Lo sciopero degli sceneggiatori americani sembra indirizzato verso una conclusione. In attesa degli ultimi accordi, però, la tensione resta alta e anche il sindacato dei doppiatori e degli attori di motion capture per i videogiochi si dice pronto a nuovi scioperi.
La vicenda che sta tenendo in scacco il mondo dell’intrattenimento americano si protrae ormai da mesi. La richiesta di migliori condizioni di lavoro e di stipendi più alti potrebbe essere accolta dalle grandi case di produzione cinematografiche, ma finché non sarà tutto nero su bianco la situazione resta instabile. E in questo contesto già turbolento si inserisce anche la presa di posizione degli attori del mondo dei videogiochi.
Come spiega GameSpot, il sindacato SAG-AFTRA ha votato quasi all’unanimità, con un 98% di consensi, per autorizzare uno sciopero nel caso si presentino le condizioni. Un’azione del genere avrebbe ripercussioni su tanti protagonisti dell’industria, come Activision, Disney, EA, Insomniac Games, Epic Games, Take 2, WB Games e aziende di terze parti che forniscono servizi esterni.
È ora che le compagnie videoludiche smettano di giocare e cerchino un accordo serio su questa questione. Il risultato di questo voto dimostra che i nostri membri capiscono la natura profonda delle negoziazioni, e che è giunto il tempo per le compagnie che fanno miliardi di dollari e che pagano profumatamente i loro CEO di dare ai nostri performer un accordo tale da rendere il loro lavoro sufficiente per mantenersi.
Già nel 2016/2017 i doppiatori dei videogiochi avevano organizzato scioperi e avevano ottenuto un miglioramento delle condizioni lavorative. Vediamo se anche nei prossimi giorni si arriverà a esiti simili.