Un nuovo studio sulla dipendenza da videogiochi è stato da poco pubblicato da parte di un gruppo di ricercatori tedeschi, i quali sembrano rivelare un metodo per guarire da questa pericolosa dipendenza.
Secondo quelli che hanno condotto questa ricerca, i pazienti hanno registrato un tasso di remissione del 70%, dichiarando anche che non sono stati somministrati alcuni farmaci psichiatrici alle persone selezionate.
Con questo studio, secondo gli stessi ricercatori, sono stati usati metodi molto attenti di controllo e di raccolta dati, certamente poco utilizzati da vari altri “studi” dai modi particolarmente arbitrari.
Lo studio si è infatti condotto tra il 2012 e il 2017 in quattro diverse cliniche tra Germania e Austria, su un campione di ben 143 uomini divisi in maniera casuale in due grandi gruppi. Il gruppo da 72 avrebbe ricevuto un determinato trattamento, mentre gli altri 71 avrebbero dovuto agire con funzioni di controllo.
A questo punto, si sarebbe utilizzata una forma di terapia cognitivo comportamentale personalizzata dai ricercati in questione, consistente in quindici sessioni di gruppo alla settimana e otto sessioni individuali in due settimane.
Kai W. Müller, uno dei principali responsabili della ricerca, ha spiegato che non basta essere appassionati di videogiochi per esserne automaticamente dipendenti, e che l’obiettivo dello studio non è stato sicuramente quello di rimuovere gli schermi digitali dalla vita delle persone, ma più che altro cercare di trovare un equilibrio in modo da poter bilanciare il loro comportamento.
I soggetti partecipanti allo studio hanno così iniziato con un’astinenza di tipo parziale di circa sei settimane non solo da videogiochi, ma anche da internet. In questo modo, le persone hanno partecipato a terapie di gruppo e individuali di tipo orale, in modo da poter analizzare e confrontare i pensieri dei pazienti tra di loro, dunque sempre tramite terapia cognitivo comportamentale.
Tuttavia, lo studio sarebbe ancora incompleto secondo Muller, in quanto non sono stati presi soggetti femminili per la ricerca.
Comunque sia, viene così dimostrato come per curare una dipendenza da videogiochi non sia necessario effettuare una totale astinenza, ma semplicemente riconfigurare il rapporto e i modi con cui ci si affaccia al medium. Ma questo, forse, doveva essere già ben chiaro.
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