Dopo aver rivelato Lifeweaver, il primo eroe apertamente pansessuale di Overwatch 2, Blizzard ha annunciato che a partire da domani 1 giugno 2023 avrà inizio l‘evento Pride del videogioco. Tuttavia, questo non sarà disponibile in tutti quei paesi in cui sono in vigore leggi anti-LGBTQ+.
A rivelarlo è stata Blizzard stessa durante un’intervista con Dexerto, citando la necessità di proteggere i giocatori di certe aree geografiche. Il blocco, ha rivelato il senior game producer Brandy Stiles, sarà messo in atto dall’azienda stressa tramite delle tecnologie proprie, L’evento stesso, in generale, sarà completamente opzionale, così che i giocatori possano scegliere se esprimere sé stessi o meno.
“Il nostro obiettivo è proteggere i giocatori”, ha dichiarato Aaron Keller. “Vogliamo proteggere i giocatori di tutto il mondo. Si può equipaggiare un oggetto cosmetico in una nazione, viaggiare da un’altra parte con regole diverse e finire nei guai. Quindi sentiamo che sia nostra responsabilità aiutare a proteggere le persone in questo modo e rispettare le leggi delle nazioni in cui lavoriamo”.
Fortunatamente, i contenuti dell’evento Pride sono tutti puramente estetici, come carte e icone, e, oltre all’aggiunta di oggetti a tema LGBTQ+ nel negozio di merchandising di Blizzard, non saranno rilasciate skin per i personaggi a tema. Al momento, Blizzard non ha ancora rilasciato la lista dei paesi che non saranno inclusi nell’evento.
Nel frattempo, sempre per parlare di skin, un utente ha calcolato che per ottenere un certo aspetto di Overwatch 2 sono necessari ben 8 mesi di dedizione.