Si sente parecchio parlare dei nuovi piani d’abbonamento di Sony, tra Project Spartacus e la rinnovata formula a più livelli di PlayStation Plus, che vedrà radutati in un unico servizio quanto ora offerto dal già citato Plus e PlayStation Now, in modo simile a quanto avvenuto a suo tempo con la fusione tra Xbox Game Pass e Xbox Live Gold. Tra le altre cose, il livello premium del nuovo servizio (il terzo e il più esclusivo), offrirà anche la possibilità di giocare in streaming. Ciò che molti ora si chiedono è, però, come farà Sony a rendere disponibile il cloud gaming?
Ecco dunque nascere l’ipotesi che PlayStation Plus potrebbe appoggiarsi sulla tecnologia Microsoft Azure.
Non sarebbe una cosa cosi eclatante, quantomeno per chi ha ben impresso nella memoria che nel 2019 Sony e Microsoft annunciarono di essere in collaborazione nello sviluppo d’inedite tecnologie fondate sul cloud e la condizione di dati. Ciò rende più che plausibile pensare che potrebbe proprio ricorrere alla medesima tecnologia impiegata nelle console della diretta concorrente.
Di questo nuovo servizio PlayStation Plus si parla molto, ma non solo nel bene. Molti sono delusi dal fatto che il livello base del nuovo servizio andrà a offrire solo due giochi gratuiti al mese, dove allo stato attuale (con il servizio ancorato a un singolo e dunque basilare piano tariffario) ne offre invece tre. Altri ancora sono delusi dall’offerta di tutti e tre i nuovi livelli d’abbonamento per una cruciale ragione: la mancanza dei titoli tripla A esclusivi fin dalla data di lancio.
Un elemento che lascia il vantaggio convenienza all’attuale servizio leader del suo genere, Xbox Game Pass. A riguardo si è espresso Jim Ryan, dichiarando che per il momento non è possibile inserire le esclusive al lancio per non intaccarne o addirittura comprometterne la qualità.
Infine non mancano gli utenti delle console PlayStation, attualmente abbonati ai servizi PlayStation Plus e PlayStation Now (se non a entrambi), rimasti confusi dalla prospettiva di questo cambiamento imminente, e interessati a capire cosa ne sarà delle loro attuali sottoscrizioni in corso. Ovviamente Sony non ha tardato a rispondere a costoro, chiarendo punto per punto quello che accadrà. Vi abbiamo esposto tutto a riguardo in un apposito articolo che potete leggere cliccando sul link qui disponibile.
Per ora, naturalmente, queste non sono che ipotesi, per quanto avvalorate da solidi argomenti logici. Non resta che armarsi di pazienza e scoprire come la compagnia nipponica deciderà di gestire la situazione. Quando lo farà, torneremo a discuterne su queste pagine.