Personalmente sono sempre stato un grande estimatore ed amante del genere city-builder. Forse a causa dei ricordi legati a Caesar III targato Sierra, il primo gioco per PC che sia mai arrivato a casa mia? Sia quel che sia i city-builder, genere molto in voga negli anni ’90 ed ora riscoperto da molti team indipendenti, hanno un fascino particolare. Le ore passano come acqua fresca mentre ci destreggiamo tra tabelle, risorse, necessità di singoli quartieri ed altro ancora. Non a caso ho sempre sostenuto (quasi) scherzosamente che chiunque volesse far politica dovrebbe dedicare del tempo ad un city-builder. I ragazzi del team HandyGames portano su PC Townsmen – A Kingdom Rebuilt, versione rimasterizzata dell’originale Townsmen del 2016 rilasciato originariamente su mobile ed in seguito su console. Vediamo cosa ci aspetta.
IL MIO REGNO
Non parleremo di trama, anche perchè sarebbe una pura perdita di tempo: da sempre i city-builder gestionali sono focalizzati sul gameplay e comunque ci sarebbe poco da dire. E comunque di “ciccia” ce n’è parecchia in ogni caso. Townsmen – A Kingdom Rebuilt si districa in ben 6 missioni tutorial ben concepite ed impegnative, al punto che sembrano quasi far parte della campagna principale. In aggiunta abbiamo 26 scenari e 24 mappe sandbox a modalità “libera”: un sacco di roba senza dubbio, il tutto coronato da un livello di difficoltà decisamente alto per un titolo che, di solito, attira l’attenzione di giocatori “rilassati”.
Come sempre, le missioni scenario e tutorial iniziano con un villaggio pre-costruito almeno in parte. Alcune volte avremo a che fare con paesini concepiti appositamente male, così da portarci ad apprendere nozioni base per giungere alla soluzione ottimale. Come dicevamo poco fa, il livello di difficoltà generale è abbastanza alto per un city-builder: si parla di missioni che possono fallire anche a causa di un (all’apparenza) minimo errore nel definire la catena produttiva o la distribuzione. Un gioco decisamente “unforgiving” questo Townsmen – A Kingdom Rebuilt, cosa che potrebbe scoraggiare facilmente i giocatori più avvezzi ai titoli della serie The Settlers che permettono quasi sempre di cavarsela con escamotage ben pensati, anche se la situazione sembra disperata.
Nonostante il livello di difficoltà alto, il gioco procede piacevolmente e le missioni si lasciano giocare senza particolari problemi. Una piccola eccezione è la velocità aumentabile fino a X5, un classico del genere che però funziona in modo meno efficace considerato che è sufficiente cliccare qualunque cosa sullo schermo per far tornare tutto a X1. Non è una scelta molto furba, ma neanche così tremenda.
GESTIONE SAPIENTE
Parliamo di meccaniche nude e crude: Townsmen – A Kingdom Rebuilt ci chiama a creare, gestire e mantenere attiva una complessa macchina di creazione, lavorazione e distribuzione di risorse. Tale meccanismo permetterà al regno di fiorire, sbloccando l’accesso a nuovi edifici e possibilità così da consentire il raggiungimento degli obiettivi per lo scenario attuale.
Non è da sottovalutare la componente bellica: costruire edifici militari permetterà di difendersi adeguatamente dagli attacchi di fazioni avversarie che potrebbero facilmente distruggere la catena di creazione/gestione delle risorse facendoci precipitare nel baratro del caos. Creare un’economia fiorente ed un regno ben difeso conferirà punti esperienza necessari per sbloccare nuove tecnologie. Il completamento di alcuni incarichi invece si tradurrà in preziosi punti prestigio, utilizzati per la costruzione immediata di edifici o altre operazioni. Tale sistema di gioco, di chiara derivazione mobile, si mescola bene con le meccaniche di gameplay: un neo chiaramente visibile è certamente la scarsa complessità nel sistema di gestione delle risorse. Fondamentalmente è possibile definire la creazione ma non la distribuzione, considerato che i nostri portatori tenteranno quasi sempre di acchiappare risorse nel punto più vicino.
Molto interessante anche il sistema di gioco basato sul ciclo stagionale: ogni stagione ha specifiche caratteristiche che comporteranno inevitabilmente una variazione del gameplay. Dovremo modificare alcuni atteggiamenti e preparare, per esempio, scorte alimentari per l’inverno.
A livello tecnico siamo di fronte ad un titolo che fa della semplicità la sua bandiera. Grafica 2D colorata, ben definita e piacevole fa il paio con una colonna sonora senza infamia né lode ma che fa adeguatamente il suo lavoro. Townsmen – A Kingdom Rebuilt è, in definitiva, un city-builder gestionale ben concepito che, pur non confermandosi come un capolavoro epocale, farà certamente la felicità di chi cerca un gioco di questo genere senza eccessive pretese.
PRO:
- Longevo, ricco di contenuti e missioni
- Gameplay che getta le sue radici in titoli classici come la serie The Settlers
CONTRO:
- Poca varietà di meccaniche con risorse e gestione della città
- Alcune opzioni relative al gameplay sono mal concepite
Voto finale: 7,5
Versione provata: PC/Steam
Versione disponibile: PC/Steam