Serie famose ne abbiamo? Di certo Senran Kagura è una saga celebre, ma non quanto ci si aspetterebbe. Iniziato nel 2011 su Nintendo 3DS, il viaggio delle ragazze ninja poco vestite ha visto il suo esordio con Senran Kagura: Shojo-tachi no Shin’ei (閃乱カグラ -少女達の真影) che ha riscosso un buon successo in Giappone per poi giungere a noi nel 2013 con il nome Senran Kagura: Burst in formato digitale. Da allora è stato un susseguirsi di titoli lanciati anche a breve distanza: se si considera che la saga è iniziata meno di dieci anni fa ora siamo già a nove release tra episodi della storyline principale e spin-off. Senran Kagura Reflexions è appunto una side story che si discosta dalla serie originale per gameplay e meccaniche, ma non per i contenuti. Diamo un’occhiata a questa strana avventura fatta di toccatine tra adolescenti.
DAMMI LA TUA MANO
Asuka, protagonista della serie Senran Kagura, ci attende all’interno della nostra classe al tramonto. Non viene rivelato molto, ma a quanto pare siamo studenti delle superiori: Asuka desidera vederci in privato per parlarci di persona di una questione molto importante. Non è tutto chiaro dal principio, ma la ragazza sembra imbarazzata e molto timida. E’ in evidente difficoltà e ci chiede di tenerle le mani per aiutarla a “sciogliersi” e trovare il coraggio di parlare: dopo aver preso (virtualmente) le sue mani dovremo accarezzarle in vari punti per far si che lei, suggestionata, inizi a sognare ad occhi aperti. Ci ritroveremo catapultati in una fantasia di Asuka dove saremo protagonisti e dovremo massaggiarla in vari modi per rilassarla, farla divertire ed altro ancora. Dopo svariate fantasie la ragazza troverà finalmente il coraggio di confessare ciò che prova per noi, ma di cosa si tratterà?
Per rispetto evito di scrivere la risposta (ovvia) ma di fatto ho appena descritto il 90% di ciò che offre Senran Kagura Reflexions. Da dove cominciare per descrivere il gameplay? E’ difficile a dirsi: il gioco non ha un vero e proprio gameplay, ma una lista (abbastanza breve in verità) di azioni scriptate che permetteranno al giocatore di utilizzare i joy-con come se fossero delle mani per palpare ovunque il corpo della ragazza. Praticamente un “palpatore seriale simulator” in qualche modo, ma a contenuti ridotti: è un gioco semplicemente “ecchi” indirizzato ad una specifica fascia d’età, nonchè ad una nicchia di giocatori con fantasie particolari. In questi casi mi chiedo dove sia finita la famosa faccenda, tipica di Nintendo, che tirava in ballo etica e buon gusto in relazione alle release sulle console della grande N. A conti fatti siamo di fronte ad un titolo smaccatamente fanservice e soft-porn, fine a sè stesso e che non cerca neppure di creare qualcosa di particolarmente interessante.
GIOCO O NON GIOCO?
Non è facile dare un giudizio su Senran Kagura Reflexions, di fatto non sembra neppure un gioco vero e proprio: avrebbe potuto interpretare la parte di tech demo per le funzionalità uniche dei joy-con e venir valutato in quel senso. Attualmente si tratta di un titolo inconsistente, poco longevo, senza fantasia nè a livello di trama (è praticamente una visual novel, almeno la trama ce la date?) nè a livello di trovate artistiche o stilistiche. Superare le varie fasi sbloccherà contenuti aggiuntivi quali costumi, acconciature ed altro per agghindare la nostra bambola virtuale. La storia, come dicevo, è un guazzabuglio di contenuti iper-stereotipati nipponici: l’avventuriera in un mondo fantasy, la professoressa, la sorellina, la ragazza della porta accanto ed altro ancora. Un quantitativo di “trito e ritrito” davvero aberrante e difficile da sopportare persino per un fan dei prodotti nipponici come il sottoscritto.
La longevità si assesta attorno alle due ore (!!) ma è ovviamente espandibile tramite le svariate operazioni possibili dal menù: rigiocare la storia per assistere a differenti situazioni, la modalità libera, mettere e togliere oggetti per personalizzare Asuka. L’unica nota positiva in questa valle di lacrime è rappresentata dal comparto tecnico, più che buono sia a livello grafico che sonoro anche se il tutto viene disperso nel mare della mediocrità che contraddistingue questo gioco, se così vogliamo chiamarlo. In definitiva Senran Kagura Reflexions è un titolo dimenticabile, scarno e di impatto quasi sgradevole: fanservice a tonnellate servito senza un minimo di “stile”, situazioni viste e riviste con contorno di gameplay assente e bassa longevità. Ci sono anche i DLC, ovvero ragazze extra scaricabili: Yomi, Murasaki, Yumi e Ryona. Il gioco funziona bene anche in modalità portatile, anche se dubito che qualcuno tra voi avrà il coraggio di mostrarsi in pubblico mentre massaggia le cosce di una ragazza virtuale agitando le mani. Se cercate un modo per divertirvi con contenuti piccanti a costo zero e basso impegno, internet è vostro amico: Senran Kagura Reflexions no.
PRO:
- Tecnicamente gradevole
CONTRO:
- Trama pessima, piatta e ricca di stereotipi visti migliaia di volte in tutte le salse
- E’ incentrato sull’uso dei joy-con ma ne sfrutta 1/10 del potenziale o forse meno
- Longevità bassa
- Gameplay praticamente inesistente, incentrato esclusivamente su contenuti fanservice e ripetizione di azioni
Voto finale: 4.5