Altra settimana, altro gioco di Artifex Mundi pronto ad essere recensito sulle nostre pagine. Per quanto sia sempre stato divertente spolpare queste avventure grafiche Hidden Object nelle solite 4-5 ore di gioco, è anche vero che ultimamente la formula iniziava a sentire un pò la necessità di ricevere qualche novità importante. Sarà questo Noir Chronicles: City of Crime a cambiare le carte in tavola?
Justice for Barb
Ne abbiamo viste davvero di tutti i colori nel corso dei nostri viaggi in compagnia dei giochi di Artifex Mundi. Abbiamo affrontato personaggi misteriosi, aiutato creature magiche e visitato luoghi incantati: il tutto risolvendo enigmi su enigmi e un folle numero di scene ad oggetti nascosti. Se la linea di base del gameplay presentava sempre uno scheletro ben delineato, ciò che invece andava sempre a differenziarsi era il setting. Per quanto potessimo vivere avventurarci in luoghi profondamente diversi tra loro per storia e situazioni, una base di fantasy era sempre presente. Quest’ultimo Noir Chronicles: City of Crime abbraccia invece un setting più moderno e urbano andando, come suggerito dal titolo stesso, a immergerci in un mondo di investigazioni, delitti e criminalità. Il nostro protagonista, come spesso accade, si troverà coinvolto in qualcosa di più grande di lui, riuscendo man mano a comporre i pezzi del puzzle attraverso documenti, testimonianze e indizi. Insomma, nulla di particolarmente nuovo sotto il sole o, in questo caso, tra le ombre. Certamente si tratta di un racconto che riesce con successo a fare da collante tra le miriadi di enigmi che ci troveremo a risolvere.
La città degli enigmi
Il gameplay segue ancora una volta la medesima filosofia che ha portato questo genere di giochi ad essere molto comuni tra gli appassionati di avventure grafiche, soprattutto su mobile. Si tratta di un gameplay ben lontano dai classici come Monkey Island e Broken Sword, molto più rapido, lineare e senza particolari fronzoli. Le azioni che svolgeremo saranno sempre funzionali ad ottenere un obiettivo immediatamente successivo, raccogliendo un oggetto, combinandolo con altri, o risolvendo un puzzle e parlando di tanto in tanto con altri personaggi. Il cuore dell’intero gameplay resta comunque ancora lo stesso: le scene ad oggetti nascosti. Chi ha già giocato a questo genere di giochi sa esattamente a cosa va incontro in questo caso. Ma, per tutti coloro che invece si avvicinano al genere per la prima volta, ebbene: le scene cosiddette “hidden object” sono fasi nelle quali, di fronte ad una miriade di oggetti sparsi in una determinata scena, dovremo trovarne alcuni in mezzo al disordine. Si tratta di una soluzione di gioco che si presta bene anche ad una sorta di “couch coop”, dato che chiunque sia seduto sul divano o davanti al pc insieme a voi si divertirà certamente a darvi una mano a trovare quella noce, o quella clessidra che in nessun modo riuscivate ad individuare. Ebbene, i vari giochi di Artifex Mundi e lo stesso Noir riescono molto bene in questo, sebbene portino sempre addosso l’impossibilità di fornire una spiegazione valida alla necessità di cercare oggetti di ogni genere e non semplicemente ciò di cui abbiamo effettivamente bisogno. Ma, aldilà di questo, risultano comunque divertenti. Gli enigmi in generale sono tendenzialmente abbastanza interessanti, ma sempre con la difficoltà tarata verso il basso: Noir non fa eccezione, risultando anch’esso tutto sommato piacevole e mai troppo impegnativo, soprattutto nei livelli di difficoltà più bassi ricchi di aiuti ed indizi. Si tratta di giochi adatti soprattutto a chi cerca un’esperienza che possa essere stimolante senza però mai rischiare di far cadere nella frustrazione. Presenti i classici collezionabili, in grado di allungare leggermente un’esperienza di gioco che difficilmente potrà superare le 5 ore.
City of blinding dark
Nonostante si siano abbandonate le scintillanti ambientazioni fantasy viste in altri titoli, anche Noir Chronicles riesce a convincere a livello visivo con ambientazioni e disegni sempre molto piacevoli da guardare. Ma ormai questo è un tratto distintivo di questi giochi, esattamente come le pessime animazioni dei volti che ancora una volta non riescono a convincere, soprattuto se ad essi andiamo ad aggiungere un doppiaggio davvero altalenante. La più grande forza dei titoli pubblicati da Artifex corrisponde stesso alla loro più grande debolezza: il fatto di essere sempre estremamente simili tra loro accontanta spesso la schiera di fan più appasionati, di cui io stesso faccio parte, ma non riuscirà mai ad attrarre chiunque non sia mai stato avvezzo ai loro titoli precedenti. Senza contare il fatto che questo Noir Chronicles tenderà inevitabilmente a subire la concorrenza degli altri titoli dello stesso genere e dello stesso produttore, anche a causa di un price tag leggermente più elevato del dovuto. La versione steam costa infatti 14.99€, quasi il doppio di molti altri titoli di Artifex più qualitativi e anche più longevi. Insomma, Noir Chronicles sarà senza dubbio una scelta ovvia per tutti i fan di questo genere di giochi, ma tutti gli altri che vogliano avvicinarsi per la prima volta farebbero bene a partire da saghe che potremmo ormai definire “storiche” come Nightmares from The Deep e Grim Legends.
Pro
- L’ambientazione noir si sposa bene con il genere
- Solita cura nei disegni degli ambienti
- Enigmi semplici e mai frustranti
Contro
- Curva di difficoltà molto tarata verso il basso
- Animazioni facciali e doppiaggio ancora una volta altalenanti
- Piuttosto breve in rapporto con il prezzo
Voto 7.5
Configurazione di prova
CPU: Intel Core i3 7100
RAM: 8GB RAM
GPU: Nvidia GeForce 1050ti
Riassunto per dispositivi mobile
Noir Chronicles: City of crime è un’altra buona avventura grafica ad oggetti nascosti nel puro stile di Artifex Mundi. Allontandandosi dai classici setting più fantasiosi, saremo questa volta alle prese con delitti, criminali e misteri. Per chi ama questo genere di giochi, la formula si rivelerà ancora una volta vincente: enigmi, scene hidden object e una lunga serie di collezionabili a tenervi impegnati per le classiche 4-5 ore di gioco. Sicuramente, come del resto anche gli altri titoli di Artifex Mundi, non troverete un livello di sfida particolarmente elevato: il gioco è infatti molto lineare e, soprattutto alle difficoltà più basse e con la possibilità di ricevere indizi, scorrerà in modo molto tranquillo senza mai risultare particolarmente frustrante. Insomma, siamo ancora una volta di fronte ad un gioco adatto ad una serata in famiglia, alla ricerca di quell’unico oggetto della scena che da soli non riuscivate a trovare.