death & Robots
La produzione di Secret Level ha ricalcato quanto visto in Love Death & Robots (ma anche Star Wars: Visions) ed i singoli episodi sono stati commissionati a differenti studi di animazione internazionali. Miller ha citato, infatti, diversi paesi europei dai quali provengono i team che hanno lavorato alla produzione Prime Video (Francia, Polonia, Ungheria, Spagna ecc…) e non ci stupirebbe se buona parte di questi studi non fossero gli stessi che hanno già avuto la possibilità di contribuire alla realizzazione della serie Netflix. Durante la presentazione abbiamo assistito alla proiezione del trailer uscito in questi giorni anche su YouTube e tre spezzoni di circa un minuto l’uno sui quali vi era divieto tassativo di fare foto o video, tuttavia discuteremo successivamente del nostro giudizio circa le tre clip mostrate. Per ora vi possiamo anticipare solo che erano tratte dagli episodi basati su Warhammer 40.000, su New World e su Pac-Man.
“Non ho mai avuto dubbi sulla qualità delle animazioni, perché sono circondato da professionisti estremamente talentuosi” ha proseguito Tim Miller commentando la prima delle tre clip. “Ho potuto quindi concentrarmi principalmente sulle storie. Abbiamo usato la computer grafica basata su motion capture. Se ci pensate, non sarebbe possibile far indossare armature di decine di chili agli attori, perché sarebbe un grosso impedimento alla loro recitazione. La computer graphic ancora non è riuscita a sopperire a quella sensazione di uncanny valley che si ha quando si guarda un volto umano, ma ha fatto enormi passi avanti e siamo lontani dai risultati ottenuti in film come The Polar Express” (film del 2004 di Robert Zemeckis diventato noto per essere il primo film di animazione in CGI che ha utilizzato la tecnica della performance capture, ma che ha ricevuto pareri discordanti a causa del suo aspetto tecnico che causava estraniamento nello spettatore ndr)
Relativamente alla clip basata su New World, Miller ha raccontato un aneddoto su come abbia coinvolto Schwarzenegger nel progetto nel ruolo di voice actor di uno dei personaggi, ma è totalmente ininfluente per l’analisi che stiamo facendo. Molto più interessante è invece il commento che ha accompagnato la clip di Pac-Man: “Vi posso assicurare che vedrete Pac-Man in una versione completamente nuova, mai vista prima: potrebbe anche suscitare qualche reazione di disapprovazione per come è stato rappresentato. Questo episodio è sicuramente il più violento, ma ma gli sviluppatori erano tutti d’accordo e alla fine, in sintesi, hanno dato il via libera. Va sottolineato che c’è stata una continua e stretta collaborazione con le quindici case di produzione, che ha riguardato l’evoluzione e lo sviluppo degli episodi in corso: abbiamo mantenuto un contatto continuo con gli sviluppatori per capire quali elementi dei loro giochi fossero stati apprezzati e cosa pensassero potesse suscitare l’interesse dei giocatori”.
Le nostre “fugaci” impressioni
Tutto molto bello, tutto entusiasmante, ma allora perché abbiamo detto che l’anteprima ci ha lasciati con dei dubbi? Per quanto non possiamo minimamente giudicare la trama da una manciata esigua di clip, ci sono stati aspetti che ci hanno lasciati basiti. In primis l’animazione stessa della clip di Warhammer non ci ha più di tanto convinto: durante lo scontro messo in scena, uno Space Marine si apre la strada fra i nemici a colpi d’ascia, ma il modo in cui gli elementi in scena reagiscono fra di loro all’impatto fa assomigliare la scena non ad una produzione Prime Video ma ad un filmato tratto da, beh, un videogioco. Chiariamoci, il fatto che la serie si ispiri al mondo dei videogames non ha nulla a che fare con questo discorso, ci riferiamo al fatto che per diverso tempo i trailer e le cutscenes dei videogiochi – anche i tripla A costati milioni di dollari – spesso ci davano l’impressione che ci fosse qualcosa che non andava, che la fisica del gioco, le collisioni e certi movimenti fossero meno curati di un prodotto televisivo o cinematografico e che questo rendesse la visione di quelle scene estraniante.
Ecco, sulla clip di Warhammer abbiamo avuto la stessa sensazione e come già detto l’attinenza al mondo dei videogiochi non è una giustificante perché siamo comunque di fronte ad un prodotto televisivo. Forse ci stiamo “impuntando” però troppo su un singolo aspetto di una singola clip perché il resto del contesto visivo (modellazione, texture, uso delle luci, atmosfera) era indubbiamente splendidamente realizzato così come lo erano nelle altre clip, soprattutto quella di New World che dei tre titoli di ispirazione è quella per cui avevo meno interesse ma è quella che ha colpito maggiormente a livello tecnico. Su quella di Pac-Man non vogliamo dire nulla: Miller ci ha messo una certa curiosità intorno all’episodio e sebbene sappiamo già che aspetto avrà il protagonista credo che sia più interessante se lo scopriate voi stessi guardando la puntata quando sarà resa disponibile.
Ci sarebbe poi tutto un discorso da fare sulla metodologia con la quale sono stati selezionati i brand che fanno parte di questa serie e su questo aspetto vorremmo ricordare che Concord è a tutti gli effetti presente, sebbene siano stati rimossi quasi tutti i riferimenti al fallimentare gioco di Sony nell’ultimo trailer. Sarebbe sciocco non aspettarsi che Secret Level venga visto come una possibillità di fare marketing per i publisher, ma l’episodio dedicato è palesemente stato messo in lavorazione prima ancora che il team di Firewalks potesse annunciare il gioco e di conseguenza capire il feedback dei giocatori verso gli elementi narrativi e di lore creati per il loro gioco (e sappiamo bene quale è poi stata la risposta dei videogiocatori verso la caratterizzazione dei personaggi).
Ovviamente quelle esplicitate sono solo fugaci impressioni fatte sulla base di una visione parziale, rimandando qualsiasi giudizio al 10 dicembre, giorno in cui saranno pubblicati i primi due episodi della serie che vedrà successivamente la pubblicazione degli altri episodi a cadenza settimanale.
Articolo a cura di Francesco Enriu