Probabilmente nessuno, prima dei recentissimi rinvii di Bethesda Softworks, avrebbe potuto immaginare quale peso di responsabilità sarebbe potuto gravare sulle spalle del prossimo evento Xbox – Bethesda Showcase, che ora che Starfield e Redfall sono completamente usciti dai calendari di questo 2022 resta l’evento a cui tutta l’utenza Microsoft guarderà nella speranza d’annunci di lanci di spessore previsti per quest’anno.
Anche solo guardando a Bethesda, si tratta comunque di timori esagerati:
Molti vedono in questi rinvii l’eliminazione di lanci di spessore nell’ecosistema Xbox per questo 2022. Niente di più sbagliato: gli studi alle dipendenze del colosso di Redmond si sono fatti molti di più, e molto più grossi, dai tempi di Xbox One. Anche con questi due posticipi, della carne sul fuoco rimane. La sola Bethesda, tolti Starfield e Redfall, ha ancora due giochi in pista di lancio entro l’anno: Deathloop e Ghostwire: Tokyo.
Comunque sia è innegabile il danno potenziale conseguente da questi due rinvii: serve dare titoli di spessore al pubblico per mantenerli impegnati e attenti, e questo scopo si dovrà raggiungere proprio durante il prossimo evento di giugno. Un difetto di Xbox è quello di parlare dei giochi troppo presto, con il risultato che poi la gestazione del gioco venga vissuta come molto più lunga e, per risultato, ogni eventuale ritardo pesa il doppio o il triplo.
Lasciando un momento in pace Bethesda non mancano altri titoli oramai vecchi d’annuncio di cui non si è mai visto nulla, basti pensare a Fable, State of Decay 3 o Forza Motorsport, e la lista potrebbe continuare. Giustamente gli sviluppatori devono prendersi tutto il tempo necessario, al fine di lavorare bene evitando il famigerato crunch, una piaga fin troppo comune in questo settore. L’unica soluzione dunque è posticipare gli annunci, perché la mancata presentazione di footage, sequenze cinematiche, gameplay, alla lunga lede alla fiducia che l’utente nutre in un progetto.
Questa mancanza di fiducia causata dalla carenza d’informazioni condivise ha già dato i suoi amari frutti, per esempio, nelle molte critiche negative mosse a progetti come Perfect Dark, di The Initiative; stesso discorso riguardo Everwild, di RARE. Non aiuta anche l’atteggiamento silenzioso di Microsoft recente, che favorisce la concorrenza dalla parlantina più sciolta.
Ripetiamo però: molti di questi sono solo immotivati allarmismi. Che Bethesda abbia ritirato due giochi molto attesi resta un fatto spiacevole, ma di roba non manca, e l’enorme scuderie di studi Microsoft ha moltissimo da mettere sul nostro piatto per quest’anno. Vedremo cosa, si spera, durante il prossimo showcase.