Nvidia ha annunciato che anche le schede grafiche basate sulle RTX 3070 e RTX 3080 avranno il filtro anti mining visto già in azione sulle 3060 Ti, in questo modo, il produttore hardware spera di far ottenere i propri prodotti GPU di nuova generazione sempre più nelle mani dei giocatori. Le schede grafiche avranno quindi un aggiornamento nelle linee di fabbrica a partire dalla fine di questo mese di maggio, ed avranno sostanzialmente un hash rate ridotto verso la famosa criptovaluta Ethereum, in modo da rendere meno convenevole il mining su queste specifiche scede video.
Nvidia non vuole riscontrare fraintendimenti su cosa stanno acquistando i propri clienti, e per questo motivo aggiungerà sulle scatole delle GPU con filtro anti mining l’etichetta LHR ‘Lite Hash Rate’ ad indicare proprio il filtro che rende meno effettivo la tecnica di mining di Ethereum. Naturalmente il filtro verrà applicato direttamente alle nuove schede che verranno rilasciate sul mercato, e non su quelle precedenti, non ci sarà modo di aggiungerlo nemmeno tramite aggiornamento di software. La notizia spiega la continua carenza di scorte nelle ultime settimane di nuove schede grafiche di Nvidia, oltre ovviamente ai problemi di produzione dei semiconduttori.
Inoltre, per il mining sono state annunciate delle schede grafiche Nvidia specifiche, chiamate CMP, che sfruttano il pieno potenziale delle GPU per le tecniche dei miner professionistici di criptovalute. In un’altra notizia riguardante il mining di criptovalute, vi abbiamo segnalato come Chia Coin, la criptovaluta ‘ecologica’ in grado di essere minata direttamente sui dispositivi di archiviazione e non sulla scheda grafica, che però è in grado di distruggere un SSD da 512 GB in soli 40 giorni, causando una grossa richiesta di HDD ed SSD in Cina, con i miner cinesi che le acquistano con una velocità impressionante sul mercato. Cosa ne pensate di questo nuovo approccio da parte di Nvidia per contrastare l’acquisto di nuove GPU da parte dei miner? Diteci la vostra nei commenti.