Cosa si può dire di Yo-Kai Watch? Un progetto cross-mediale decisamente ambizioso che porta a nuovi livelli la ben nota joint venture tra Nintendo e Level-5, software house da sempre in prima linea quando si tratta di creare titoli per le console della casa di Kyoto. Se non conoscete questo marchio (cosa alquanto improbabile, ma meglio una spiegazione in più che una in meno) è probabile che questo accada per il semplice fatto che siete un pò troppo “grandi”. Per stessa ammissione di Nintendo il brand Yo-Kai Watch, che in Giappone è un vero macinatore di successi commerciali, è indirizzato verso un pubblico giovane a differenza dell’altra ciclopica IP targata Game Freak (mi rifiuto di dire il nome, non potete non saperlo) che ormai richiama giocatori di tutte le età grazie al suo comparto competitivo multiplayer invidiabile. Yo-Kai Watch subisce per forza di cose la tremenda concorrenza del brand pokémon, viste le innumerevoli somiglianze tra i due prodotti: come fare a distinguere le due serie dunque? Perchè qualcuno dovrebbe “preferire” una nuova strada ignota al buon vecchio e conosciuto sentiero che parte dalla regione di Kanto? Scopriamolo insieme esplorando gli assolati paesaggi di Yo-Kai Watch 2, come sempre a caccia di simpatici spiritelli.
FANTASMI AMICI
Gli eventi narrati in Yo-Kai Watch 2 avvengono dopo un pò di tempo rispetto a ciò che è stato visto nel primo capitolo: il giovanissimo Nathan (oppure la giovanissima Katie, a seconda di chi avete scelto) si ritrova nuovamente coinvolgo in vicende paranormali sparse nella placida cittadina di Valdoro. Il protagonista viene derubato da due misteriosi spiriti: il malefico duo si appropria dello yo-kai watch causando in apparenza la perdita dei ricordi da parte del giovane ragazzo che si ritrova smarrito, senza ricordare nulla delle avventure vissute in precedenza. Nonostante le difficoltà iniziali, Nathan riesce presto a ricongiungersi con i fidi amici Whisper e Jibanyan, iniziando così una nuova avventura a cavallo tra il mondo degli umani e quello degli spiriti. Yo-Kai Watch 2 è un prodotto molto difficile da recensire con vera obiettività, poichè somma una lunga serie di fattori che cambiano radicalmente il feeling derivato dal gioco in base alla mente dell’utente. Detto in parole povere, se il giocatore non fa parte del target specifico (ovvero ragazzini dai 9 ai 12 anni circa) potrà godersi davvero l’esperienza offerta da Yo-Kai Watch 2 solamente se recettivo ad un forte elemento “nostalgia dell’infanzia” ed una buona dose di passione per tutto ciò che viene dal paese del Sol Levante.
A differenza della serie pokémon, che è comunque diretta concorrente, la saga targata Level-5 mostra un’anima nipponica estremamente spiccata sia a livello grafico che concettuale. I “mostriciattoli” collezionabili tramite le medaglie Yo-Kai sono spiriti ed entità derivate dal folklore giapponese più classico, con alcune reinterpretazioni tese a rendere il tutto meno spaventoso e decisamente più fruibile per tutti. Lodevole, seppur a volte fastidioso, il tentativo di smorzare l’atmosfera mortifera che aleggia su tutto con una localizzazione italiana indirizzata all’evitare qualunque riferimento a fatti macabri che in realtà sono ben presenti ed evidenti nella versione originale. Parlando di yo-kai, questo secondo episodio ne racchiude di nuovi in aggiunta a quelli tradizionali che arricchiranno non poco la collezione di medaglie da inserire nell’apposito Medaglium: un’aggiunta interessante che però non riesce a risolvere il principale problema di questa saga, qui reiterato ed incarnato nel sistema di combattimento decisamente troppo semplice e quasi del tutto automatizzato. Una volta ottenuti i primi yo-kai tramite eventi della trama potremo infatti vagare per la grande mappa di gioco in cerca di nuovi amici evanescenti da aggiungere alla nostra collezione: ognuno di loro appartiene ad una determinata tribù con determinati punti di forza e debolezza rispetto alle altre. Cercare yo-kai sugli alberi, sotto alle automobili, nei vicoli bui ed in mezzo a cumuli di spazzatura rappresenta la principale attività per rimpolpare la propria squadra, ma a differenza della serie pokémon qui non dovremo catturare gli spiriti usando strani oggetti, bensì dovremo tentare di farceli amici tramite doni in modo simile a quanto avviene in Shin Megami Tensei. Il combattimento vedrà la nostra squadra di sei yo-kai affrontare i nemici in modo del tutto automatico, eccezion fatta per gli attacchi speciali basati sul livello della barra Energia ed altre azioni generali. Questa semplicità estrema del combat system rende Yo-Kai Watch 2 poco interessante nel campo competitivo, nonostante l’introduzione di un comparto multiplayer: questa caratteristica, sommata ad un livello di difficoltà generalmente basso, potrebbe facilmente allontanare i giocatori desiderosi di sfida ma rendere al tempo stesso il titolo ancor più adatto all’utenza molto giovane.
ARTE ORIENTALE
Nonostante i difetti, abbastanza pesanti per un RPG, Yo-Kai Watch 2 riesce ad incantare senza troppi problemi qualunque giocatore di giovane età o chi (come il sottoscritto) resta un bambino dentro nonostante alcune decadi già passate. Il mondo di gioco è davvero grande e variegato, ricco di cose da fare e da vedere mentre si segue la trama decisamente interessante e divertente: non raggiunge mai picchi di grande scrittura, ma di certo gli eventi raccontati di Yo-Kai Watch 2 riescono a superare senza problemi le scialbe narrative dei titoli della serie pokémon. Vagare senza troppi pensieri per le strade di Valdoro è davvero stimolante, e chi come il sottoscritto apprezza molto il paese del Sol Levante non perderà certo l’occasione di recarsi ai bagni pubblici per una sana immersione nell’acqua calda, oppure gustare tutte le specialità tipicamente giapponesi in vendita presso i vari negozi. Anche il mondo degli yo-kai, spiriti realmente “esistenti” nella mitologia nipponica, arricchisce l’esperienza di riferimenti culturali molto interessanti tesi anche ad insegnare ai bambini i giusti comportamenti. Spesso arriverà a farci visita uno spirito molto potente, giunto per punirci severamente se insisteremo nell’attraversare la strada senza aspettare il semaforo verde per le strisce pedonali: vari trucchetti didattici inseriti nel contesto videoludico che mi hanno strappato più di un sorriso. Le funzionalità aggiuntive a disposizione sono molteplici, e spaziano dalla telecamera yo-kai (in grado di fotografare spiriti nei pressi dei nostri amici nella vita reale) alle varie quest secondarie: il mondo di Yo-Kai Watch 2 è davvero ricco di cose da fare e non c’è davvero spazio per la noia se non a causa dei combattimenti poco interessanti. Il collezionismo è una componente molto importante dell’esperienza di gioco, e con oltre 350 spiritelli da trovare c’è molto da fare: le due versioni, Spiritossi e Polpanime, hanno cinque yo-kai esclusivi ciascuno.
Passando all’aspetto più tecnico, il prodotto Level-5 si piazza a livelli decisamente alti arrivando a rivaleggiare lo splendido comparto grafico visto in Pokémon Sole/Luna: l’hardware della console viene sfruttato nel migliore dei modi presentando un titolo dall’impatto visivo che lascia piacevolmente sorpresi fin dai primi istanti. Una grafica 3D coloratissima e molto pulita, con animazioni ben realizzate e soprattutto un mondo ampio che trasmette un’aria di giovinezza. Da menzionare anche l’ottimo utilizzo della funzione 3D della console, con un risultato mai invadente e che anzi guadagna immersività grazie al comparto grafico pulito e semplice. Sono anche presenti numerose cutscenes extra, sbloccabili tramite specifiche azioni, realizzate con lo stesso stile della serie anime. Il comparto sonoro è di altissimo pregio con temi musicali di grande impatto che mescolano melodie spensierate a strumenti leggermente “inquietanti” come il theremin: è presente il doppiaggio ufficiale della serie animata italiana, per quanto ovviamente il sottoscritto avrebbe preferito la possibilità di godersi il doppiaggio originale…ma si tratta ovviamente di gusti personali. Un bambino che apprezza la serie avrà senz’altro molto da fare in Yo-Kai Watch 2, compresi i bambini un pò più “grandi”: tutti gli altri difficilmente riusciranno ad appassionarsi.
PRO:
- Trasuda “giapponesità” e ricordi nostalgici dell’infanzia da tutti i pori
- Tantissime cose da fare, da vedere, da provare ed il tutto coronato da una trama piacevole
- Alto livello tecnico sotto tutti gli aspetti
CONTRO:
- Gli “adulti” ed in generale chi è allergico a giochi infantili non lo apprezzerà
- Livello di difficoltà decisamente basso
- Come nel primo capitolo, il combat system è ai minimi termini