Un falso allarme ostaggi negli uffici di Ubisoft Montreal, risalente a novembre 2020, ha portato a tre anni di lavori socialmente utili per il responsabile della telefonata alle forze dell’ordine. Yanni Ouahioune, ventiduenne canadese e giocatore di Rainbow Six Siege, dovrà scontare così la colpa per il suo scherzo stupido.
Come riporta GameSpot, Ouahioune aveva telefonato alle autorità per segnalare la presenza di dipendenti tenuti in ostaggio presso gli uffici Ubisoft. Questo allarme, ovviamente del tutto falso, aveva portato all’evacuazione dell’edificio e a un forte disagio anche psicologico per i dipendenti Ubisoft.
Ora il processo ha ritenuto che non ci fossero gli estremi per il carcere, ma ha comunque stabilito che Ouahioune dovrà scontare tre anni di lavori socialmente utile. Alla base del suo gesto ci sarebbe stata la rabbia per aver visto bannare il suo account di Rainbow Six Siege. Tant’è che parlando con la stampa, il giovane si è preoccupato di fare sapere a Ubisoft se fosse possibile revocare il ban.
A proposito della questione, un portavoce di Ubisoft ha dichiarato:
In questo processo ci siamo impegnati a rappresentare gli interessi dei nostri impiegati colpito da questo falso allarme ostaggi nel nostro studio di Montreal. Si è trattato di un episodio privo di rispetto per i nostri dipendenti su cui non faremo ulteriori commenti.