I ragazzi di Artifex Mundi hanno dimostrato, nel corso degli ultimi anni, di essere un vero e proprio punto di riferimento per il genere delle avventure grafiche “hidden object”. Sebbene non si tratti di veri e propri “punta e clicca” nel senso classico del termine, la moltitudine di titoli che hanno sfornato è riuscita quasi sempre a conquistare sia la critica che il pubblico, soprattutto grazie al gran respiro di utenza garantito anche dal pubblico di smartphone e tablet. Ma, considerando che adesso iniziano ad essere davvero tanti, riuscirà questo sequel dell’apprezzato “Nightmares from the Deep” a innovare a sufficienza senza cadere nella trappola del more of the same stantio? Vediamo.
Una notte al museo
Sicuramente al giorno d’oggi non sono moltissime le avventure grafiche a sbarcare su console casalinga. Sebbene il genere sia ormai decisamente saturo nel mercato mobile di tablet e smartphone, gli sviluppatori hanno giustamente intuito che la scarsità di titoli del genere su console avrebbe potuto essere un terreno fertile per lanciare i propri titoli. Ed è cosi che sempre più titoli del genere, soprattutto di Artifex Mundi, stanno sbarcando su console. L’originale “Nightmares from The Deep: The Cursed Heart” vantava, tra i molti pregi, anche un racconto piuttosto interessante: nei panni della curatrice di un museo caraibico, Sarah Black, ci trovammo ad affrontare l’antica minaccia del Capitano Remington: tutta la storia, grazie all’eccellente atmosfera piratesca e alla buona varietà di situazioni, rendeva tutto il mix decisamente godibile. “Nightmares from the deep 2” potenzia ancora di più quest’aspetto, soprattutto grazie a un deciso aumento nel ritmo della narrazione: riprendendo esattamente da dove si era interrotto il primo capitolo, ci troveremo ancora una volta nei panni di Sarah intenta ad aiutare una sirena a liberarsi dalla sua prigionia. Inutile dire che incontreremo praticamente ogni genere di leggenda marittima: a partire ovviamente da Davy Jones, troveremo uomini pesce, un kraken, un isolotto con relativo Sindaco, e diversi personaggi tipici (come ubriaconi da taverna). L’atmosfera, ancora una volta, riesce a divertire e a coinvolgere, soprattutto grazie al ritmo di cui accennavamo sopra: il racconto parte subito forte, calandoci in situazioni decisamente meno statiche rispetto al passato. Tra colpi di scena ed enigmi, senza alcun picco narrativo chissà quanto elevato, saremo accompagnati da una storyline che certamente non brilla in originalità o colpi di scena, ma fa decisamente bene il suo lavoro di contorno al gameplay di cui ci occuperemo ora.
Artifex enigmi
La struttura di “Nightmares from The Deep 2” è, in larga parte, simile a quanto visto nel prequel e in tutti i titoli del genere. Attraverso una visuale statica in prima persona, potremo muovere un cursore alla ricerca di oggetti interagibili, per raccogliere attrezzi utili da utilizzare nella mappa e risolvere tutti i vari enigmi, sempre piuttosto semplici. La situazione più tipica di questo genere, ci vede alle prese con le meccaniche hidden object: avremo di fronte una lista di oggetti da trovare su uno sfondo confuso e decisamente pieno di cianfrusaglie. Tale feature, oltre ad essere tranquillamente sostituibile con un minigioco di Mahjong, è però presente in quantità decisamente minore rispetto ad altri titoli di Artifex Mundi. Anche in paragone al capitolo precedente ci troveremo infatti in schermate dove non solo dovremo trovare oggetti, ma anche utilizzarli immediatamente per ottenerne altri, sbloccando man mano nuovi elementi dello scenario. Questa meccanica evoluta funziona decisamente bene e, pur non brillando come livello di sfida, risulta divertente e appagante. Ma oltre a questa versione “evoluta” della ricerca di oggetti, è presente una quantità incalcolabile di enigmi di genere accettabilmente vario: già solo nella prima ora di gioco, il titolo non farà altro che sbatterci in faccia puzzle su puzzle. Ci troveremo a dover piazzare delle foto nell’ordine corretto, dovremo piazzare delle statue in riga e colonna in modo da averne solo una per tipo, oppure talvolta dovremo semplicemente usare degli oggetti nel posto giusto navigando nella mappa (senza caricamenti, per fortuna) e tornando in posti già visitati. E’ certamente chiara una cosa: se non avete mai apprezzato questo genere di gameplay in passato, questo “Nightmares from the Deep 2” certamente non vi farà cambiare idea. Allo stesso tempo, il titolo non è nemmeno adatto a chi cerca una sfida vera, dal momento che, pur giocando il titolo in modalità “esperto”, non sarà difficile per i giocatori più smaliziati riuscire a venire a capo di tutte le situazioni. Si tratta di un gioco leggero e rilassante, ma occhio: siamo in un mondo di pirati non morti e mostri marini, il jumpscare è dietro l’angolo! (nulla di che, tranquilli, ma se giocate con le cuffie alte non mancherete di fare qualche saltino).
Atmosfere stregate
Nightmares from the Deep 2 ricalca lo stile degli altri titoli del genere e del suo predecessore: una serie di ambienti disegnati ed estremamente ispirati si susseguiranno lungo il corso della storia. Nulla di nuovo o di particolarmente diverso da segnalare, se non una palette cromatica ancora più accesa e uno stile sempre azzeccato e caratterizzato a dovere. Tornano main theme e colonna sonora del primo capitolo, già apprezzati all’uscita e ancora in gran spolvero nella loro versione leggermente modificata. Ancora una volta l’effettistica sonora e le musiche riescono a rafforzare e migliorare la grande atmosfera che si respira giocando a questo titolo. Le cutscenes, il doppiaggio e la relativa sincronia del labiale non sono ovviamente a livelli molto alti, ma nonostante ciò riescono decentemente a fare il proprio lavoro di raccontare la storia. La longevità si attesta sulla media del genere, ma anche correndo all’impazzata impiegherete comunque diverse ore a completare il tutto. Anche i completisti troveranno pane per i loro denti, vista la presenza di gufi e polipi collezionabili presenti praticamente in ogni schermata di gioco e decisamente ben nascosti. Il prezzo di 9.99€ a cui viene venduto su Xbox Live è decisamente equo ed invitante considerando l’offerta generale. Insomma, si tratta di un titolo dal contenuto ormai visto e stravisto. Ma se, come il sottoscritto, avete apprezzato i precedenti lavori di Artifex Mundi, magari in compagnia di un amico o della vostra ragazza, non c’è assolutamente alcun motivo per non lanciarsi nuovamente in questo mare di pirati.
Pro
- Solita atmosfera e buona trama
- Bello da vedere e soprattutto da ascoltare
- Nuove meccaniche ottimamente inserite
- Prezzo invitante ed equo
- Una vera pioggia di enigmi…
Contro
- …dal livello di sfida piuttosto basso
- Si tratta di un genere piuttosto saturo
- Cutscenes e lipsync ancora piuttosto grezzi
- Non dura moltissimo
- Ovviamente la trama non brilla in originalità