Se dovessi citare una serie che mi ha insegnato ad apprezzare uno dei miei generi preferiti (lo sparatutto a scorrimento) citerei senza dubbio R-Type. Fin dal primo episodio, rilasciato nel lontano 1987 nella sua incarnazione arcade, la serie targata Irem si è distinta dai prodotti della concorrenza grazie ad alcune idee di gameplay assai interessanti che hanno fidelizzato ed appassionato un gran numero di giocatori. Dai fasti del passato (sia per questa serie che per altre simili) arriviamo ai tempi moderni in cui questo genere è, piaccia o no, relegato a produzioni di livello più basso. Ma non tanto basso da far dimenticare R-Type Final 2: figlio di una campagna Kickstarter condotta con successo e che ha raccolto quasi 1 milione di dollari, il titolo targato Granzella/NIS America è finalmente arrivato “a portata di joypad”.
BYDO BYDO!
Il titolo del gioco ricalca fedelmente ciò che la storia di questa serie rappresenta. Correva l’anno 2003 e il game designer Kazuma Kujo realizzava su PS2 R-Type Final, capitolo conclusivo (si credeva allora) dell’epica saga. Poi si sa: l’amore è una cosa difficile da spegnere e soffocare del tutto, soprattutto quando resta viva la fiamma della passione. Ed eccoci giunti a R-Type Final 2, capitolo (si dice) conclusivo della serie. Ma cos’è accaduto davvero nel mondo di gioco?
La trama, in passato molto abbozzata e ricca di contraddizioni/imprecisioni, questa volta viene gestita un po’ meglio e spiegata a dovere. Il malefico impero Bydo, formato da razze aliene originate da esperimenti terrestri (!) e diventato nel tempo potente, è ormai vicino a conquistare il pianeta Terra. L’ultima speranza per la sopravvivenza umana risiede nuovamente nella leggendaria astronave da battaglia R9, equipaggiata con armi potentissime e dall’ormai noto sistema BEAM. Nei panni di un anonimo (ma personalizzabile) pilota, dovremo occuparci degli invasori utilizzando tutta la nostra abilità nel manovrare l’agile navicella spaziale.
Un’introduzione semplice, senza pretese eccessive: alla fine si tratta di un titolo focalizzato sul comparto gameplay, com’è, giusto che sia in questo caso. R-Type Final 2 è un classico shooter a scorrimento orizzontale, reso più “moderno” dall’utilizzo del 3D e delle potenzialità di Unreal Engine. Proprio qui casca l’asino in questo contesto: è davvero necessario utilizzare grafica 3D per uno shooter a scorrimento? La risposta è: si, se riesci ad ottimizzare come si deve. Purtroppo però, l’opera targata Granzella non riesce a gestire questo problema efficacemente con la versione Nintendo Switch. Se in modalità docked le cose funzionano un po’ meglio, in modalità portatile i rallentamenti (spesso consistenti) sono parecchio fastidiosi e portano a volte alla morte a causa del calo improvviso di “ritmo”. Un problema fastidioso che danneggia inevitabilmente il valore dell’intera produzione, sebbene i cali riguardino solo alcune scene.
Navicelle di serie
Cosa contraddistingue R-Type Final 2 (ed in generale i giochi della serie) dalla concorrenza? Di certo l’utilizzo fantasioso del pod Force, vero fiore all’occhiello del comparto gameplay da sempre. Questa sfera di energia si ottiene tramite il tocco di qualunque potenziamento e, adeguatamente evoluta, permette di sferrare attacchi variegati. E’ infatti possibile staccarla dalla navicella principale “sparandola” frontalmente o sul retro, per fare da scudo contro i proiettili e danneggiare al tempo stesso i nemici. Un concept davvero interessante già ai tempi e che si rivela divertente ancora oggi, donando al gioco il feeling unico che lo contraddistingue.
Il livello di difficoltà è una questione molto importante per titoli di questo genere e R-Type Final 2 tiene alta l’asticella, con un problema non da poco. Se è infatti normale (e corretto) che il livello di sfida aumenti con l’avanzare nei livelli, qui è possibile trovare abbastanza spesso dei picchi improvvisi e decisamente frustranti anche per giocatori veterani. Il problema è dovuto sia alla disposizione dei nemici, sia al già citato concept di ficcare il 3D in tutti i generi (compresi quelli ai quali davvero non servirebbe). La confusione visiva derivata da prospettive e numerosi dettagli a schermo fa sfuggire all’occhio del giocatore proiettili ed elementi dello scenario potenzialmente letali: a questo si aggiunge una gestione a volte poco corretta di checkpoints e distribuzione dei potenziamenti.
Detto questo, R-Type Final 2 è comunque un gioco piacevole ed impegnativo che appassionerà di certo chi aspettava uno shooter vecchia scuola con dinamiche “moderne” inserite. E’ infatti possibile customizzare la navicella in vari modi, spendendo valuta ottenibile in-game per decorazioni, colori e via discorrendo. E’ anche presente una corposa sezione gallery e “bestiario”, seppur poco rilevante in termini prettamente ludici. R-Type Final 2 si conferma come gioco di qualità soddisfacente, seppur danneggiato da alcune scelte discutibili lato tecnico e di gameplay.
Versione testata: Nintendo Switch e Xbox One
Versioni disponibili: Microsoft Windows, Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X|S
La recensione in breve
R-Type Final 2 trasporta nel 2021 uno stile classico di shooter a scorrimento orizzontale, un gameplay dai tratti distintivi e mantenuto sostanzialmente invariato nella sua semplicità ed adattabilità. Si tratta di un titolo sicuramente interessante, azzoppato da alcune scelte discutibili come l'implementazione di uno stile grafico in 3D troppo complesso e decisamente inutile per giochi di questo genere. L'immediatezza a livello visivo è fondamentale in titoli shooter simili, così come il dosaggio corretto del livello di difficoltà (qui a volte martoriato da picchi eccessivi). Un gioco piacevole e di certo adatto ai fan degli shooter vecchia scuola, ma non esente da difetti fastidiosi.
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Voto Game-Experience