Nostalgia di Pokémon Scarlatto e Violetto? Ironie a parte, per voi pokéallenatori incalliti è già tempo di tornare a Paldea, o meglio, giungere per la prima volta a Nordivia. Il tesoro dell’Area Zero è la nuova espansione delle ultime fatiche di Game Freak pubblicate su Nintendo Switch, suddivisa in due distinte parti, la prima delle quali già disponibile su Nintendo eShop. Ed è proprio di questa prima parte, “La maschera turchese”, che tratteremo in questo articolo, nel quale muoveremo i primi passi verso il segreto che si cela dietro all’Area Zero e alla Teracristallizzazione. Scopritelo assieme a noi in questa recensione di Pokémon Scarlatto e Violetto: La maschera turchese.
Festa in maschera
Quasi a distanza di un anno rispetto all’esordio di Pokémon Scarlatto e Violetto, da noi accolto in maniera piuttosto tiepida, è tempo quindi di rispolverare la cartuccia per tornare nuovamente a Paldea. Scaricato e installato il DLC, basterà avviare il gioco per ricevere la chiamata del vostro Preside, il quale vi comunicherà di un’interessantissima gita che l’Istituto ha preparato per voi e per altri studiosi verso Nordivia, un’inedita regione poco distante da Paldea, ricca di luoghi inesplorati ma soprattutto nuovi (vecchi) Pokémon da collezionare.
A differenza dello stile mediterraneo che contraddistingueva Paldea, Nordivia ospita città, edifici e monumenti che richiamano maggiormente la cultura orientale, una sorta di ritorno alle origini dopo gli excursus e di Scarlatto e Violetto, ma anche dei precedenti Spada e Scudo e via dicendo. Giunti nella città che farà da hub nel corso di tutto il DLC, troverete ad accogliervi due ragazzini originari proprio di Nordivia: la burrascosa e impertinente Rubra e il timido fratellino Riben.
I due vi faranno da ciceroni per più o meno tutta la durata di questa prima parte del DLC, nel quale avrete il compito di raccogliere informazioni sulla storia di Nordivia raccontata attraverso alcuni cartelli sparsi per la regione, per poi conoscere in prima persona coloro che ne hanno fatto parte. Qui scoprirete la storia dell’orco Ogerpon che spaventò la popolazione e dei tre “eroi” che sacrificarono la loro vita per scacciarlo e difendere Nordivia.
L’orco e i tre eroi
Scoprirete quindi ben presto che Nordivia è una terra antica, che si fonda sulla tradizione e il folklore. La principale leggenda è proprio quella dell’Orco Ogerpon e dei tre eroi, Okidogi, Munkidori e Fezandipiti, che persero la vita per difendere il villaggio dalla minaccia dell’Orco stesso. Secondo le iscrizioni, molto tempo fa un uomo e un orco visitarono Nordivia. Per confondersi con la popolazione utilizzarono delle maschere in modo da celare il proprio volto.
Maschere che, nel corso degli anni, sono divenute simbolo di Nordivia e che caratterizzano la principale festa di paese che fa da sfondo alle vicende narrate nel gioco e che ricorda molto da vicino le fiere tipiche giapponesi. Scoprirete ben presto che le cose andarono in maniera differente da quanto narrato, e che la popolazione di Nordivia è rimasta per troppo a lungo all’oscuro di tutto. Sarà quindi compito vostro, nonché dei vostri nuovi amici Rubra e Riben, fare luce su questo mistero, in attesa di approfondire il vero tema che farà da collante alle due parti del DLC che si completerà soltanto fra qualche mese.
Questione di livello
Non mancheranno naturalmente tante lotte Pokémon, sia con le nuove creature selvatiche (circa una centinaio) che andranno ad aggiungersi al Pokédex di Scarlatto e Violetto, sia contro gli allenatori che incontrerete lungo il cammino. La domanda che, giustamente, si sono posti in molti riguarda l’eventuale presenza di un level cap e della possibilità di level scaling per chi ha già snocciolato a dovere Scarlatto e Violetto e si ritrova ad approcciarsi al DLC con già un team di Pokémon performante.
La risposta a entrambe le domande è sì, La maschera turchese adatterà i Pokémon presenti al suo interno in base agli obiettivi da voi raggiunti nell’avventura principale in questo modo: se affronterete il DLC durante le fasi iniziali di Scarlatto e Violetto i Pokémon presenti avranno un livello compreso fra il 10 e il 30. Qualora invece doveste aver già affrontato la Lega, il livello dei Pokémon incontrabili a Nordivia sarà portato a un range compreso fra il 60 e il 70 circa.
Un buon compromesso per coloro che, portata a termine la Lega Pokémon, non hanno indugiato ulteriormente sull’allenamento della propria squadra. Diverso invece il discorso per chi ha insistito raggiungendo vette ben superiori a quelle del 70esimo livello, i quali si troveranno costretti a utilizzare Pokémon meno forti per avere un pizzico di sfida in più. Forse limitare l’utilizzo agli unici Pokémon locali sarebbe stato un ottimo espediente per rendere questo DLC ancora più sensato e divertente, visto che l’esperienza ha tutt’altro che i connotati da postgame.
Progressi cercasi
Più che ricerca al mistero dell’Area Zero, questa prima parte del DLC sembra essere una ricerca ai miglioramenti dei molteplici problemi riscontrati in Pokémon Scarlatto e Violetto. Purtroppo però, la caccia al tesoro si rivela essere un buco nell’acqua: bug, stuttering, glitch e altre inezie grafiche sono tristemente presenti anche in questo DLC, segno che in quel di Game Freak non è stato fatto ancora nulla, o quasi, per risolvere le miriade di problemi tecnici che hanno inevitabilmente minato la qualità complessiva delle ultime iterazioni di casa Pokémon.
Per quanto riguarda invece il world building, l’inedita Nordivia sembra avere un colpo d’occhio leggermente superiore a quello di Paldea, ma ancora una volta ci troviamo d’innanzi a una regione (o territorio) piuttosto vuoto e scarno dal punto di vista dell’interazione possibile. Edifici e case sono ancora perlopiù inaccessibili, un fattore all’apparenza secondario ma che invece risulta fastidioso sia per un titolo del franchise Pokémon, dove l’esplorazione in lungo e in largo è sempre stato un valore aggiunto.
Insomma, sicuramente questa prima parte de Il tesoro dell’Area Zero offre certamente qualcosa in termini di contenuti, soprattutto se si parla di strumenti utili al competitivo. I mochi che possono essere vinti o acquistati e che possono influenzare le statistiche dei propri mostriciattoli sono un aggiunta sicuramente apprezzabile, ma la seconda parte del DLC dovrà necessariamente fare qualcosa in più per coloro che sono maggiormente interessati alla componente narrativa e, più in generale, all’esperienza single player, fin qui piuttosto risicata.
In conclusione
La maschera turchese è la prima parte del DLC per Pokémon Scarlatto e Violetto dedicato all’Area Zero, che si completerà fra qualche mese con “Il disco indaco”. Questa prima parte ci dà un assaggio di Nordivia, una nuova regione con alcuni Pokémon inediti e altre vecchie conoscenze, una piccola nuova avventura con comprimari creati per l’occasione. Nonostante qualche spunto interessante, questa prima parte anziché risollevare le sorti di Scarlatto e Violetto non fa che riconfermare le difficoltà di Game Freak, ormai un leitmotiv dello studio giapponese da una decina di anni a questa parte. La speranza è che la seconda parte possa stravolgere quanto visto sin’ora, per il momento non possiamo che rimandare la valutazione.