Il trentunenne Andrew Hague è stato condannato all’ergastolo dal governo britannico per l’omicidio del vicino cinquantenne Simon Wilkinson. Secondo la ricostruzione degli eventi, Hague avrebbe atterrato Wilkinson con un sacco pieno di carte collezionabili dei Pokémon, per poi finirlo con un bastone.
Secondo quanto riportato da Kotaku, entrambi i soggetti della vicenda abitavano in un condominio a Sheffield e “la lite tra i due è iniziata quando il signor Wilkinson ha accusato [Hague] di essere un pedofilo”. A quel punto, Hague, di cui erano già stati riconosciuti i problemi mentali, ha urlato “mi hai chiamato pedofilo del c****. Vieni fuori e combatti da uomo”, prima di colpire ripetutamente Wilkinson con un sacco pieno di scatole (o barattoli/lattine secondo quanto riportato dalla BBC) di carte dei Pokémon.
Dopodiché, Hague, ritenendo di star agendo in un atto di “pietà”, ha afferrato un pezzo di legno e ha cominciato a colpire la vittima in testa, infliggendo ferite letali. Wilkinson, infatti, è stato dichiarato morto sulla scena del crimine. L’assassino, già con precedenti condanne per violenza sulle spalle, si è dichiarato colpevole dell’omicidio a inizio 2023, ed è stato ieri condannato all’ergastolo, di cui dovrà scontare almeno 17 anni prima di poter richiedere la libertà condizionale.
Nonostante alla corte sia stato riferito che Hague sia stato più volte in contatto con servizi psichiatrici e non avesse assunto le medicine prescritte, è stato deciso che la sua malattia mentale non era abbastanza grave da ridurre la sua responsabilità sull’omicidio. Il giudice ha comunque raccomandato che Hague rimanga al Rampton, un ospedale psichiatrico di massima sicurezza nel Nottinghamshire dove è stato detenuto fin dall’arresto.