PlayStation 5 è probabilmente la console più richiesta di sempre, in parte per merito del proprio marchio, oramai storico e sinonimo di qualità, e in parte grazie alle dimensioni dell’industria videoludica che non sono mai state tanto titaniche. Sicuramente hanno giocato un loro ruolo anche i periodi d’isolamento sociale causa COVID-19 cui siamo stati sottoposti nel recente passato. La stessa Sony definisce questa domanda senza precedenti, e ha condiviso un documento dove ne descrive il grande impatto, paragonando i suoi risultati a quelli di PlayStation 4.
PlayStation 5 vende in 80 minuti quello che la old-gen vendeva il 9 giorni:
E non parliamo di una old-gen qualsiasi, ma di PlayStation 4, che a suo tempo ha dato ottimi risultati e ancora oggi è una console usata da milioni di utenti. Si sono registrate, negli Stati Uniti, vendite pari a circa 1.000 unità al minuto, ovvero 80.000 vendite in 82 minuti – in meno di un’ora e mezza, la console vende quando la old-gen faceva in nove giorni – un rateo di 1.000 vendite al minuto contro uno di circa 6 ogni 60 secondi.
Ottima crescita anche sul suolo cinese, un mercato da sempre estremamente difficile per i prodotti stranieri, specie se occidentali o occidentalizzati (come oramai è PlayStation, ndr). La Cina al tempo della vecchia PlayStation 4 (2014) era alla posizione numero 11 dei paesi con la maggiore domanda, ora con la nuova generazione è salita alla posizione numero 6. Nel 2014 la old-gen vendette in condizioni normali 250.000 console su suolo cinese, PlayStation 5 nel medesimo tempo (72 settimane, ndr) ha venduto ben 670.000 unità e tutto ciò nonostante i problemi di scorte e reperibilità. Si è registrata anche una impennata della spesa media degli utenti per unità attive: dove prima si parlava di 69,81 dollari, oggi si parla di 223,344.
Purtroppo per la compagnia, questa tendenza positiva relativa al primo anno sul mercato di PlayStation 5 si è ribaltata nell’anno fiscale attuale, ove al momento la console risulta più debole sul piano vendite della precedente generazione – Niente a che vedere con la qualità del prodotto, ma questo è quello che accade quando a un settore industriale mancano scorte fondamentali di materie prime essenziali per poter anche solo sperare di soddisfare una simile enorme domanda. Speriamo la situazione si risolva, perché sarebbe interessante vedere che numeri potrebbe raggiungere una console tanto bramata liberà da simili limitazioni. Teniamo tutti le dita incrociate.