Il concept di Super Mario Maker, portato da Nintendo su Wii U e Nintendo 3DS, e poi con un sequel su Switch, ha conquistato gli amanti della baffuta mascotte dell’azienda nipponica. Il futuro dell’iconico e sempreverde platform con questi due titoli è passato in mano alla community stessa, pronta a creare mappe anche quasi impossibili per offrirsi una sfida dopo l’altra, stringendosi la mano in complimenti reciproci per le imprese portate a termine. Un progetto analogo per Zelda, tuttavia, non ha mai preso forma.
Con gli occhi puntati ai maestosi Breath of the Wild e Tears of the Kingdom, non sembra essere mai circolata tra i corridoi del colosso giapponese l’idea di un “Zelda-maker”. O meglio, un dungeon maker ispirato a Zelda, sullo stile di capitoli come A Link to the Past. Un anno fa ci ha pensato Super Dungeon Maker a colmare questo vuoto, sebbene con un tocco più moderno. Ora, però, tocca a un altro titolo, appena approdato in Early Access: ecco l’anteprima di Quest Master.
Il “Zelda-Maker” che Nintendo non ha realizzato?
Sviluppato da Skydevilpalm e pubblicato da Apogee Entertainment, Quest Master si propone come sandbox dungeon maker chiaramente ispirato al succitato capitolo di The Legend of Zelda uscito nel 1991 per estetica. È a tutti gli effetti una love letter ai classici JRPG d’azione top-down del passato, con la sua pixel art, la sua musica e con il suo gameplay.
Dal giugno 2023 ha trovato posto su Steam, riempiendo proprio lo spazio deserto che Nintendo ha sempre lasciato, nel quale i fan attendevano solo di vedere erigersi le fondamenta, per poi costruire meravigliosi castelli e dungeon. La demo presente da quasi un anno su PC ha dato il “La” alla community, da allora sorprendentemente attiva. Difatti, lo studio basato a Las Vegas ha immediatamente messo a disposizione una build con editor e mappe giocabili per mostrare le potenzialità del progetto.
La versione rilasciata in Early Access e a noi giunta per l’anteprima ha confermato queste potenzialità, complice un gameplay essenziale, divertente e perfetto per tutte le età. È la quintessenza del dungeon crawling, tra viaggi leggendari e intuitivi, frutto della fantasia di veri appassionati, innamorati del genere e dei grandi classici.
Gameplay essenziale e stile da vendere
Questa avventura sandbox al momento include esclusivamente tre temi, una serie di mini-giochi, multiplayer co-op e la possibilità di pubblicare dungeon online. Il cuore dell’esperienza si nasconde proprio nell’editor, dove è possibile trascinare e collocare dozzine di tessere per definire stanze, ostacoli e nemici, tra foreste erbose, cupe caverne e dune del deserto. La narrazione proviene dalla fantasia del creatore del dungeon e di coloro che si cimentano in tale impresa, ricercando il tesoro finale e sconfiggendo mostri epici.
L’editor appare già maturo, ben realizzato, con menu per cambiare proprietà e aggiungere condizioni a ogni oggetto collocato sulla mappa. Non si rimane mai bloccati su singoli temi, versatilità e variabilità sono i criteri chiave che definiscono Quest Master. Il gameplay, al contempo, è estremamente intuitivo e, dopo qualche rapido tutorial, si è già pronti ad affrontare ogni bestia e ostacolo.
Non mancano accenni di lore per una campagna single player che, tuttavia, approderà solamente a fine 2024. Nel verdeggiante regno di Aetheria si trova una rete nascosta di Vene Eteree, canali mistici di energia magica che si intrecciano attraverso la terra dando energia alla Grande Barriera, scudo mistico che difende il regno dall’oscurità. Questa magia si sta però corrompendo e sta a noi, giovani Quest Master, progettare intricati dungeon per proteggere il regno.
Quest Master dipende dalla community
Questa storia arriverà tra le mani dei giocatori solo all’uscita dall’accesso anticipato. Prima di allora, sarà soltanto la community a spingere Quest Master rendendolo il “Zelda Maker” che tutti hanno sognato fino a oggi. Già in queste ore si contano centinaia di dungeon differenti pronti a intrattenere per decine di ore di gioco.
Attenzione però ai loro limiti: con solamente tre temi a disposizione, i dungeon maker più provetti non possono ovviamente fare miracoli. Dopo poche si potrebbe percepire la ripetitività delle ambientazioni, pur riconoscendo la sorprendente creatività dei membri della comunità. È facile trovare avventure più focalizzate sull’esplorazione, ma anche altre esperienze incentrate sulla risoluzione di puzzle.
Alcuni appassionati si dilettano nella realizzazione di esperienze a metà tra un polo e l’altro, tra l’affrontare ondate di mostri e il risolvere piccoli enigmi tra una stanza e l’altra. Il motore vero di Quest Master, quindi, allo stato attuale si trova proprio nei cuori e nell’ingegno dei giocatori, in attesa di un futuro più ricco.
Il futuro di Quest Master: buone premesse, buone promesse
Del resto, la roadmap definitiva è già nota. A luglio, settembre e novembre giungeranno un totale di 3 ambientazioni e temi differenti, assieme a nuovi nemici, oggetti, trappole e meccaniche uniche. La versione 1.0 arriverà nel Q4 2024 con la Modalità Storia, side quest e una lore tutta da scoprire. Seguirà quindi un supporto continuo anche nella creazione dell’Overworld oltre che dei dungeon, per non parlare della introduzione di ulteriori luoghi da scoprire, creature e molto altro ancora.
Non solo le premesse sono buone, ma anche le promesse fatte dal team americano sono eccezionali. Il concept di Quest Master era atteso da decine di migliaia di giocatori, che già hanno aggiunto il titolo alla loro wishlist. L’entusiasmo non manca proprio perché è un gioco fondato sulla community stessa.
Restano comunque delle importanti incognite. Quanto differenti saranno le ambientazioni al rilascio della 1.0? La storia saprà intrattenere e conquistare i giocatori? Il lancio su Nintendo Switch, già previsto da Apogee Entertainment e Skydevilpalm, sarà sufficiente al fine di garantire ulteriore longevità al progetto? Il presente e il futuro sorridono senza ombra di dubbio a Quest Master, ma saranno solo i prossimi aggiornamenti a determinare lo stato definitivo di questo “Zelda Maker” indipendente.