Grande Phil: questo è senza dubbio il miglior E3 di Microsoft, o meglio, Xbox, dai tempi di 360. Non solo ha iniziato a tenere fede alla promessa di lunga data dell’azienda di affrontare la mancanza di contenuti esclusivi su Xbox, ma ha anche stabilito con fermezza la sua posizione di leadership per i prossimi anni. I titoli One erano ben presenti, sicuro. Tuttavia, tra la frecciatina sull’hardware di prossima generazione, e titoli possibilmente cross-gen, molti annunci erano decisamente volti a porre le basi per una maggiore visibilità nella NEXT GEN (AHIA!). Un occhio al futuro? Certo, giustamente, dopo una current gen senza differenziazione e con poche esclusive, ma… è stata una mossa giusta? Scomponiamo, come sempre, in 3 punti:
1. Il positivo
Va benissimo. La cosa più importante che M$ doveva fare era riassestare la sua reputazione e dimostrare che rimane un competitor aggressivo vs Sony nel mercato delle console. Come si dice in America, più concorrenza c’è, migliori prodotti si fanno. Bisogna considerare anche l’impatto psicologico non solo su Sony ma anche in termini di Brand Equity e Brand Awareness negli occhi di consumatori e giornalisti. Un boost positivo mica da ridere.
2. Il negativo
Nel corso della settimana, molti articoli si sono focalizzati sul lungo termine (come prevedibile) e molti iniziano quindi a sognare come e quando si inizierà a parlare di NEXT GEN (cavolo, sembra ieri che mi riferivo a One come NEXT GEN).
Anche Sony quasi ci cascò a fine Maggio, annunciando agli investitori di star preparando la ‘fase finale’ di vita della PS4.
La frecciatina NEXT GEN ci sarebbe anche stata se il focus generale della conferenza fosse comunque sul 2018 ma, sempre IMHO, non è stato proprio così. Metro:Exodus, The Division 2, Gears 5 verranno lanciati (come prevedibile) non prima dell’anno prossimo – per non parlare di Halo Infinite (sigh). L’E3 2018 di Microsoft guardava in generale molto al futuro – il futuro è bello, roseo, ma ci distrae. Ci distrae sicuramente da investire in nuovo hardware. Ci ricorda che bisogna iniziare a risparmiare per la prossima generazione. E tutto questo toglie domanda dai bei titoli odierni. Una volta che i tamburi di Moria iniziano a suonare, l’eco è infinita.
3. Tutto sommato
Come detto, la posizione di Microsoft è comprensibile, ovviamente: la prestazione di casa Redmond in questa generazione la rendono desiderosa di domare la prossima, come tra Xbox e Xbox 360. Il suo focus futuro è positivo e negativo allo stesso tempo sia per Microsoft, che per i suoi competitor. È naturale che l’E3 contenga un certo grado di speculazione. Dopotutto, non è solo una vetrina di prodotti, ma anche il momento in cui l’industria si riunisce come in poche altre date e plasma il suo stesso percorso negli anni a venire. Tuttavia, quest’anno Phil ci ha fatto sognare TROPPO – c’è ancora molto di cui essere eccitati quest’anno!
Della serie, non essere mai contenti…