Il prezzo di Red Dead Redemption per PlayStation 4 e Nintendo Switch, e in retrocompatibilità anche per PlayStation 5, non è esagerato secondo il CEO di Take-Two Strauss Zelnick. Secondo la sua opinione il prezzo si configura come “commercialmente corretto”.
Le polemiche seguite all’annuncio delle nuove versioni di Red Dead Redemption hanno accompagnato a stretto giro la soddisfazione di chi non vedeva l’ora di trovare il primo capitolo della serie sulle nuove console. Uno dei problemi segnalati, oltre alla mancanza di evoluzione tecnica, era proprio il prezzo definito “premium”. Parliamo di 49,99 euro.
Gli utenti, in particolare, ritengono che questa cifra sia troppo elevata per un titolo molto datato che non ha subito operazioni di restyling grafico e non ha ottenuto nuovi contenuti. Red Dead Redemption è in uscita il 17 agosto, ma diversi fan stanno minacciando il boicottaggio.
Non solo, ma su Xbox Series X|S, grazie alla retrocompatibilità con Xbox 360, Red Dead Redemption può girare a 4K e comprende le funzioni multiplayer, due caratteristiche che nelle “nuove versioni” mancheranno. E il prezzo su Xbox è di 29,99 euro, quindi di fatto con una spesa minore si ottiene di più.
Parlandone con IGN, però, Zelnick ha confermato che il prezzo di vendita è quello che Take-Two ha ritenuto commercialmente corretto, anche perché include l’espansione Undead Nightmare che su Xbox va acquistata a parte a 9,99 euro:
Undead Nightmare era un grande gioco standalone quando è stato pubblicato originariamente, quindi riteniamo che sia un grande bundle per la prima volta, e certamente un grande valore per i consumatori.
Chissà se le sue spiegazioni serviranno a placare la delusione e l’ira dei fan.