Qualcuno ha detto “casual games”? Era il 2007 ed una nuova serie di titoli su licenza del prestigioso comitato per le olimpiadi era pronta a nascere prima su Nintendo Wii e poi su Nintendo DS. In effetti a pensarci bene, se negli anni ’80 o ’90 qualcuno avesse parlato di “serie di videogiochi con Mario e Sonic insieme” ci si sarebbe messi a ridere. Invece da ormai un decennio le avventure dell’insolito duo ci accompagnano a cadenza regolare con l’arrivo delle competizioni olimpiche. Al debutto su Nintendo Switch, la serie introduce un aspetto decisamente nuovo che potrebbe far la differenza. Non è infatti una novità che questa saga non abbia mai particolarmente brillato per contenuti specifici, poiché indirizzata verso una fascia d’utenza più casual. Questa volta si vola a Tokyo, città dalle molteplici forme e con un feeling unico. Benvenuti a in Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
DUE OLIMPIADI
Forse non è cosa nota a tutti, ma Tokyo sarà presto l’unica città della storia ad aver ospitato per due volte i giochi olimpici. In realtà il primo giro di boa è svanito per motivi ben più importanti: i Giochi della XII Olimpiade previsti nel 1940 sono infatti sfumati a causa dell’imperversare della Seconda Guerra Mondiale. Tokyo si è aggiudicata in seguito i Giochi della XVIII Olimpiade nel 1964 ed ora si appresta ad ospitare i prossimi Giochi della XXXII Olimpiade nel 2020. Per una curiosa casualità “postuma”, gli scorsi Giochi si sono tenuti appunto nel 1964 e poteva forse la grande N lasciarsi sfuggire la possibilità di citare quelle ultime due cifre, per lei così significative? Ma andiamo con ordine.
Mario, Sonic & soci sono in visita a Tokyo durante i giochi olimpici. Sarebbe meglio dire che “sono tornati a casa” considerata l’appartenenza delle due mascotte a due software house storiche nipponiche. Idraulico e porcospino vengono risucchiati all’interno di un misterioso dispositivo consegnato dall’incolpevole Toad e recapitato da un misterioso individuo. Il piano è ovviamente architettato da Eggman e Bowser, che non vogliono perdere l’occasione di liberarsi dei loro acerrimi rivali una volta per tutte. Il dispositivo Tokyo 64 (scelta azzeccata e speciale per qualsiasi nintendaro) ha un malfunzionamento e risucchia al suo interno anche Eggman e Bowser, che si ritrovano catapultati nel passato insieme a Mario e Sonic. I nostri eroi finiscono proprio nel mezzo dei giochi olimpici di Tokyo del 1964, opportunamente “trasformati” nelle loro versioni pixellose tradizionali. Ha così inizio un’avventura in due diverse epoche e con stili grafici diametralmente opposti che faranno da cornice a sfide diverse.
L’idea alla base di Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 si rivela azzeccata e strapperà più di un sorriso ai giocatori attempati. Il tutto ovviamente non si ferma ad un mero orpello grafico ma permette anche di diversificare l’offerta di mini-giochi basandosi appunto sullo stile estetico delle due epoche contrapposte.
AMICI E NEMICI
Il gruppo dei personaggi coinvolti ovviamente racchiude tutte le celebrità del mondo di Mario & Sonic. Il gioco, nonostante sia concepito come party game o comunque focalizzato sul comparto multiplayer, presenta questa trovata che abbiamo appena raccontato ed il tutto funziona incredibilmente bene. La modalità storia infatti, benché non brilli particolarmente per originalità, si appoggia sull’affetto verso personaggi storici e sulla discrepanza tra il 3D “pieno” e colorato attuale e la versione pixellosa/nostalgica di Tokyo 64.
Si passa da sfide in stile rhythm-game per le discipline basate su tempo ed agilità come la ginnastica ritmica/artistica ad entusiasmanti gare in motoscafo nel 1964 in puro stile arcade. Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 offre molto in termini di puro gameplay, ma i mini-giochi reggono fino ad un certo punto: è risaputo infatti che un comparto gameplay (seppur funzionale) retto solo sulla meccanica di sfide mordi-e-fuggi è destinato a durar poco, soprattutto quando si scontra con le esigenze di un giocatore più esperto. Ovviamente si parla di un titolo concepito per un’utenza ben specifica ed in questo caso si può dire che il gioco centra l’obiettivo.
Non si fa solo tanto sport ma si visita anche la città: la mappa interattiva ci permetterà di osservare e visitare svariate zone di Tokyo in due epoche differenti, divertendoci con incontri occasionali con alcuni personaggi del mondo di Mario e di Sonic. Per chi, come il sottoscritto, ama il paese del Sol Levante si tratta di un ulteriore punto a favore, una “meccanica extra” che ci permetterà di esplorare giocosamente la capitale del Giappone nel 1964 e nel 2020. Gli Eventi Sogno tornano alla ribalta riproponendo uno schema funzionale: mini-giochi soltanto ispirati a vere discipline sportive ma che si prendono più di una libertà per offrire una sfida più arcade e meno legata a regole specifiche. Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 si difende bene e si conferma come uno dei migliori capitoli di questa “strana” serie, pur con il suo piccolo bagaglio di difetti.
PRO
- Gameplay variegato ed inaspettatamente impegnativo a tratti
- Ottima l’idea di inserire un “mondo a parte” che omaggia l’epoca NES/Master System
CONTRO
- E’ fatto per brevi partite, la noia fa capolino rapidamente
- Non adatto a giocatori che cercano esperienze più profonde e coinvolgenti
Versione provata: Nintendo Switch
Disponibile su: Nintendo Switch