Nonostante siano in molti a rifarsi ai giochi degli anni 90, pochi si dimostrano all’altezza dei suoi migliori esponenti, vuoi per un uso della grafica in pixel grossolano, vuoi per un game design non sempre ragionato. Gli sviluppatori di Fox N Forest tuttavia si sono presentati con un prodotto finito i cui meriti vanno oltre la semplice emulazione e raggiungono un qualità convincente.
La nostra protagonista è una volpe forse non troppo furba, in quanto si è fatta ingannare da un’allodola che le ha strappato l’impegno di liberare la foresta da una vasta schiera di creature malvage. Con questa motivazione asciutta e velata di pittoresca ironia si apre Fox’N’Forest.
Il titolo di Bonus Level Entertainment è palesemente ispirato ai classici dell’era 16 bit come Wonderboy o Metroid, mescolando meccaniche action-platform e gdr con una discreta dose di esplorazione e ricerca di bonus e segreti .
La particolarità è che l’eroina non ha a disposizione solo una serie di attacchi ravvicinati e a distanza, questa può anche mutare la stagione del luogo in cui si trova, modificandone così la struttura per creare piattaforme e passaggi ove non sono presenti.
Portare l’inverno vicino ad una fiume ne causa il congelamento, permettendo di attraversarlo, l’autunno invece può far maturare l’uva e crescere i funghi, i quali diventano delle piattafome su cui appoggiarsi, e via dicendo. Le possibilità sono molteplici e tutte ispirate al concetto della rotazione stagionale all’interno della foresta. Questo è forse l’aspetto più intrigante di Fox’N’Forest, in quanto aggiunge quel pizzico di variabile ad una struttura platform altrimenti già ampiamente rodata.
La giocabilità è comunque molto efficiente, dato che sia la gestione dei salti che quella del combattimento funzionano senza intoppi. Oltre agli attacchi base e alla balestra di partenza, si possono comprare diversi potenziamenti dopo aver raccolto monete e oggetti speciali. Questi abilitano mosse speciali e frecce magiche, le quali servono a loro volta anche per attivare passaggi segreti.
In ogni zona infatti sono presenti alcune parti che possono essere raggiunte solo nelle fasi avanzate del gioco o dopo aver ottenuto un determinato bonus, consentendo quindi una certa rigiocabilità e sostenendo la breve longevità. Il semplice completamento di un livello lascia spazio ad un’esplorazione più approfondita, al fine di trovare tutto ciò che serve per guadagnarsi l’accesso ad un’ulteriore area bonus. Gli sviluppatori forse consci di questa breve durata ne hanno vincolato l’accesso a patto di reperire tutti gli extra, forzando quindi a dedicarsi maggiormente a questo aspetto per non rendere l’insieme esauribile in poco tempo.
Tuttavia la profondità della componente rpg non è paragonabile a quella di Wonderboy in Monster World (forse uno dei platform-rpg 16bit in cui l’elemento ruolistico era meglio integrato), dato che qui invece è più rilevante il grinding di monete per comprare tutti gli extra.
Graficamente i livelli sono realizzati con una grafica in pixel di qualità davvero buona. I dettagli presenti sono numerosi, le sfumature cromatiche non mancano e bisogna considerare che questo lavoro è moltiplicato per ogni stagione richiamabile, la quale modifica esteticamente molto bene il luogo in cui ci si trova. Sotto questo versante Fox’N’Forest supera quindi lo standard del SuperNintendo e del Mega Drive, con una ricchezza che rende lo stile utilizzato qualcosa di qualitativamente valido e non solo un tributo o un’espediente per presentarsi sul mercato con un comparto estetico striminzito.
Pro
- grafica molto curata e ricca di dettagli
- buone meccaniche platform/action, con un’idea originale
Contro
- longevità non molto elevata