Inizio con un “mea culpa”: inizialmente ho guardato con estremo sospetto a questo curioso crossover tra le avventure di Mario e le disavventure dei folli Rabbids di Ubisoft. Non mi convinceva nulla: i blaster, l’idea di mescolare quei personaggi, non sapevo cosa aspettarmi da un titolo simile e temevo la “sindrome dello spin-off”, ovvero un titolo che avrebbe puntato a vendere esclusivamente grazie ai “nomi” inseriti nel titolo. Man mano che dettagli del gameplay venivano rivelati, man mano che spezzoni della storia venivano illustrati, mi sono ritrovato a cambiare il giudizio preventivo ed affrettato che mi ero fatto: il pregiudizio può essere una brutta bestia. Ubisoft ha da sempre supportato attivamente le console di casa Nintendo, ma è la prima volta che la mascotte ufficiale della grande N viene “scomodata” per uno spin-off prodotto dalla divisione italiana (nello specifico, milanese) di Ubisoft. Cos’è possibile dire di Mario + Rabbids Kingdom Battle? In realtà c’è moltissimo da raccontare, quindi meglio non perdersi in lunghi ed inutili preamboli e gettarsi nella recensione del gioco.
CONIGLI IN COSPLAY
La storia inizia con tutta probabilità nel mondo reale, dove un’anonima ragazza ha inventato un oggetto incredibile: un visore che permette di mescolare tra loro le proprietà chimiche/fisiche/molecolari di qualunque cosa e creare uno stravagante ibrido. Il potente oggetto viene lasciato incautamente incustodito, ed i pestiferi Rabbids arrivano a bordo della loro lavatrice interdimensionale per creare scompiglio: uno di loro, poi chiamato Spawny, mette le mani sul visore ed inizia ad utilizzarlo incautamente fino a teletrasportare sè stesso e tutti i compagni nel mondo di Mario & soci. I Rabbids, capaci esclusivamente di generare caos, mettono rapidamente a soqquadro il Regno dei Funghi e Mario è nuovamente chiamato all’azione per salvare la baracca. Non sarà però solo in questa lotta: alcuni Rabbids decisamente più amichevoli sono entrati “nello spirito” del Regno dei Funghi e, travestiti da compagni di Mario, lo accompagnano in questa bizzarra avventura per poter tornare a casa.
Mario + Rabbids Kingdom Battle è un “doppio spin-off”, considerato che lancia nella mischia sia i personaggi Nintendo sia quelli Ubisoft in una dimensione di gioco completamente nuova. Il gameplay ricorda i titoli della serie XCOM e questo titolo è di fatto un adventure con combattimenti a turni strategici. Meccaniche di gioco decisamente stravaganti, ma estremamente funzionali come vedremo tra poco. Il gruppo dei nostri combattenti è formato da tre personaggi in totale e potranno essere mescolati a scelta del giocatore: l’unico personaggio che dovremo avere sempre e comunque nel party è Mario, leader indiscusso e perennemente presente. Fortunatamente è un character di grande spessore e potenza, un assaltatore nato che non mancherà di mostrare tutto il suo potenziale nelle battaglie più dure. Gli scontri sono sparsi nei livelli di gioco che alternano momenti di pura esplorazione arricchiti da puzzle che, se risolti, ci consentiranno di mettere le mani su potenziamenti, sfere del potere (ne parleremo tra poco) ed oggetti collezionabili. Le battaglie, come detto, si svolgono in arene ricche di elementi interattivi ed il combattimento si svolge a turni pre-strutturati: i personaggi del giocatore, eventuali mostri neutrali (come i temibili Categnacci), nemici. Ogni personaggio sotto il nostro controllo dispone di specifiche caratteristiche uniche e di armi personali che sarà nostra cura evolvere in versioni potenziate: alcune armi verranno sbloccate con l’avanzamento nell’avventura, altre invece saranno disponibili unicamente se trovate in appositi forzieri sparsi in giro per i livelli di gioco. Ogni arma ha un range specifico, danni ed particolari debuff che può applicare ai nemici colpiti: il miele, ad esempio, incolla il mostro al terreno e gli impedisce di spostarsi per un turno mentre l’inchiostro acceca il malcapitato impedendogli di usare le armi per un turno. Se state apprezzando la potenza di questi effetti secondari, rassicuratevi: anche i nemici sono in grado di usare armi con questi effetti, e li odierete molto presto.
Ogni turno di gioco va sfruttato molto attentamente per non sprecare azioni o, peggio ancora, muoversi in modo errato: calcolare con leggerezza le mosse dell’avversario potrebbe risultare in un’amara sconfitta, soprattutto considerando che i tubi sparsi in molte mappe permettono movimenti ad ampio raggio. Ogni elemento del terreno di scontro è un’arma a doppio taglio: vantaggio per noi ma anche per i nemici.
INDIETRO NEL TEMPO
I combattimenti hanno principalmente luogo a distanza con tramite gli iconici blaster, ma le tecniche speciali giocano una parte importantissima: ogni personaggio è dotato di specifiche abilità attivabili che possono fare la differenza tra vittoria e sconfitta. Non solo attacchi extra come le scivolate ed i salti sul cranio tipici delle saghe “mariesche” ma anche occasioni per spostarsi in modo imprevedibile sulla mappa: se sfruttate adeguatamente, le tecniche possono spostare un personaggio da un capo all’altro della mappa in un solo turno infliggendo danni al tempo stesso. Le sfere del potere sono assai preziose poichè permetteranno di incrementare o sbloccare abilità nello skill tree di ogni personaggio, potenziandolo notevolmente. Un mix decisamente intrigante di battaglie, caratteristiche e strategia fa di Mario + Rabbids Kingdom Battle un titolo davvero eccellente dal punto di vista del gameplay, con l’unica eccezione del fattore ripetitività che potrebbe cogliere a lungo andare alcuni giocatori poco abituati a combattimenti ragionati. In un mondo dominato dall’azione incalzante, Mario + Rabbids Kingdom Battle ci fa fare un salto indietro nel tempo nel modo migliore possibile: un gioco come questo avrebbe fatto un figurone ai tempi di Nintendo 64. Non solo in senso figurato, ma anche in termini di gameplay il “salto nel tempo” diventa espediente per esplorare nuovamente i vari livelli ed ottenere l’ambito trofeo d’oro: ogni battaglia ha specifici requisiti, ed in base ai turni che impiegheremo a completarla/personaggi rimasti vivi in squadra otterremo trofei d’oro, d’argendo e di bronzo con relative ricompense. Le monete in Mario + Rabbids Kingdom Battle assumono un valore tremendamente alto poichè un gran quantitativo di pezzi d’oro è necessario per acquistare le preziose armi potenziate da far equipaggiare ai nostri beniamini. Restare “indietro” con l’equipaggiamento significherà avere gravi difficoltà nelle battaglie più impegnative.
Mario + Rabbids Kingdom Battle offre un livello di difficoltà decisamente alto, una vera manna dal cielo per i giocatori più esperti che temevano (come il sottoscritto) di avere tra le mani un gioiello di gameplay “sprecato” con un livello di difficoltà basso atto ad accontentare tutti i palati. La “modalità facile” è comunque disponibile in caso di necessità all’inizio di ogni battaglia. Battaglie strategiche, rigiocabilità e sfide aggiuntive fanno di questo titolo una vera perla per tutti i giocatori, e l’aggiunta di una modalità multiplayer per sfidare i propri amici è solo altra apprezzatissima carne al fuoco. Il comparto tecnico si avvale del motore grafico Snowdrop sviluppato da Massive Entertainment: il risultato finale è un tripudio di colori, poligoni “morbidi” e paesaggi che sembrano realmente fatti di materia solida. Un altro punto a favore del gioco, se non fosse per alcuni occasionali quanto inspiegabili rallentamenti, che culminano in veri e propri freeze di un paio di secondi: davvero strano considerato che il gioco è in esclusiva e dovrebbe essere ottimizzato alla perfezione, ma comunque niente di particolarmente grave. Il comparto sonoro porta l’esperienza ad alti livelli grazie alla collaborazione del mitico Grant Kirkhope, compositore scozzese già impegnato in alcune perle della storia videoludica Nintendo come Goldeneye 007 e Banjo-Kazooie. L’ispirazione ai film diretti da Tim Burton e Chris Columbus è sempre facile da notare nelle opere di questo compositore, e nello specifico la colonna sonora di Mario + Rabbids Kingdom Battle è di altissima qualità con particolare menzione per i temi musicali delle boss battles.
Mario + Rabbids Kingdom Battle è un titolo di altissima qualità, senza dubbio un fiore all’occhiello per Nintendo Switch, e c’è da augurarsi che questo rappresenti l’inizio di una nuova grande serie di prodotti sempre migliori. Il materiale c’è, l’ispirazione anche: Ubisoft, non deluderci!
La recensione in breve
Se si temeva un flop qualitativo, è tempo di scacciare i dubbi dalle nostre menti: Mario + Rabbids Kingdom Battle è un gran gioco sotto tutti i punti di vista. I piccoli difetti che possiede spariscono quasi del tutto davanti al tripudio di musiche superlative, gameplay divertente e comparto grafico di gran pregio. I giocatori meno avvezzi al combattimento a turni strategico potrebbero alla lunga stancarsi, ma per tutti gli altri Mario + Rabbids Kingdom Battle rappresenta un nuovo ed ottimo punto di partenza. Non si poteva chiedere di meglio.
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Voto Game-Experience