Ultimamente, pare che tra le quattro mura di Nintendo abbiano imparato a realizzare pure i miracoli. Uno l’abbiam visto coi nostri occhi proprio la scorsa settimana, quando vi abbiamo parlato del mirabolante ingresso di The Witcher 3: Wild Hunt nel parco giochi dell’ammiraglia di Mamma N. Oggi, manco a fare apposta, tocca ad un’altra mezza bomba che in questa generazione ha mietuto più vittime della peste: Overwatch. Anche per l’Hero Shooter di casa Blizzard vale infatti lo stesso ragionamento che abbiamo fatto per le avventure dello Strigo: nessuno sano di mente avrebbe anche solo osato profetizzare l’arrivo dello shooter più iconico di questa generazione su una console ibrida come Switch. Per motivi tecnici, tanto per iniziare, perché sarebbe stato impossibile replicare quel gameplay frenetico e velocissimo in un contesto “portatile”, perché siamo un po’ tutti dei John Carmack esperti di videogiochi che pensiamo di aver già visto ogni cosa. E poi arriva Nintendo, e puntualmente il rumore che sentiamo è quello delle mascelle che cadono sul pavimento.
I can be your hero baby
È innegabile, il primo quarto d’ora in compagnia di Overwatch: Legendary Edition su Switch fa un effetto clamoroso. In quei sei pollici e poco più di quello schermino prodigioso sfreccia di tutto alla velocità della luce, per una resa compressiva che, lì per lì, può solo lasciare esterrefatti: ci sono una valanga eroi, una lunga serie di location che in molti oramai conoscono a memoria, tonnellate di proiettili vomitate senza indugio e “scie” di altri giocatori che rimbalzano instancabilmente da un angolo all’altro dello schermo facendo esplodere qualsiasi cosa capiti a loro tiro. “Non manca davvero nulla”, penserete, “ed è tutto qui nelle mie manine pacioccose!”. Bene, complimenti, anche voi siete caduti vittime dell’orgasmo iniziale da Overwatch su Switch: ora stropicciatevi un po’ gli occhi, che forse non vi siete accorti di un paio di cosine…
Partiamo subito da quella più evidente: il calo del frame rate. O forse è il caso di dire il dimezzamento, visto che tanto in modalità portatile quando in docked Overwatch: Legendary Edition non va oltre i 30 frame al secondo, rispetto agli sfavillanti 60fps delle versioni sorelle per PC, PS4 e Xbox One. Affermassimo a cuor leggero che si tratta di un compromesso “ragionevole”, difficilmente riusciremmo a guardarci ancora allo specchio: trenta frame in meno pesano, eccome se pesano, specie per uno shooter che fa della frenesia e della velocità il proprio marchio di fabbrica. Difficile tuttavia aspettarsi uno sforzo tecnologico maggiore dall’hardware Nintendo, che fa del proprio meglio per gestire una mole poligonale intensa senza droppare frame preziosi – un risultato complessivamente centrato, al netto di qualche innocente calo. La lista della spesa, tuttavia, non si esaurisce con il solo frame rate: basteranno infatti un paio di partite per accorgersi di alcune fisiologiche limature che Blizzard ha dovuto imporre a questa sua nuova creatura per Switch. La gestione delle ombre è alquanto superficiale, tanto per iniziare, il livello di dettaglio generale è drasticamente minore, l’illuminazione complessiva appare meno reattiva e, ultima ma non certo meno importante, gli effetti pirotecnici a cui le console “maggiori” ci hanno abituato sono estremamente ridotti, per non dire quasi del tutto annullati.
Bene ma non benissimo
Messa su questi termini potrebbe sembrare una mezza disfatta, ma la realtà è che, nonostante i limiti tecnici appena descritti, Overwatch su Switch funziona abbastanza bene. Abbastanza, perché, che vi piaccia o no, giocare un titolo del genere su uno schermo piccino rimane una gran figata solo sulla carta. Per quanto tutto funzioni a modino e, presa la giusta confidenza, sia possibile anche inanellare una bella serie di vittorie e scalare le classifiche interplanetarie, l’Hero Shooter di Blizzard è tutto tranne che facile da leggere. Non lo sono i testi, che faranno esultare l’ordine oculisti italiani da qui ai prossimi mesi, non lo è nemmeno l’azione di gioco, che – almeno nelle fasi iniziali – è un dannato casino e vi sfidiamo a capirci qualcosa stringendo Switch tra le mani. E se da un lato il “poco spazio” riesce anche a nascondere alcune delle mancanze citate in precedenza, dall’altro le occasioni in cui sarete dei pupazzi che sparano a caso, non capendo una eva di quello che vi circonda, non saranno così insolite.
La situazione cambia in modalità docked, dove le dimensioni generose ovviano al problema appena descritto ma, di contro, il calo del frame rate e i compromessi tecnologici di cui sopra vengono ulteriormente amplificati, accompagnati da una resa cromatica meno vivida che sembra a tratti persino sfuocata. Lato positivo, sarà possibile affrontare le modalità Arcade e Classificata stringendo un Pro Controller tra le mani, la periferica migliore per questa tipologia di esperienza – nonché indubbiamente più precisa rispetto al motion control. Piccola nota per il motion control: in modalità docked, tutto sommato, rappresenta un valore aggiunto interessante al control schema, specie per chiunque faccia fatica a digerire gli FPS con delle levette analogiche sotto i pollici. In modalità portatile, pur sembrando una figata si rivela invece una pericolosa arma a doppio taglio, laddove si sarà spesso costretti ad assumere dapprima pose da contorsionista, per poi fare i salti mortali per riposizionare la telecamera al centro. Il tutto, ovviamente, mentre mezzo mondo sta facendo fuoco verso di noi.
Overwatch Portatile… merita?
La domanda che tutto il pianeta si pone in questo istante, tuttavia, è un’altra: li spendiamo sti quaranta euro per una versione scoppiettante, ma inevitabilmente depotenziata, di Overwatch per Switch? Dimentichiamoci, almeno in sede di recensione, la situazione non propriamente felice che sta passando il colosso Californiano nelle ultime settimane e concentriamoci piuttosto sui contenuti dell’offerta, che sforna qualsiasi cosa uscita ad oggi col marchio del celebre Hero Shooter e, un po’ a sorpresa, una chat vocale che non sfrutta l’abominevole app telefonica di Nintendo. Di contro, seppur possibile collegare Nintendo ID e account Battle.net del giocatore, non sarà possibile importare i propri salvataggi precedenti – a prescindere che, su PC o altre console, abbiate già lootato come dei demoni. Già, questa è una bella mazzata…
Stringi stringi, l’unico driver che spingerà un amante della serie all’acquisto di questa versione Switch sarà la possibilità di giocare al proprio shooter preferito pressoché ovunque (a patto di avere una buona WiFi a disposizione, o una connessione dati abbastanza generosa da sfruttare usando il telefono in tethering). A meno di non possedere unicamente Switch e di morire letteralmente dalla voglia di avventurarsi in compagnia degli eroi di Overwatch, non ci sono molte altre ragioni per preferire questa versione a quelle PC, PS4 o Xbox One. Che di motivi per essere spolpate, anche a mesi di distanza, ne hanno ahimè molti di più.
PRO
- Overwatch, che gira su Switch, è comunque una bella bomba
- Stilisticamente ineccepibile, divertentissimo e frenetico
- Tanti contenuti, tanti personaggi, tante ore da passare online
CONTRO
- 30 frame al secondo, per quanto necessari, sono un po’ pochi
- Tecnologicamente ci sono parecchie incertezze, alcune evidenti
- Lo schermo piccino, per Overwatch, forse è davvero troppo piccino
- Non è possibile collegare il proprio account Battle.net a questa versione.
Versioni disponibili: PC, PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch
Versione provata: Nintendo Switch