Correva l’anno 2009 e, nel generale silenzio dell’utenza occidentale, veniva rilasciato su Xbox 360 e Playstation 3 un titolo destinato a far scuola per il genere action. Chi scrive queste righe ha aquistato Xbox 360 solo per poter mettere le mani sul titolo che ci accingiamo ad esaminare oggi. Dopo l’arrivo del succulento cofanetto contenente il primo ed il secondo capitolo su Wii U, è strano vedere la strega di Umbra approdare su PC dopo un annuncio misterioso fatto il primo giorno di Aprile: tutti pensavano ad uno scherzo, ma il conto alla rovescia è terminato ed è tutto vero. Bayonetta arriva su Steam, e dopo i primi mesi del 2017 che hanno visto il ritorno in grande stile del gaming nipponico con uscite grandiose non poteva mancare all’appello proprio lei, la creatura sinuosa di Hideki Kamiya e Platinum Games.
LET’S DANCE!
Dopo 500 anni di sonno forzato, la strega oscura Bayonetta si risveglia ai giorni nostri. Dopo alcune iniziali peripezie arriverà nelle vicinanze di Vigrid, cittadina immaginaria del centro/nord Europa legata in qualche modo alla sua vita passata. Bayonetta è dotata di enormi poteri magici e di combattimento che usa per puro istinto, ma non ricorda nulla del suo passato eccezion fatta per brevi flashback che ogni tanto appaiono nella sua memoria: aiutata dal viscido Enzo e dal misterioso Rodin, la strega si ritrova catapultata in una guerra tra angeli e demoni che la separa dal recuperare la memoria perduta. In passato esistevano due fazioni distinte: i Saggi di Lumen, seguaci della luce, e le streghe di Umbra devote all’oscurità; le due organizzazioni dividevano equamente il potere degli Occhi del Mondo, due gemme di inestimabile valore occulto che determinavano lo scorrere stesso del tempo. La guerra tra Paradiso ed Inferno, ormai giunta al suo apice, sta distruggendo ogni cosa e Bayonetta dovrà farsi largo tra le forze del cielo per scoprire qualcosa del suo passato e soprattutto capire cosa vuole da lei Jeanne, misteriosa strega che sembra volerle dare la caccia.
La trama di Bayonetta mescola sapientemente temi religiosi ed apocalittici con una serie di gag ed atteggiamenti scanzonati: il risultato è un connubio incredibilmente efficace di umorismo tagliente e questioni di sentimenti, memoria, vendetta. Un comparto narrativo decisamente funzionale che fa da sfondo ad un gameplay che rasenta la perfezione in tutti i suoi aspetti: se c’è una cosa tutt’ora incredibile della creatura di Hideki Kamiya è la precisione certosina con la quale ogni meccanica di gioco è stata confezionata. Bayonetta è di fatto un action game in terza persona ma fa della rapidità di riflessi, della capacità di osservazione del giocatore e dell’abilità nel coordinarsi le basi del variegato combat system. I primi livelli, seppur comunque impegnativi, servono principalmente a far impratichire il giocatore con i comandi ma lo lanciano subito nell’azione: per proseguire è necessario semplicemente battere tutti i nemici presenti in una determinata sezione, ma i giocatori esperti e fanatici di “completismo” (come il sottoscritto) avranno una bella gatta da pelare per ottenere il sospirato titolo Platino Puro al termine di ogni livello.
SILENZIO, SI GIOCA
Bayonetta fa del comparto gameplay il suo fiore all’occhiello a buon titolo: tutto in questo gioco è talmente ben confezionato da lasciar sbigottiti. La strega di Umbra ha a disposizione salti, pugni, calci ma può anche attaccare a distanza utilizzando le sue fidate pistole Scarborough Fair: non due pistole ovviamente ma ben quattro armi utilizzate con maestria utilizzando mani e piedi (in effetti, tacchi a spillo) ed ognuna recante il nome di erbe utilizzate in passato per filtri e pozioni. Il demone umanoide Rodin, alleato di Bayonetta, sarà sempre a disposizione presso il suo affascinante pub sotterraneo chiamato “Gates of Hell”: in cambio di aureole (ottenibili uccidendo nemici in quantità) e particolari dischi contenenti canzoni soavi degli angeli, sarà ben lieto di fornire alla strega un gran quantitativo di armi sbloccabili, oggetti, nuove mosse e collezionabili. Bayonetta ha tanto, tantissimo da dire e da dare ad un giocatore appassionato desideroso di esplorare ogni feature: oltre alle immancabili gallery sono presenti gli achievements di Steam, versione speculare degli originali obiettivi addizionali “Lacrime di Umbra”. Un’altra gioia per i completisti.
Il ricco comparto tecnico di Bayonetta si può riassumere con la parola “eccellente”: anche su questo fronte il titolo non deludeva all’epoca e non delude neppure oggi, seppure la sua età inizi inevitabilmente a farsi sentire. Per mettere una toppa al problema la versione PC può vantare una fluidità a 60fps ed il supporto per il 4K, features tecniche decisamente importanti al giorno d’oggi soprattutto se si sta trattando con l’esigente pubblico dei giocatori PC. Eccezion fatta per la curiosa scelta di lockare a 30fps i filmati d’intermezzo e le cutscenes, Bayonetta su PC mostra un ottimo spettacolo grafico ancora godibilissimo. Un plauso in particolare va all’art/character design: non è da tutti riuscire ad immaginare e poi realizzare un setting così inusuale, maestoso ed oscuro al tempo stesso. Gli angeli, nemici di Bayonetta, riescono ad apparire inquietanti e “sacri” al tempo stesso, mentre i personaggi sono realizzati con grandissima cura regalando espressioni ed animazioni di grandissima qualità. Il comparto sonoro del gioco raggiunge picchi di altissimo pregio con temi musicali dotati di incredibile carisma: la maggior parte della soundtrack si divide tra sinfonie ispirate ai canti sacri e pezzi “groove” davvero spassosi. Un plauso in particolare per aver inserito nella versione PC la possibilità di scegliere il doppiaggio giapponese, feature sempre molto gradita ai fan dei prodotti nipponici. Bayonetta arriva su PC in grande stile, portando nuovamente sotto agli occhi di tutti qual’è la differenza tra videogioco e videoGIOCO: un vero trionfo di gameplay supportato da un comparto tecnico di tutto rispetto. Se amate il genere action, questo è un titolo che potete assolutamente lasciarvi scappare: ora non avete più scuse….a parte il fatto di dovervi comprare assolutamente un joypad. Godersi Bayonetta senza questo supporto è semplicemente inconcepibile.
PRO:
- Gameplay superlativo sotto tutti i punti di vista
- Graficamente ancora godibile grazie al supporto 4K ed ai 60fps stabili su schermo
- Combat system perfetto, azione frenetica
- Trama unica nel suo genere e personaggi indimenticabili
CONTRO:
- Cali di frame rate tra le sessioni di gioco e le cutscenes