Capcom ha rivelato le ragioni dietro una scelta che ha colpito i fan: Resident Evil Requiem riporterà la serie a Raccoon City, teatro dell’epidemia che ha segnato per sempre la storia del franchise. In un’intervista a 4Gamer, il game director Koshi Nakanishi e il produttore Masato Kumazawa hanno spiegato come questo ritorno non sia casuale, ma nasca dall’intreccio tra esigenze narrative e volontà creativa.
Grazie ad Automaton scopriamo che dal punto di vista della trama, la protagonista Grace Ashcroft dovrà affrontare un viaggio personale alla ricerca della verità sulla morte della madre Alyssa, esplorando al tempo stesso l’impatto che il disastro ha avuto sui pochi sopravvissuti. Il titolo del gioco, “Requiem”, è quindi un doppio riferimento: alla madre di Grace e alle vittime dell’epidemia, che verranno ricordate attraverso il racconto.
Sul piano creativo, invece, Nakanishi ha dichiarato di aver sempre voluto esplorare più a fondo l’eredità di Raccoon City, paragonandola a “del riso dimenticato in un cuociriso: non vuoi aprirlo, ma la curiosità prima o poi ti spinge a farlo”. Per Capcom, inoltre, l’ambientazione è ideale per celebrare i 30 anni della saga, un ritorno alle radici in grado di soddisfare i fan storici.
Il gioco dovrebbe proporre un approccio simile a quello di The Last of Us Parte II, con mappe più ampie e sezioni esplorative variegate, offrendo inoltre la possibilità di giocare sia in prima sia in terza persona, per adattarsi a diversi stili di gioco e perché Resident Evil 7 è troppo spaventoso.
Resident Evil Requiem è atteso per il 27 febbraio 2026 su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC (Steam). Più che un semplice sequel, sarà un ritorno alle origini, ma con lo sguardo rivolto al futuro della saga.