Un videogioco narrativo deve basarsi su di una storia coinvolgente e sopratutto sul saperla tradurre efficacemente in termini ludici, in quanto seppur sia necessario uno scarso livello di interattività, quel poco presente deve essere un minimo funzionale ad intrattenere il giocatore; pena, creare un qualcosa di insufficiente in ambo i campi.
Storm Boy è tratto da un racconto breve dell’autore australiano Colin Thiele, che ha al centro della vicenda un bambino e un gabbiano. L’esigua durata della storia è già di per sè un ostacolo ad addentrarsi oltre nelle vicende, in quanto si rischierebbe di bruciare già solo in queste poche righe gran parte degli eventi. Il tema centrale è quel genere di rapporto che si instaura tra un essere umano e un animale “domestico”, quell’affetto e condivisione di momenti che sfiorano l’amicizia.
Una trama di questo tipo è stata narrata molte volte, ma riesce a risultare sempre coinvolgente qualora proposta con brio e stile. Pur non avendo letto l’opera originale, se ne colgono alcuni sprazzi in questa trasposizione videoludica, lasciando immaginare che il libro si vada a collocare in modo efficace in questo filone letterario, regalando al suo lettore un buon carico di emozioni, oltre che un messaggio fiabesco e positivo. Tuttavia tradurre un libro in forma di gioco in questo caso si è rivelata un’operazione a buon mercato, che finisce per non trovare un senso nè come esperienza narrativa, nè come esperienza ludica.
Il gioco infatti ha una durata estremamente breve, portando ai titoli di coda in mezzora circa. Nel corso di questo breve lasso si assiste a qualche sequenza narrata, che riporta parti dei testi del libro, alternati da brevi e semplicissimi minigiochi di spessore infimo.
Se infatti le parti testuali riescono a proporre efficacemente la forza del testo, le parti interattive sono totalmente inconsistenti, di una facilità tarata per un pubblico solamente infantile, probabilmente di età non superiore agli 8 anni. Tuttavia anche per questa fascia di utenti un simile prodotto faticherebbe a risultare interessante, in quanto non ha particolare brio e risulta poco accattivante.
Pro
- una fiaba commovente
Contro - dura circa mezz’ora
- ludicamente inconsistente, quasi nullo