Quando si parla di soluzioni da primi della classe, dove stile, tecnologia e funzionalità rappresentano una triade imprescindibile – oltre che un marchio di fabbrica garantito – è difficile non pensare ad Acer. Da sempre impegnata nella creazione di hardware mid-high end per giocatori incalliti e per professionisti dei più svariati settori, da poco il colosso con sede a Taipei ha rilasciato sul mercato uno dei monitor più interessanti, agguerriti e convincenti mai visti. Un gioiellino che monta un pannello curvo da 34 pollici, con uno stile accattivante e una frequenza di aggiornamento, mai vista prima di oggi, che arriva tramite overclock a 180Hz. Realtà o immaginazione? Beh, mettetevi comodi e scoprite insieme a noi cosa si nasconde dietro il pannello del Predator X34GS, ultima creatura made in Taiwan che, ne siamo certi, solleticherà i palati di moltissimi giocatori esigenti.
Come tutti saprete, da oltre dieci anni la serie Predator immette sul mercato laptop, monitor e pc desktop da gaming di punta, rivolti per lo più ad una fascia di utenza smaliziata e alla ricerca di quel qualcosa in più che possa migliorare significativamente l’experience quotidiana. Il Predator X34GS, inutile dirlo, è il top di gamma attuale in termini di monitor, con prestazioni eccezionali che vanno a braccetto di dimensioni a dir poco generose. La matrice IPS su cui si basa non solo lo rende ideale in un contesto gaming, ma ne fa una scelta più che interessante anche per chiunque lavori con la grafica professionale: aggiungete alla ricetta quella manciata di Hertz in più rispetto alla concorrenza e un tempo di risposta del pannello pressoché istantaneo e ok, il biglietto da visita è bello che pronto.
Per un pugno di Hertz
Non serve essere dei tecnici per intuire, almeno sulla carta, i benefici legati all’aumentare della frequenza di aggiornamento. Maggiore è il numero di fotogrammi al secondo che il monitor è in grado di mostrare, maggiore sarà la fluidità con cui percepiremo gli eventi di fronte ai nostri occhi, ai quali potremo rispondere in modo ancora più tempestivo. Del resto, lo sappiamo tutti: nel multiplayer competitivo ogni (frazione di) secondo conta, e anche una reazione “ritardata”, per quanto di poco, può significare morte prematura. Se andiamo ad elencare i principali colpevoli quando si parla di latenza – quindi input lag, tempo di risposta della matrice e frequenza di aggiornamento del display – viene abbastanza da sé che chiunque possegga un monitor “più veloce” abbia tra le mani un vantaggio non trascurabile. Poi è chiaro: avere un Predator X34GS sulla scrivania non vi trasformerà automaticamente in dei pro-player che campano di headshot a distanze abissali: ma diciamo pure che, a parità di abilità, qualche hertz in più sotto al cofano male non fa.
A funzionamento standard, l’Acer Predator X34GS funziona come tutti i monitor di questa tipologia ad una refresh rate di 144Hz. Una numerica abbondantemente soddisfacente, che permette di gestire senza alcun intoppo tutti i giochi recenti, indipendentemente dalla specificità del gameplay. Da impostazione è tuttavia possibile attivare il suddetto overclock, che innalza la frequenza del Predator X34GS a 180Hz con un tempo di risposta inferiore agli 0,5 ms. Da un lato è vero, un occhio poco allenato rischierebbe di notare a fatica la differenza introdotta dall’apporto di questi 36Hz aggiuntivi: di contro, però, è abbastanza scontato come un qualsiasi giocatore esigente finirebbe per scegliere questa modalità Performance, laddove – non è nemmeno il caso di ribadirlo – anche un paio di millisecondi in meno fa la differenza. Per dovere di cronaca, abbiamo notato in alcune occasioni che il passaggio alla modalità Performance porta con sé alcune leggere imperfezioni in termini di mera visualizzazione (leggeri alias nei contorni delle superfici contrastanti): nulla di particolarmente fastidioso, che tuttavia svanisce mantenendo il display alla refresh rate nativa. Qualora questo leggero alias non vi facesse dormire la notte e, allo stesso tempo, non nutriate pretese da gamer “professionista”, potrete switchare alla modalità che preferite, anche in base al titolo giocato.
Stile out of the box
Poco da dire sul fronte design: il Predator X34GS vanta classe ed essenzialità, con linee vigorose che donano carattere alla struttura. Un vigore che va a braccetto con minimalismo stilistico che strizza l’occhio alla funzionalità: il sottile supporto inferiore di metallo garantisce un’ottima stabilità all’intera struttura, così come l’alloggiamento passacavo rende il tutto più pratico. Il tutto condito da una piccola “maniglia” posteriore, esteticamente convincente e pratica – che rende più comodo il trasporto di un display le cui dimensioni e peso, come già detto, non sono certo contenuti.
Anche il posizionamento del Predator X34GS lascia un discreto margine di personalizzazione. Il range massimo di elongazione verticale della struttura è di 130mm – più che sufficienti a garantire un posizionamento corretto, a prescindere da statura o altezza di eventuali sedie da gaming; immancabile la possibilità di inclinare e/o ruotare parzialmente la struttura, per assecondare le necessità di qualsiasi scrivania. I fan dei display con montaggio a parete si innamoreranno del supporto VESA standard 100x100mm, che permette di montare senza eccessive difficoltà uno schermo (molto) curvo risparmiando spazio prezioso nel proprio desk.
Al netto della coppia di altoparlanti integrati da 7W – che, nel complesso, svolgono il proprio compito in modo inappellabile (fermo restante che ok, stiamo parlando di altoparlanti integrati in un monitor) – altro punto di forza del Predator X34GS è la sua connettività. Il display offre ogni tipologia di porta vi possa venire in mente: una coppia di DisplayPort 1.4, due connettori HDMI, un ingresso USB Type-B e uno Type-C. A questi si aggiungono un ingresso Jack Audio da 3.5mm e un hub USB Type-A per estendere connettività su altri device. Qualora si collegassero più sorgenti al Predator X34GS, la tecnologia KVM Switch permette di alternare da una all’altra in una frazione di secondo, senza la necessità di riavvii o di altre configurazioni. Questo permette di trasformare l’X34GS in un vero e proprio home center, da collegare ad una console, ad un tablet o persino ad uno smartphone. A tal proposito, possiamo solo lodare l’intraprendenza di Acer, che nella confezione include di default i cavi HDMI, DisplayPort, USB Type-C e USB Type-B: una scelta che, per l’utente finale, si traduce in un risparmio tutto tranne che trascurabile.
Prova sul campo
Una volta caricato il titolo giusto, i vantaggi della matrice IPS del Predator X34GS saltano subito all’occhio. Abbiamo fatto un giro per le strade di Night City (con la versione PC di Cyberpunk 2077) e poco da fare, il risultato è un tripudio di colori: bagliori, luci e neon sono incredibili, riproposti senza distorsioni o alterazioni cromatiche. Qualcosa che va ben oltre le aspettative, complice il supporto alla risoluzione 3440×1440 – nativa per la diagonale dello schermo, ma sappiate già da ora che a settaggi ultra il vostro PC ne risentirà non poco. Idem dicasi per Doom Eternal, che a 144Hz è una gioia per gli occhi come poche altre cose: impossibile – per ovvi motivi – non provare la modalità Performance, che mostra un oggettivo improvement in termini di fluidità generale senza (almeno per quanto da noi percepito) introdurre situazioni fastidiose su schermo. Di sicuro la foga del combattimento nei panni del Doom Guy non ci ha permesso di essere sufficientemente attenti anche ai dettagli più piccoli, ma a180Hz (e corroborati, lo ripetiamo, da un PC fisso particolarmente spumeggiante) il risultato è strepitoso a dire poco.
Il Predator X34GS supporta lo standard DisplayHDR 400 e offre una luminosità massima di 550 cd/m2. Non può mancare il supporto all’extended dynamic range – che, una volta entrato in gioco, dona alla visione complessiva un apporto che definire significativo è riduttivo. Immancabili anche i video preset, che ottimizzano l’immagine in base alla specifica categoria di appartenenza (Sport, Corsa o Azione): sarà ovviamente possibile agire di fino su questi preset, configurando ulteriori parametri in modo manuale – per poi salvare il tutto nella memoria del device.
L’handling del dispositivo è facilmente gestibile da apposita pulsantiera, collocata sulla parte posteriore dello schermo, e attraverso un menu principale funzionale ed estremamente intuitivo. Proprio da questo menu sarà possibile agire su un set di opzioni particolarmente interessanti, rivolto per lo più a chi utilizza il Predator X34GS per motivi professionali, che riguardano la sicurezza degli occhi: Flicker-Less, Ultra-Low Blue Light e Low Dimming sono le tre soluzioni offerte da Acer qualora l’utilizzo del display dovesse prolungarsi per più ore: lato nostro, riteniamo che la modalità Ultra-Low Blue Light sia quella che introduce meno affaticamento tra le tre, ma trattandosi di settaggi legati a percezioni soggettive vi invitiamo a provarle tutte, in modo da trovare il setup ottimale
Come avrete notato sinora, difficile non restare soddisfatti dal Predator X34GS. C’è lo stile, ci sono gli hertz aggiuntivi, c’è il supporto agli standard video più recenti oltre che una connettività pressoché infinita con qualsiasi device esterno vi venga in mente. A voler cercare il proverbiale ago nel pagliaio, tuttavia, un difetto siamo riusciti a trovarlo: ed è ovviamente legato all’angolo di visione, uno dei punti più delicati di uno schermo curvo di queste dimensioni. Guardando il display in modo perpendicolare sarà pressoché impossibile notare la luce esterna che si riflette sul nostro schermo: ma basterà spostarsi, anche solo leggermente, dall’asse per notare quel minimo di riflessione che, in molti casi, può essere fastidiosa. Vale comunque la pena precisare che stiamo pur sempre parlando di una matrice IPS, e chiunque abbia a che fare da tempo con tale tipologia di prodotto sa benissimo a cosa ci riferiamo.
La recensione in breve
Di fronte ad una combinazione così convincente di tecnologia avanzata, prestazioni da primo della classe e design unico, è naturale aspettarsi un esborso sostanzioso. Ed è questo il caso del Predator X34GS di Acer, che sfiora da solo i 900€ ma, è il caso di sottolinearlo, vale assolutamente l’intero prezzo del biglietto. Del resto, che altro chiedere da un display come questo: accattivante da incutere quasi timore, con una resa cromatica eccellente, un impianto di casse integrate che, incredibilmente, funzionano molto meglio del previsto e, non ultime, una sfilza di opzioni e settaggi pensati per il gaming proprio lì a portata di mano. Insomma, le funzionalità avanzate dell’X34GS non solo si vedono sullo schermo, ma si fanno sentire (e non poco) nell’uso quotidiano di ciascuno. Se poi foste alla ricerca della build perfetta per la vostra postazione di gioco e il budget non fosse un problema eccessivo, beh, ora avete un candidato illustre.
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Voto Game-Experience