Negli ultimi anni abbiamo visto titoli RPG di ogni genere: dall’action dark fantasy di Dark Souls all’open world di Skyrim, tutti hanno avuto le loro caratteristiche peculiari che li distinguevano in qualche modo dagli altri. Ma quanti giochi di ruolo come “Letter Quest: Grimm’s Journey Remastered” possiamo dire di aver visto? Un titolo nel quale non esistono pulsanti di attacco, di parata, o di difesa, dove il combattimento è si a turni, ma si basa su qualcosa di totalmente diverso dall’ordinario: per combattere dovremo trovare parole, parole, parole. Ed è estremamente divertente.
A parole siamo tutti bravi
Il successo di titoli mobile come Ruzzle o Scarabeo dimostra come anche una meccanica estremamente semplice possa risultare assolutamente magnetica. Avete mai provato a immaginare una meccanica simile presa di peso e portata in un contesto dove esiste una progressione, una storia, ed elementi di contorno tipici di un RPG? Questo è Letter Quest: Grimm’s Journey Remastered (che da ora abbrevieremo in “Letter Quest”). Seguendo una tradizione tipica di molti titoli mobile, ci troveremo di fronte a un susseguirsi di livelli che potremo completare anche più di una volta per ottenere tutte le stelle. Ognuna di esse sarà sbloccata dal raggiungimento di un obiettivo diverso: la prima semplicemente completando il livello, la seconda sarà di solito un time trial, mentre le altre varieranno in base al tipo di sezione. Nemici più forti, necessità di usare un massimo di parole: le sfide alle quali ci troveremo davanti saranno le più disparate. Ogni mini sezione sarà introdotta da qualche piccolo accenno di storia, raccontata in modo minimale con dei graziosi fumetti che ricalcano in pieno l’azzeccatissimo stile grafico del titolo. Aldilà del design generale, che comunque fa bene il suo dovere, ciò che rende davvero unico Letter Quest è il suo peculiare gameplay.
Parole, parole, parole
Come facilmente intuibile, alla base di tutta la struttura ludica di questo titolo troviamo la necessità di comporre parole di senso compiuto, per poter effettuare un attacco, utilizzando le lettere che compariranno sullo schermo. Sebbene possa sembrare una meccanica piuttosto semplice sulla carta, è nell’esecuzione e negli elementi di contorno che Letter Quest riesce a brillare. Innanzitutto, l’efficacia di attacco delle nostre parole varierà in base alla rarità delle lettere che decideremo di utilizzare: riuscire a trovare una parola che contenga una “Q” o una “K” avrà un successo decisamente maggiore, cosi come riuscire a trovare parole lunghe il più possibile. Le situazioni che ci si porranno davanti saranno decisamente varie, soprattutto grazie alla grande caratterizzazione di ogni nemico: ognuno dei mostriciattoli che ci troveremo ad affrontare avrà una propria descrizione, a volte davvero spassosa, e avrà una strategia precisa per poter essere sconfitto. Ad esempio, incontreremo un coniglio gigante, colpibile solamente da parole composte da più di 3 lettere; o ancora, fantasmi o piccoli demoni colpibili solo da parole che iniziano per vocali. Ma cosa succede nel caso in cui non riuscissimo a trovare alcuna parola valida nel board? Potremo semplicemente cambiarlo, saltando un turno ed esponendoci ad un attacco. E questo potrebbe capitare piuttosto spesso, soprattutto considerando che, come in un vero RPG, il nostro board potrà essere colpito da diversi effetti di stato che renderanno l’utilizzo di alcune lettere pericoloso o proibitivo. Stesso discorso, fortunatamente, per i bonus, dato che talvolta utilizzare una lettera piuttosto che un’altra ci permetterà di attaccare con ancora più forza. E’ chiaro comunque, che determinati livelli sono molto complicati da battere al primo colpo: il gioco è studiato per permettere al giocatore di accumulare piccoli cristalli (la valuta di gioco) anche in caso di insuccesso, e anche completando piccole side quest. Essi permetteranno di potenziarsi, sia come punti vita che in altre caratteristiche, e daranno la possibilità di affrontare man mano sfide sempre più difficili. E sotto quest’aspetto si apre un piccolo mondo: sbloccheremo nuovi vendor, nuove abilità, nuovi potenziamenti, potremo acquistare pozioni ad uso singolo o nuove armi. Insomma, tutto ciò che ci si aspetterebbe da un RPG di tutto rispetto. Inoltre, incontreremo anche diversi minigiochi durante il corso della nostra avventura, come ad esempio una variante de “L’impiccato” che dovremo superare per poter aprire degli scrigni. Il tutto, inutile dirlo, potrebbe davvero brillare giocando in famiglia o con amici, ovviamente offline: dover ricercare parole sempre più complesse potrebbe essere estremamente divertente soprattutto in compagnia. Peccato però, che il tutto si infranga inesorabilmente contro uno scoglio che per molti sarà insuperabile: il gioco è esclusivamente in lingua inglese. Tutte le parole che potremo trovare saranno necessariamente inglesi, perciò, a meno che non siate forniti di un buon vocabolario mentale, il titolo sarà totalmente inutilizzabile per voi. Al contrario, però, se siete almeno minimamente pratici con la lingua anglosassone e vorrete ampliare le vostre conoscenze, questo potrebbe essere un gioco con una sorprendente azione didattica: capiterà di riuscire ad inserire parole di cui ignoriamo il significato vedendo la scritta che abbiamo composto diventare blu, e subito dopo il gioco ci fornirà, come un vero vocabolario monolingue, il significato di essa. Imparerete di sicuro qualche nuova parola!
Un grazioso mietitore
Non c’è moltissimo da dire sul versante tecnico, dato che il gioco mostra i muscoli soprattutto grazie ai suoi disegni e alla caratterizzazione dei personaggi. Non si tratta di un titolo graficamente ambizioso, ovviamente, ma ciò che si propone di fare lo esegue alla perfezione. Colori sgargianti, visuale fluida, e un lato artistico davvero ispirato, in particolare con riferimento ai protagonisti Grimm e Rose: dove potete trovare tristi mietitori cosi graziosi? Discorso simile va fatto per la colonna sonora, che ha il merito di accompagnare adeguatamente ogni situazione di gioco riuscendo nel difficile compito di non essere mai opprimente o eccessivamente ripetitiva, soprattutto vista la tipologia di titolo che potrebbe richiedere anche lunghe pause di riflessione. Interessante la possibilità di scegliere anche la colonna sonora originale, dato che si tratta comunque di un remastered. Molto valido anche il fattore longevità, valorizzato ancora di più dalla possibilità di giocarlo in compagnia, che rende Letter Quest appetibile anche per una seconda run, soprattutto per sbloccare tutti gli obiettivi (piuttosto lunghi da ottenenere) e tutte le stelle bonus. Lo spettro della ripetitività è comunque in agguato, dato che alla lunghissima potrebbe anche annoiare, ma il prezzo di 9.99€ è assolutamente onesto considerando cosa questo piccolo ma divertente titolo ha da offrire.
Pro
- Un mix unico di meccaniche diverse
- Ispirato, ben disegnato e piacevole da guardare
- Gameplay magnetico
- Prezzo equo
Contro
- La lingua inglese sarà per molti uno scoglio insuperabile
- Talvolta ha qualche picco di difficoltà
- Alla lunga ripetitivo