I giocatori più attenti probabilmente se ne sono resi conto fin dall’annuncio, ma sembrerebbe proprio che gli indizi per l’arrivo di PlayStation Project Q siano presenti in rete da anni: fin dal 2017, infatti, hanno cominciato a circolare dei brevetti di Sony che vedrebbero come soggetto una console portatile, rivelatasi poi essere un dispositivo per il Remote Play.
Il primo brevetto risale al 2015, ma è stato diffuso in rete solo due anni dopo. I progetti mostravano una console simile alla Nintendo Switch e molto meno elegante si di questa che della PS Vita, una sorta di tablet a cui erano collegate le due parti di un classico controller PlayStation.
Il secondo brevetto, invece, è stato diffuso nel 2021, mostrando un’evoluzione del precedente e che si avvicina molto di più all’aspetto finale di PlayStation Project Q, anche se si pensava si potesse trattare di un controller Sony per smartphone.
Sony had a patent for a “Q Lite” type PlayStation mobile device as far back as 2015https://t.co/yknEetIA7r
And then another patent in 2021https://t.co/3ualbDVrzH pic.twitter.com/WXHEqVQV0b
— Hunter 🎮 (@NextGenPlayer) May 29, 2023
Con l’annuncio durante il PlayStation Showcase, Project Q si è dimostrato essere non una console portatile a sé stante, non un controller per smartphone, ma una piattaforma usata per lo streaming da PS5 tramite la funzione di Remote Play, prendendo quindi spunto da entrambe le idee iniziali.
Il successo di tale dispositivo dipenderà probabilmente dal prezzo di vendita, considerando che per ora non sembra star appassionando particolarmente i giocatori. A guastare ancora di più l’entusiasmo del pubblico è stata la dichiarazione di Tom Henderson, secondo cui la batteria di PlayStation Project Q ha una scarsa durata.