Niantic, l’azienda dietro lo sviluppo del videogioco mobile Pokémon GO, è stata denunciata da un’ex impiegata che ha parlato di una “cultura del lavoro sessista”, affermando di essere stata pagata meno dei suoi colleghi uomini e di quanto indicato nella sua fascia salariale, nonostante la sua posizione più alta e l’essere stata assunta da più tempo.
Secondo quanto riportato da Game Spot, l’impiegata anonima, menzionata semplicemente con lo pseudonimo di Jane Doe, vuole portare avanti la sua denuncia come una class-action, permettendo a tutte le impiegate la cui carriera è stata intaccata dalla mentalità maschilista di Niantic di richiedere un compenso per i danni e il salario non pagato.
Jane Doe avrebbe lavorato per Niantic dal 2020 fino alla scorsa settimana, quando l’azienda di Pokémon GO ha licenziato più di 200 impiegati, tra cui Doe stessa; questo dopo aver messo a tacere un sondaggio che mostrava come molte delle sviluppatrici ritenevano sessista il posto di lavoro in questione. Quando i risultati del sondaggio, organizzato da Wolfpack, il gruppo femminile interno a Niantic, hanno raggiunto i piani alti, il direttore del settore marketing avrebbe detto al gruppo di non condurre altri sondaggi e rimuovere ogni commento relativo al sessismo dalla presentazione.
Jane Doe aveva già riscontrato, nel 2021, che un collega assunto da poco e in una posizione inferiore riceveva un salario maggiore rispetto ai suoi 81.000 dollari l’anno. Questa tendenza sembra essere continuata anche nel 2022 e nel 2023, nonostante alcuni aumenti di stipendio. A inizio 2023, Doe ha notato che gli annunci di lavoro per la sua stessa posizione includevano la fascia salariale, riscontrando che le venivano pagati ben 10.000 dollari in meno rispetto a quanto indicato nel limite inferiore della fascia. Stando a quanto dichiarato da Doe, i piani alti avrebbero affermato che la sua paga inferiore fosse dovuta all’aver discusso di sessismo sul posto di lavoro con i suoi colleghi.
Al momento, Niantic non ha risposto a domande in merito alla questione.