Sono passati ormai tre mesi ed i ragazzi di Team Ninja consegnano nelle nostre mani il secondo DLC per NiOh 2, espansione del titolo originale che promette esperienze nuove ed allunga la vita (già longeva di per sé) di questo frenetico action game con alcune ispirazioni prese di peso dalla saga Dark Souls. In realtà, come spesso (troppo spesso?) mi sono trovato a dover spiegare, NiOh ha molto più in comune con la serie Diablo rispetto a quanto possa condividere con la celebre serie targata From Software. Come spesso accade, la verità sta nel mezzo: con il secondo DLC, NiOh 2: Oscurità nella Capitale, ci ritroveremo di nuovo catapultati in un Giappone feudale oscuro, permeato di violenza e magia.
KATANA CHE VINCE NON SI CAMBIA
Se NiOh 2 si potesse riassumere in poche parole, quelle parole sarebbero “fedele a sé stesso”. Gli sviluppatori mostrano, ancora una volta (come già accaduto ai tempi de “Il Discepolo di Tengu”) come l’intenzione sia di restare con i piedi ben saldi sulla strada maestra. Se da una parte è lodevole la determinazione nell’espandere un concept senza rischiare di deviare eccessivamente, dall’altra è ben chiara la volontà di non cambiare mai nulla o quasi. Già in occasione della recensione relativa al gioco base avevo mostrato alcune perplessità sulla somiglianza spinta all’estremo tra NiOh 2 e l’originale NiOh uscito nel 2017. Senza nulla togliere ai meriti innegabili del titolo, mi pareva di avere tra le mani una corposa espansione del primo gioco piuttosto che un vero sequel.
Quel concept è spinto in avanti senza problemi anche con Oscurità nella Capitale. Ma andiamo con ordine: gli eventi narrati ci riportano nel bel mezzo del periodo Heian (attorno all’anno Mille, per i nostri calendari) e conosceremo due personaggi storici debitamente romanzati com’è ormai classico per la serie NiOh. Sto parlando di Minamoto no Yorimitsu e Abe no Seimei: il primo è stato un celebre comandante militare dell’omonimo clan Minamoto, il secondo è invece un potente “onmyoji” (una specie di mago/sacerdote) a metà tra storia e leggenda. Una narrazione un po’ frettolosa ci porterà fin troppo presto ad abbadonare questi interessanti personaggi per un ulteriore salto temporale. In generale NiOh 2: Oscurità nella Capitale sembra voler spingere più sul lato gameplay, narrando gli eventi in modo un po’ troppo sommario, pur mantenendo un alone di mistero e fascino anche grazie all’ambientazione sempre funzionale. Lo stile di gioco si mantiene intatto nonostante l’introduzione di una nuova arma, così com’era già avvenuto in occasione del lancio del precedente DLC.
I PUGNI NELLE MANI
Questa volta è il turno del Tekko (qui per approfondimenti) ovvero una “fist-weapon” simile ad un tirapugni o ad un katar che ha avuto origine nelle assolate isole tropicali della regione di Okinawa. Com’è facile comprendere, si tratta di un’arma molto maneggevole e veloce, in grado di scatenare combo rapide qualunque sia la stance scelta. Il problema principale riguarda la gestione del Ki: mentre si attacca forsennatamente è facile perdere il controllo della barra Ki, rischiando di ritrovarsi presto sguarniti e facili prede di contrattacchi. Il Tekko si rivela molto più divertente e variegato rispetto al Bo Composito inaugurato nel precedente DLC, regalando un po’ di varietà nell’approccio ai vari scontri. NiOh 2: Oscurità nella Capitale vanta una longevità discreta che si può assestare attorno alle 5 ore, pur con varianti determinate dall’introduzione di nuove meccaniche come la Pietra della Contrizione ed il nuovo NG+ “Il Sogno del Saggio”.
Entrambe le meccaniche sono indirizzate ai giocatori più esperti e desiderosi di sfida. Nel primo caso (la Pietra della Contrizione) si tratta di un oggetto che aumenterà gradualmente la possibilità di ricevere loot migliorato in cambio di un livello di difficoltà crescente nel tempo. Il Sogno del Saggio prende lo stesso concept (nemici più forti e difficoltà generale aumentata) ma lo spalma su un’intera modalità di gioco, adatta principalmente a chi manovra un personaggio di livello assai elevato. In generale NiOh 2: Oscurità nella Capitale mostra nuovamente la volontà degli sviluppatori di seguire una strada ben precisa e delineata: pochi cambiamenti e mantenimento di uno stile preciso, fin troppo derivativo a volte ma senza dubbio sempre divertente da giocare. Un DLC ben concepito ad un prezzo onesto.