L’uscita di Ratchet & Clank: Rift Apart su PC rappresenta un altro passo importante di PlayStation verso il mondo PC, che lo stesso Jim Ryan ha confermato di voler continuare a sostenere, e un’occasione imperdibile per i fan dei videogiochi. Al contempo, però, il lancio del titolo di Insomniac Games sembra sbugiardare Sony relativamente ad alcune dichiarazioni sull’SSD di PlayStation 5.
Sin dai tempi del debutto sulla console next-gen, di Ratchet & Clank: Rift Apart si sottolineava la stretta dipendenza dal disco SSD ultraveloce di PlayStation 5. Solo questa tecnologia consentiva il caricamento istantaneo dei mondi paralleli tra i quali i protagonisti del videogioco possono spostarsi. Il filo conduttore del marketing era proprio la magnificazione dell’SSD e delle potenzialità next-gen che esso rendeva attuabili.
Ora, a meno di grosse sorprese e requisiti di sistema limitanti per molti videogiocatori, il porting per PC di Ratchet & Clank: Rift Apart girerà anche in assenza di dischi SSD. Questo smentirebbe, o comunque ridimensionerebbe, le dichiarazioni entusiastiche dei mesi scorsi e darebbe un pessimo segnale ai fan PlayStation. Non solo in questo gioco, infatti, ma in molte esclusive è stata sottolineata l’importanza dell’SSD, che a questo punto forse è solo relativa.
Tutto il ragionamento potrebbe cadere se, all’uscita dei requisiti di sistema per Ratchet & Clank: Rift Apart, verrà effettivamente richiesto un SSD. Se così fosse, però, avrebbe poco senso lanciare un porting che già in partenza escluderebbe una buona fetta di possibile utenza.