Fino a poco tempo fa, dire “Trust” ad un appassionato di gaming su PC era accompagnato da uno sguardo di sdegno. Da tempo immemore infatti l’azienda olandese è celebre per la produzione di accessori e periferiche per PC a basso costo, accessibili a tutti. Ma il 2017 è stato l’anno della svolta per Trust: il lancio di una serie di prodotti dedicata al gaming ha cambiato molte cose innalzando l’asticella qualitativa in modo decisivo. Abbiamo già avuto modo di apprezzare una tastiera della serie GXT (trovate la nostra recensione qui) ed ora andiamo ad esaminare a livello tecnico il mouse da gaming Trust GXT 188 Laban. Un prodotto di fascia decisamente alta, ma comunque abbordabile per il gamer desideroso di trovare qualità ad un prezzo accessibile.
IL POTERE IN UNA MANO
Difficile in poche mosse riuscire a liberarsi di una nomea acquisita nel corso degli anni: il marchio Trust è ancora associato a prodotti economici di bassa qualità ma è da notare quanto l’azienda olandese si stia concentrando molto nel promuovere la sua nuova linea “ad alta qualità” per attirare l’attenzione del popolo gamer. Iniziamo col dire che il mouse Laban è concepito per destrorsi, con un peso limitato (meno di 120 grammi) ed alcune features molto interessanti per quanto riguarda l’utilizzo della periferica per gaming competitivo. Il tempo di risposta è rapido (comunque configurabile tramite il software incluso di cui parleremo a breve) con frequenza di polling variabile da 125HZ a 1.000HZ, sistema a tracciamento tramite sensore ottico a 12.000 DPI e velocità a 50G/300IPS. Per accontentare anche chi si intende poco di questi pomposi termini puramente tecnici, si tratta di un mouse con un ottimo tempo di risposta ed alta precisione: un mouse sicuramente adatto al gaming frenetico offerto da titoli di svariato genere. Abbiamo testato il mouse Trust GXT 188 Laban con tre titoli che, a nostro giudizio, mettono alla prova il prodotto e le sue principali caratteristiche: un FPS (PlayerUnknown’s Battlegrounds, considerata la “moda” del momento) un RTS (Starcraft II, non si cambia mai) ed un’avventura grafica (Thimbleweed Park, dai creatori di Monster Mansion e Monkey Island).
Il mouse si comporta benissimo in tutti i casi: ottimo tempo di risposta, nessuna esitazione o imprecisione visibile durante le sessioni di gioco, ottima maneggevolezza. L’unica pecca forse si può riscontrare nel cavo di 180 cm di lunghezza: ottimo per utilizzo da scrivania ma meno versatile se si vuol giocare da altre posizioni. Parlando di interattività reale, il posizionamento dei tasti si rivela ottimo fin da subito e tutti i “click” sono puliti e confortevoli: una caratteristica importante per un mouse che mira a soddisfare una clientela esigente come quella rappresentata da chi gioca su PC, magari a livello agonistico. Una menzione particolare va data al sistema di tracciamento di cui abbiamo già parlato poco fa, gestito dal sensore ottico Pixart PMW3360: ottima tracciabilità come dicevamo, ma soprattutto funziona alla grande anche su superfici “strane” e non particolarmente indicate per il corretto funzionamento di un mouse ottico. Tutto a posto quindi, eccezion fatta per la lunghezza del cavo e per la configurazione dei tasti che consente l’utilizzo esclusivamente ai destrorsi: per il resto Trust GXT 188 Laban Mouse si comporta molto bene, confermando l’alta qualità della serie GXT di Trust. Un mouse di ottima fattura, ad un prezzo decisamente ragionevole.
PRO:
- Tasti ben distribuiti, mouse configurabile tramite software
- Solido, funzionale, di ottima fattura
- Ottimi tempi di risposta
CONTRO:
- Cavo non proprio lunghissimo
- Esclusivamente per destrorsi11