Il lancio di PlayStation VR2 per PlayStation 5 sembra essere avvenuto sotto tono ed aver proseguito, nei mesi successivi, con un continuo, graduale declino. Del visore si parla poco e sempre meno e anche gli eventi ufficiali organizzati da Sony, non ultimi gli State of Play, riservano al visore per realtà virtuale uno spazio marginale se non nullo.
Su alcuni forum e su Resetera in particolare gli utenti hanno iniziato a porsi qualche domanda. In particolare, a sostegno della tesi secondo cui sia la prima a non riporre troppa fiducia nel suo prodotto si parla di una campagna di marketing non eccessiva e di una serie di lanci di videogiochi che, al di là di Horizon Call of the Mountain e Gran Turismo 7 VR, si appoggia solo a porting di giochi PC.
Ci si chiede, tra le altre cose, come mai non vediamo porting di videogiochi di PlayStation VR, che pure avevano riscosso un ottimo successo. Parliamo di Astro Bot Rescue Mission, di Blood & Truth e di WipeOut Omega, ma ci potrebbero essere molti altri esempi. A onor del vero, già prima del lancio alcuni sviluppatori avevano parlato delle difficoltà che si incontrerebbero cercando di eseguire questi porting tra una generazione e l’altra del visore.
A preoccupare ancora di più è la mancanza di supporto anche da terze parti. Codemasters, ad esempio, che si era rivelata attenta alla tecnologia di PlayStation VR, non prevede una versione di F1 23 per PlayStation VR2. Tutti questi indizi potrebbero svanire nel nulla se a breve Sony organizzerà un evento dedicato, magari pieno di annunci irresistibili. Ma le probabilità che ciò avvenga di punto in bianco sono abbastanza basse, il che avvalora la tesi secondo cui PlayStation VR2 è destinato a restare un prodotto marginale.