L’introduzione di nuovi spazi pubblicitari nel mondo dell’intrattenimento è sempre al centro della ricerca delle grandi compagnie che cercano di monetizzare sul coinvolgimento degli utenti. La proposta brevettata da Roku, però, sembra andare oltre ogni possibile immaginazione.
Roku è una compagnia dedicata allo streaming che ha iniziato la sua strada con dispositivi e estick e che ora ha prodotto anche i primi smart TV con il suo software integrato. Questo prevede la presenza di pubblicità a mo’ di screensaver, che compaiono durante i momenti di inattività e che consentono di racimolare ricavi extra.
Quando una sorgente esterna è collegata al televisore, però, come nel caso delle console o di altri dispositivi HDMI, questa funzione di screensaver pubblicitario non funziona. In questa situazione i televisori brandizzati Roku non generano i ricavi per i quali sono stati pensati.
Il brevetto, di cui parla anche VGC, andrebbe a colmare questo gap. Secondo la rivendicazione del documento, la nuova tecnologia individuerebbe il momento in cui i dispositivi esterni sono messi in pausa e approfitterebbe di quello per far comparire le pubblicità a schermo.
Per arrivare a questo risultato, i televisori dovrebbero essere in grado di analizzare il segnale in arrivo dalla sorgente HDMI e di rilevare quando questo è fisso o quasi per un certo periodo di tempo, come nel caso dei videogiochi in pausa. La pubblicità mandata in sovrimpressione verrebbe poi interrotta non appena si riprende il gioco.
Un passo avanti del brevetto prevede anche l’analisi del tipo di immagine proveniente dalla sorgente HDMI per mandare in onda pubblicità coerenti con i gusti dell’utente. Se un giocatore sta riproducendo un gioco sportivo, ad esempio, potrebbe vedere pubblicità che riguardano lo sport stesso.
Il brevetto è ancora in fase di analisi e, anche se venisse approvato, questo non si tradurrebbe automaticamente nella sua applicazione. Di sicuro, però, possiamo dire che anche la pubblicità sta traendo enormi benefici dallo sviluppo tecnologico.