Come certamente saprete già, ormai più di un paio di anni fa Marvel ha rilasciato nei cinema di tutto il mondo quel fenomeno culturale che risponde al nome di Avengers: Endgame, pellicola dell’MCU che ricordiamo aver rappresentato l’ultimo viaggio per tanti Vendicatori, dove tra questi troviamo anche uno dei più amati e senza alcun dubbio indimenticabili: Tony Stark (Iron Man) interpretato da Robert Downey Jr..
Questo evento ha colpito nel profondo buona parte dei fan dell’Universo Cinematografico Marvel, con l’amato attore che è stato protagonista di un commovente spezzone all’interno di un libro dedicato a questo celebre mondo cinematografico a tema super eroistico, libro intitolato The Story of Marvel Studios: The Making of the Marvel Cinematic Universe.
Grazie a questo libro infatti veniamo a scoprire che Robert Downey Jr. ha scritto nel 2018 un tributo di ben 1000 parole a tutti i fan del Marvel Cinematic Universe, dove ricorda la sua presenza nel primo film targato Marvel, l’Iron Man di Jon Favreau, fino ad arrivare ad Avengers: Endgame dove Tony Stark decide di sacrificare la sua vita per salvare l’intero universo da Thanos.
Eccovi un estratto del suo commovente intervento:
“Come potrei iniziare… ricordo distintamente Gwyneth, Favs e me seduti in una fatiscente capanna di Quonset per parlare di Pepper Potts e Tony Stark, quando improvvisamente si è letteralmente gonfiato con un’ondata di emozione. . . si trattava di gioia, fede, sollievo e dolore: (mentre guardavo John) “Che succede, capo? (lui invece era intento a guardare Gwyneth) “Sì, ho appena realizzato che questo film funzionerà. E il bello è che alla fine viene fuori che aveva ragione; tuttavia posso ammettere che c’erano altre chiavi ossimoriche per l’improbabile successo di Iron Man, vale a dire: A) Efficienza forse non sostenibile B) Sviluppo incessante. Chiederò anche a Reynolds (per dimostrare ulteriormente che non sono attaccato al distributore per quanto riguarda l’amicizia). Tornerò anche alle origini, ed esprimerò gratitudine a Howard (il nostro Rhode originale), che è stato parte integrante del mio ruolo. E ogni nemesi che Tony ha incontrato finora merita una menzione d’onore, quindi complimenti a Bridges, Rourke, Kingsley, Pearce, Hiddleston, Spader e, infine, Brolin.
Sapete tutti poi com’è andata a finire, con la serie di film che ha avuto un successo straordinario ed il forte legame che si è venuto a creare tra tutti noi “Avengers”. Pensate che abbiamo persino realizzato il nostro ponte per vestire i panni di super eroi con credibilità. Johansson, Cheadle, Renner, Ruffalo, Hemsworth, Evans, Olsen e io resteremo per sempre uniti: sì, si parla di un tatuaggio di gruppo. E se sei arrivato ai “titoli di coda” di questa edizione da anniversario, probabilmente è perché sei un grande fan, quindi ecco, ti consegno il tuo prezioso Easter Egg … uno specchio! Le persone che rispondono alla narrazione mitologica sono positivamente il propellente di tutte le opere Marvel. È sempre stato così: sin dal Comic Con 2007, lì infatti è stato a dir poco evidente che il pubblico non stesse più solo ascoltando. Per dieci anni VOI siete stati i copilotati della narrazione, di QUESTA narrazione, di tutti ciò che ha reso speciale questo movimento. Spero che questi film abbiano evocato un dialogo sull’uguaglianza, la giustizia, la libertà, l’accettazione della diversità e la lotta all’intolleranza con il potere della collaborazione, del sacrificio e dell’amore. A questo punto, Tony direbbe: “Prego, non c’è di che”. Proverò ad equilibrare le cose mandandovi un eterno e sconfinato: “Grazie a tutti!“.