Mentre Nintendo Switch continua ad arricchire il suo bacino di utenza, diversi sviluppatori anche indipendenti continuano a produrre giochi per la nuova console ibrida. Ci sono i platform, ci sono i giochi di ruolo, ci sono i picchiaduro e i giochi di corse. Poteva mancare un gioco di motoslitte? Certo che no. Snow moto racing freedom tenta di proporre frenetiche corse sulla neve anche in multiplayer. Ma con che risultato?
Carriere sulle nevi
Snow moto racing freedom ci metterà nei panni di un pilota di motoslitte novizio, che potremo personalizzare all’inizio della modalità carriera. Le personalizzazioni estetiche, pur non essendo particolarmente approfondite, permettono di dare un tocco di personalità al proprio pilota e al proprio veicolo, anch’esso customizzabile nei colori. Man mano che aggiungeremo vittorie al nostro palmares, potremo accedere a campionati di categoria, e difficoltà, sempre maggiori, sbloccando volta per volta motoslitte più competitive e veloci. Oltre a ciò, è possibile cimentarsi in eventi singoli e modalità multiplayer, sia online che offline, oltre ad una modalità relax slegata da qualsiasi obbligo, utile nel caso in cui vogliate far provare a un genitore, o comunque a un giocatore inesperto, l’ebbrezza di fare quattro salti sulle nevi. Non moltissime le piste, e non molte le cose da fare una volta terminata la carriera, soprattutto considerando che allo stato attuale è stato praticamente impossibile riuscire a completare una partita online a causa della totale assenza di utenti connessi. Insomma, tutto sommato non c’è nulla di particolarmente fuori da schemi ormai consolidati. Lo stesso setting delle mappe, per quanto esteso, fatica davvero tanto a catturare il giocatore. Escluso qualche tramonto e qualche scorcio davvero apprezzabile soprattutto giocando in modalità dock, è davvero difficile riuscire a trovare ambientazioni degne di essere ricordate. Sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di leggermente più caratterizzato, anche puntando sulla semplice inventiva, piuttosto che enormi lande vuote. Non che ci fosse molto di diverso da aspettarsi, sebbene, come vedremo, anche molte altre premesse che si trovano sulla carta non trovino effettivamente una loro realizzazione valida. Questo soprattutto a causa di un gameplay abbastanza grezzo e di una serie di limitazioni tecniche che difficilmente sono accettabili in questa fascia di prezzo.
Libertà di rischiare, libertà di cadere
Il concept alla base del gameplay di Snow moto racing freedom è sulla carta piuttosto interessante. Similmente al suo fratello maggiore basato invece sulle moto d’acqua, anche questo gioco basa la sua modalità principale sull’assenza di una vera e propria pista. Immersi in una mappa gigantesca, dovremo attraversare vari checkpoint scegliendo la traiettoria migliore tra dossi, salti e collisioni che, tuttavia, non sono esattamente precise. Il feeling in generale con la guida è infatti piuttosto sottile, nella gestione delle frenate, delle curve, e di alcuni dossi. Capiterà di ritrovarsi inchiodati a terra, di rallentare e frenare in modo innaturale e fin troppo violento, rendendo il modello di guida non esattamente godibile, sebbene resti totalmente arcade. La mancanza di feeling e precisione si accusa principalmente nelle gare “su pista”, dove dovremo seguire percorsi tortuosi per passare in messo a coppie di bandierine. Soprattutto con le moto più potenti, riuscire a rimanere in traiettoria sarà più frustrante che stimolante. A chiudere troveremo modalità dedicate al punteggio e ai trick che ricordano molto quanto visto in Trials o nella serie di Tony Hawk, sono presenti gare nelle quali sarà semplicemente necessario sfruttare dossi naturali e artificiali per compiere mosse di stile sulle moto: si tratta di un piacevole diversivo reso interessante dalla necessità di scegliere quanto in là possiamo spingerci per totalizzare i punti senza concludere con una dolorosa caduta.
The Switch and the snow
Uno degli aspetti che mi ha convinto meno è proprio il lato tecnico. Abbiamo già accennato di come siano presenti scorci davvero piacevoli da guardare, che rendono benissimo soprattutto se ci troviamo in modalità dock e stiamo giocando sulla tv. Gli screenshot in recensione possono confermarlo. Il problema sorge nel momento in cui il tutto deve muoversi, dato che si è scelto di sbloccare il framerate provocando dei salti non indifferenti e particolarmente visibili. Inoltre, soprattutto nelle gare in notturna, vengono ad emergere tutti i limiti del motore grafico che non solo è costretto a limitarsi ad ambientazioni semivuote, ma lo fa anche senza proporre particolari sistemi di luci e ombre in grado di rendere il colpo d’occhio più accattivante. Lo stesso dicasi anche del comparto audio, decisamente anonimo nei rumori dei motori e delle gare sebbene accompagnato da una colonna sonora accettabile. La carenza di contenuti, inoltre, si fa sentire una volta terminata la modalità carriera, ma si tratta di problemi che certamente avremmo potuto accettare in un prodotto molto meno costoso. Ma quando si superano i 30 euro ci si va a infilare in una fascia dove la concorrenza di titoli sportivi diventa troppo agguerrita per poter tollerare un approccio cosi superficiale a determinati dettagli. Certamente non riuscirete a trovare altri titoli di moto di neve e moto d’acqua, ma questo non può essere motivo sufficiente per non scegliere di investire pochi euro in più per portarsi a casa un Mario Kart, o comunque un titolo in grado di intrattenere senza doversi affidare a questa lunga serie di compromessi.
Pro
- Alcuni scorci belli da vedere
- Struttura delle attività ben realizzata
- Ideale per una partita al volo
Contro
- Tecnicamente molto basilare
- Frame rate ballerino
- Contenutisticamente limitato rispetto al prezzo
Voto: 5.0
Riassunto per dispositivi mobili
Snow Moto Racing Freedom è un titolo totalmente arcade che riesce anche ad essere piacevole, soprattutto visto in ottica portatile per una partita al volo senza troppe pretese. Tuttavia, si inserisce in una fascia di prezzo che rapportata all’offerta la rende del tutto insufficiente. Nonostante sulla carta ci siano diverse possibilità, come la libertà ambientale nello svolgersi delle gare, il tutto deve fare i conti con un sistema di guida macchinoso e con molte difficoltà tecniche. La bellezza di alcuni panorami, infatti, non riesce purtroppo a cancellare i singhiozzi del frame rate e la generale sensazione data dalle animazioni grezze. Si tratta di difetti che sarebbero stati tollerati molto più facilmente in titoli di fascia di prezzo inferiore, ma che si rivelano fin troppo evidenti in un prodotto di oltre 30 euro.