Le grandi acquisizioni per gli sviluppatori sono motivo di preoccupazione. Nuovi risultati in merito escono dal sondaggio State of the Game Industry di GDC.
Come riporta PC Gamer, i risultati del sondaggio assumono un significato preciso se paragonati a quelli dello scorso anno. Il 2023 è stata la prima occasione in cui una delle domande chiedeva che cosa pensassero gli sviluppatori delle grandi acquisizioni.
Se nel 2023 il 17% degli intervistati riteneva che l’impatto di queste manovre sull’industria sarebbe stato positivo, nel 2024 la percentuale scende al 5%. Il dato è confermato dalla percentuale di coloro che pensano che le conseguenze saranno negative, il 43% nel 2023 e il 44% nel 2024. Solo il 2% ritiene che le acquisizioni non avranno alcuna conseguenza tangibile, mentre l’anno scorso la percentuale era del 7%.
A contribuire a questo cambio di opinione potrebbero essere stati i numerosi licenziamenti che nel 2023 hanno scosso l’industria, e che non sembrano rallentare neanche quest’anno. Un esempio che viene portato è quello di Embracer Group, che ha inglobato quasi selvaggiamente moltissimi studi solo per chiuderli senza pensieri dopo il fallimento di un affare particolarmente importante.
Chi vede le acquisizioni come un fatto negativo sottolinea che saranno le necessità degli azionisti, e non quelle dei giocatori o dei capi creativi, a guidare lo sviluppo nei prossimi anni. Qualcun altro, sul lato apposto, ritiene che per i piccoli studi essere acquisiti apre le porte per un pubblico più ampio e per maggiori strumenti a disposizione per lo sviluppo.