Esattamente un anno fa arrivava in occidente Senran Kagura: Peach Beach Splash, ultimo titolo della serie emblema del fan service di Tamsoft e Marvelous. Torniamo su queste pagine a parlare delle shinobi dalle forme generose perché come da tradizione, il titolo è arrivato anche su PC e, contro ogni aspettativa siamo di fronte ad un porting finalmente fatto come si deve.
Il leggendario torneo degli schizzi
Se non conoscete la serie di Senran Kagura, siamo davanti ad una parco titoli con protagoniste delle ragazze ninja dalle forme generosissime, che combattono tra di loro a colpi di vestiti tagliuzzati. In questo Peach Beach Splash, che abbiamo già recensito nella versione PS4, il gioco passa dall’action hack and slash ad uno sparatutto in terza persona a stage predefiniti, il tutto tramite l’utilizzo di varie armi caricate ad acqua. Tutte le ragazze della serie sono state integrate nel gioco finale, arrivando a coprire un roster davvero niente male. La versione per PC che abbiamo analizzato comprende tutti i contenuti aggiuntivi rilasciati finora, per un’esperienza completa del titolo di Marvelous. Abbiamo deciso di approfondire la questione in concomitanza del fatto che questo rappresenta uno dei pochissimi casi in cui il porting su PC di un titolo del sol levante è stato fatto con tutti i crismi. Come accennato nel nostro approfondimento, questa caso risulta essere più unico che raro, e per tale abbiamo voluto donargli più attenzione possibile.
Shinobi contro CPU
La nostra configurazione di partenza di fascia medio-alta ha evidenziato immediatamente lo stacco prestazionale tra le due versioni. In primis i caricamenti frequenti del gioco sono nettamente più veloci, riducendo di molto l’attesa tra una mappa e l’altra; in seconda battuta, è palese la definizione aumentata del gioco, grazie anche all’utilizzo di risoluzioni nettamente più elevate. Il risultato è un aliasing praticamente inesistente e la scomparsa di qualsiasi tipo di problema legato al rapporto visivo. La novità più eclatante è ovviamente da ricercarsi nel frame rate, non più confinato ai 30 frame al secondo. Lo sblocco del limite ha giovato tantissimo a Senran Kagura: Peach Beach Splash, donandogli una fluidità finalmente degna di tale nome, consentendo ai giocatori di godere appieno di questo shooter in terza persona. La differenza tra le due versioni è talmente netta da farli sembrare due titoli diversi, stabilendo ancora una volta come il frame rate abbia un’importanza assoluta sui titoli action, soprattutto se hanno una forte propensione al pvp online come in questo caso.
Lo sforzo mancante
Le migliorie tecniche fanno di pari passo con il livello aumentato dei contenuti di gioco, davvero notevoli, e l’innovativo sistema di carte collezionabili ha portato una ventata d’aria fresca nel panorama degli shooter. Tuttavia alcune lacune non sono state colmate, lasciando inalterati quelli che erano i difetti principali del gioco. Purtroppo, se si va oltre il classico aspetto fan service ed il divertimento scanzonato, in Senran Kagura: Peach Beach Splash c’è ben poco, con missioni altamente ripetitive, al limite dalla paranoia, che mal giustificano l’acquisto a chiunque non sia un appassionato. Si poteva aggiungere qualche modalità in più, o quantomeno dare un tocco di varietà, ma purtroppo così non è stato. Stesso discorso per l’intelligenza artificiale, purtroppo ancora deficitaria. Sempre più spesso, a qualsiasi livello di difficoltà, vi capiterò di vedere le vostre compagne di squadra andare in direzioni completamente a caso, senza alcuna logica precisa, morendo da sole ed in brevissimo tempo. Ecco che quindi, per avere una tenue speranza di vittoria contro le letali avversarie, passerete più tempo a cercare di risollevare da terra le vostre alleate piuttosto che sparare a chi di dovere.
Gli altri due elementi che necessitano una menzione in questo porting sono i controlli e la stabilità della connessione. Per quanto riguarda i primi, l’implementazione di mouse e tastiera è stata magistrale, con una rimappatura completa e perfettamente adattabile che non vi farà rimpiangere il joypad. Per i nostalgici dei controller, ovviamente c’è la possibilità di utilizzarli con la stessa mappatura del titolo originale. Il terrore più grande è stato quindi scongiurato, con somma gioia di tutti noi, confermando la bontà di questo porting. Per quanto riguarda invece la componente online, le modalità sono le medesime della versione PS4, ma con un sostanziale incremento della stabilità del netcode e soprattutto una presenza maggiore di giocatori sui server. Anche questa è un’ottima notizia, soprattutto alla luce del fatto che Senran Kagura: Peach Beach Splash è un titolo estremamente più divertente se giocato in multiplayer, ovviando così alla disastrosa IA del gioco. Il nostro consiglio è quindi quello di soffrire all’inizio per sbloccare più carte possibili, per poi fiondarsi senza se e senza ma direttamente nelle modalità multiplayer, stavolta vero motore del gioco e non singolo orpello in un titolo puramente fan service.
PRO:
- Porting su PC eccellente
- Frame rate sbloccato
- Multiplayer online stabile e “affollato”
- Controlli su tastiera ben implementati
CONTRO:
- Gli stessi identici difetti del gioco base
- Nessuna miglioria sull’IA
- Ripetitivo allo stremo
Versione testata: PC
Voto: 7.5