Gamescom 2014, al termine della presentazione del gameplay di MGSV The Phantom Pain da parte di Hideo Kojima, viene mostrato da Jim Ryan stesso un nuovo gioco. Il trailer di 7780s Studio era un nuovo gioco chiamato P.T. e al termine dell’evento la demo poteva esser scaricata da tutti i possessori di Playstation. La promessa era un horror terrificante in prima persona con una grafica notevole da poter provare gratuitamente. Outlast aveva aperto la strada a questo genere riscuotendo un grosso successo e facendo parlare di sé perciò possiamo dire che la formula era azzeccata. Ebbene, dopo 9 anni torniamo a parlare di P.T., quel gioco di Silent Hill mai nato, il cui ricordo non vogliamo lasciar andare.
Dopo 9 anni ne parliamo ancora
La demo era assolutamente spaventosa ma il vero colpo di scena, non facile da raggiungere, era il trailer alla fine della demo (Playable Teaser) di un nuovo Silent Hill con Norman Reedus, diretto da Hideo Kojima e Guillermo Del Toro. Potete immaginare lo stupore della community di un annuncio simile: la storica serie di videogiochi horror più inquietanti di sempre rinasce con Kojima Production e una demo incredibile come apri pista.
Tornare a parlare di P.T. Silent Hills dopo 9 anni è sempre fantastico perché ha quel fascino di mistero, i giocatori svelano sempre nuovi elementi nascosti ancora dopo anni e ti lascia anche l’amaro in bocca per quel “non finito”, non come le sculture di Michelangelo, ma di un gioco che poteva esser consacrato nell’Olimpo tra i migliori. Un titolo che rimpiangiamo come Scalebound di Platinum Games o The Agent di Rockstar Games. Voglio fermarvi subito se non avete mai sentito parlare di P.T. Silent Hill: non è più presente sullo store da diversi anni e purtroppo non sapremo mai come sarà.
Perchè ne abbiamo paura?
P.T. è ambientato tutto in un corridoio ad L di una casa che non conosciamo, fuori piove e noi ci svegliamo in questo sgabuzzino senza sapere nemmeno chi siamo; man mano che percorriamo quel loop infinito iniziamo a capire che non siamo soli. A distanza di molte run di gioco e sapendo perfettamente come vengono attivati i jumpscare e gli enigmi, il gioco ancora è in grado di spaventare. Sono molti gli elementi in realtà che incutono paura. Primo di tutti i suoni ambientali, le comunicazioni via radio ed altre cose che in realtà vogliono mascherare altro: noi stiamo li a sentirli, inconsciamente, cercando di capire a cosa portano e questo ci fa immergere sempre più all’interno del gioco. Akira Yamaoka, storico compositore di Silent Hill, disse che il compito di personaggi come lui è di coinvolgere il giocatore usando la musica perché essa crea dei legami. P.T. fa esattamente questo accompagnandoci lentamente in questa discesa orrorifica.
Il “jumpscare” e come andrebbe utilizzato
Altro elemento che spaventa principalmente, sono gli attacchi di Lisa mai “telefonati” e spesso non ripetibili eseguendo le stesse azioni di gioco; non parliamo di deep learning dove la demo impara dalle nostre scelte ma è una rottura degli schemi a cui non siamo abituati e la scelta della prima persona aiuta maggiormente a creare la situazione. Una delle cose che abbiamo notato, dopo averlo finito varie volte, è il suo comportamento e come è stata inserita all’interno del gioco. Oltre a spaventarci, Lisa ci aggredisce il più delle volte se facciamo azioni che non dovremmo eseguire o perdiamo tempo cercando di trovare la soluzione per andare avanti: nei videogiochi attuali è presente un NPC di supporto che ci guida con suggerimenti mentre in P.T. sembra esser lei ad avere questo ruolo.
A Hideo Kojima game
Online esistono molti video che spiegano tutto quello che il titolo nasconde, con teorie e lunghi spiegoni, ma se prendiamo per buono tutto, questo articolo durerebbe almeno 1000 pagine, perciò concentriamoci su ciò che sappiamo. Magari con i dieci anni di anniversario, potreste vedere un articolo dettagliato di tutti i segreti scoperti. Il gioco non sappiamo nemmeno se doveva esser un titolo in prima persona o in terza persona visto la scelta di Norman Reedus come attore perciò la sua forma finale ci è sconosciuta. P.T. è sicuramente un gioco che vuole autocitare Kojima e la serie di Silent Hill: ci sono molti elementi che ci fanno pensare questo e allo stesso modo contraddire la tesi. Al termine di uno dei loop, viene citato “questo è un gioco di pura fantasia” detta anche dallo stesso Roy Campbell in MGS2. Il nome Lisa, la donna che ci terrorizza, che richiama Lisa Garland in Silent Hill sembra un altro chiaro riferimento. Tutti elementi possibili ma se analizzati sembrano buttati li proprio per farci pensare e cercare una risposta.
Misteri risolti ed altri senza risposta
Non pensiamo che P.T. sia un calderone di roba buttata a caso. Dai primi secondi di gioco e in altri momenti del corridoio, sfuggenti se non gli si presta attenzione, gli scarafaggi ci raccontano una storia con le loro azioni di una relazione d’amore chiusa troppo presto e di un parto avvenuto, probabilmente in segreto, da parte di Lisa nel bagno della casa. Cosa è successo a Lisa? Non è chiaro completamente. La mancanza dell’occhio destro, il pancione della gravidanza visibile e i rumori che sentiamo dal buco del bagno indicano un affogamento; quando ci assale sentiamo anche rumori di violenza e indossa una sola scarpa rossa. Il bambino deforme è suo figlio? Pensiamo di sì visto le sue reazioni. Dal famoso youtuber Lance McDonald è visibile una scena mentre noi siamo chiusi nel bagno ad osservare il bambino ed è Lisa che ci apre la porta.
Konami rimane in silenzio
Dopo il licenziamento di Kojima tutto è andato in fumo come le notizie sul progetto. Konami stessa probabilmente ha imposto, sicuramente per contratto, di non poter divulgare o usare il materiale di P.T.: in un video di gameplay di MGSV era presente l’utilizzo di Lisa per distrarre i soldati, meccanica abbandonata in fase di release. Guillermo Del Toro sui social deluso della notizia della cancellazione del progetto ha espresso parole poco simpatiche sulla decisione. Alanah Pearce anni dopo disse, mai confermata come fonte, il gioco avrebbe interagito anche al di fuori mandandoci messaggi sullo smartphone o tramite email rompendo la quarta parete diventando una meccanica interessante e inquietante. Ancora oggi i videogiocatori sperano in un ritorno del progetto e non mancano rumor ogni volta, purtroppo, smentiti.
La serie di Silent Hill ad oggi
P.T. Silent Hills forse non avrebbe rivoluzionato gli horror moderni, forse a Kojima gli è venuto bene un corridoio o forse Norman Reedus non era il personaggio migliore per un mondo come Silent Hill. Allo stesso modo ci scontriamo su come Death Stranding abbia situazioni molto inquietanti che si affacciano all’immaginifico della serie creata dal Team Silent e conosciamo le capacità del game designer di fare videogiochi. Il progetto tanto chiacchierato chiamato Overdose sarà il nuovo P.T.? Se sarà un horror, speriamo solo sia un grande gioco.
Il futuro della serie di Silent Hill sembra delineato con diversi progetti come Silent Hill 2 Remake, Silent Hill: Townfall, Silent Hill Ascension e Silent Hill F, ma questo progetto resta sempre nel cuore.