Ebbene sì, come saprete senza alcun dubbio, quest’oggi Nintendo ha deciso di annunciare come un fulmine a ciel sereno Nintendo Switch OLED, nuovo modello di Switch che ricordiamo approderà quindi sul mercato di tutto il mondo dall’8 ottobre al prezzo consigliato di 349, 99 Euro. In seguito a questo annuncio però la Casa di Kyoto ha confermato che questa nuova versione della celebre e vendutissima console ibrida non presenterà miglioramenti all’hardware, ad eccezione dello schermo migliorato, ovviamente.
Questa notizia ufficiale ha quindi smentito in modo a dir poco categorico e perentorio i tanti, tantissimi, decisamente troppi rumor ed indiscrezioni varie che hanno letteralmente popolato la rete nei mesi scorsi. Proprio in tal senso è impossibile non segnalare i vari report di Bloomberg e compagnia che parlavano dell’arrivo di un modello di Nintendo Switch Pro, nuova console che avrebbe dovuto fornire un sostanzioso upgrade alla potenza bruta della macchina targata Nintendo.
Difatti ricordiamo come un portavoce della Casa di Kyoto abbia confermato direttamente a The Verge, come questo modello Oled «non ha una nuova CPU, o più RAM, rispetto ai precedenti modelli di Nintendo Switch». Ma quest’affermazione precisa ha letteralmente scatenato la furia di una fetta di fan, con questi che hanno iniziato a scagliarsi con ferocia contro i giornalisti che hanno diffuso per mesi e mesi i rumor di cui vi abbiamo parlato poco sopra e che volevano in arrivo un modello potenziato di Switch.
Tra questi troviamo anche vere e proprie figure di eccellenza assoluta, come Gary Whitta, sceneggiatore di Rogue One: A Star Wars Story, che ha affermato come il problema non sia Nintendo stessa oppure questo modello Oled, ma chi ha continuato per mesi a dire che sul mercato sarebbe arrivato un modello Pro, cosa questa fatta soltanto per i click.
Ma ecco che è intervenuto Wesley Yin-Poole, redattore di Eurogamer.net che ha affermato quanto segue:
“Onestamente mi sento un po’ a disagio con la gente che incoraggia i propri follower ad attaccare i giornalisti per aver riportato piani che forse erano accurati al tempo ma sono cambiati”
Si è unito alla festa anche Andy Robinson, di VGC, che ha affermato:
“Questo è un reminder che quando i giornalisti coprono informazioni non annunciate sono sempre soggette a cambiamenti, ancora di più in una pandemia, per cui non esagerate con le fonti dei report su ‘Pro’».