Che Nintendo sappia raccontare le novità, specie le proprie, in un modo del tutto personale beh, lo sappiamo tutti. Ecco perché, all’accensione di Switch 2, è difficile non provare una certa curiosità in merito a Welcome Tour, l’app interattiva della grande N pensata per esplorare, in un modo del tutto insolito, le meraviglie della nuova declinazione hardware del brand. E proprio per fugare ogni eventuale dubbio sì, non si tratta di un tradizionale tutorial: piuttosto, un piccolo mondo magico, che – come tradizione Nintendo insegna – punta a strappare qualche sorriso in un insolito viaggio alla scoperta della console. In occasione di un evento a porte chiuse in quel di VGP, abbiamo potuto mettere le mani in questa insolita app di benvenuto: e, lo ammettiamo, ci ha riservato più di qualche sorpresa.
Un’enciclopedia tutta da giocare
Disponibile sull’eShop Nintendo dal Day 1 al prezzo di 9,99 euro, Welcome Tour non è poi tanto lontano dall’incarnare la risposta del colosso di Kyoto all’ottimo “Astro’s Playroom” di PlayStation: un paragone sì forte, ma non del tutto infondato (se osservato sotto un’opportuna lente). Chiariamo da subito un punto importante: quello targato Nintendo non è il tipico platform celebrativo che gli appassionati del brand potrebbero aspettarsi. Al contrario, Welcome Tour è un piccolo universo virtuale che riproduce ogni angolo di Switch 2, trasformata in un playground ingigantito e liberamente esplorabile. Un concept tutto sommato semplice, siamo tutti d’accordo, ma complice la magia tipica delle produzioni della Grande N riesce a funzionare in modo affascinante. Saltellando, infatti, tra componenti elettroniche enormi, schermo LCF, memorie e Joy-Con 2, il giocatore viene introdotto alla scoperta delle novità tecniche più salienti della console, scoprendo curiosità inedite e dettagli che, in certi casi, potrebbero sfuggire anche ad un occhio attento.
Pur trattandosi di un progetto tutto fuorché tripla A, nella realizzazione di questo “titolo” Nintendo ha profuso un’attenzione al dettaglio al limite del maniacale. Il mix di situazioni in cui ci imbatteremo è esagerato, con i nuovi Joy-Con trasformati in piattaforme dove saltare, o i rumble HD che diventano protagonisti di mini-game aptici dove sì, è impossibile negare quanto l’aggiornamento dell’hardware sia evidente. Sarà disponibile una piccola area dove testare il refresh dinamico, una addirittura riservata al DLSS, un’altra – abbastanza prevedibile, ma ottima la giocata di Nintendo – dove potremo provare i nuovi controlli “mouse-like” dei Joy-Con 2. Il tutto sarà accompagnato da sfide a tempo, quiz, una pletora di segreti da sbloccare e quiz di varia natura, un set di giochi nel gioco volti a scandire una progressione sì divertente, ma quasi educativa: e sotto questa luce Welcome Tour supera le barriere ludiche, trasformandosi in un’enciclopedia interattiva che premia la curiosità e invita a carpire ogni segreto dell’handheld ibrida di nuova generazione.
Bello da vedere, piacevole da ascoltare
Anche l’occhio vuole la sua parte, e in questo benvenuto digitale targato Nintendo l’estetica porta a casa il risultato in modo encomiabile. La direzione artistica di Welcome Tour è una tempesta avvolgente di colori e interfacce giocose accompagnate da musiche scanzonate, con una discreta varietà di brani orchestrali che si alternato a motivetti elettronici più ritmati. È 100% stile Nintendo, che ormai conosciamo da svariate generazioni e funziona come un orologio.
Parlare di longevità in questa occasione ci appare ridondante, ma per dovere di cronaca vi basti sapere che il tour è pensato per essere affrontato nell’arco di un’ora – anche se il fattore completismo, almeno per la frangia di appassionati più incalliti, finirà per richiedere molto più tempo del previsto.
Qualcuno ha definito Welcome Tour come una “manualistica premium”, una sorta di “playground funzionale” dove gioco e apprendimento si mescolano secondo gli stilemi ludici di Nintendo. E se da un lato queste definizioni sono abbastanza a fuoco sul definire questa ennesima novità della Grande N, dall’altro è difficile non scorgere quel lampo di passione e dedizione che ne caratterizza la produzione: un “regalo” agli affezionati, che potranno essere accompagnati in un modo del tutto inusuale nel loro primi passi con Switch 2.
Tuttavia, le virgolette attorno a “regalo” non sono casuali. Non è infatti un segreto che, in molti, abbiano espresso pesanti lamentele sulla strategia di Nintendo in merito a Welcome Tour: chi si aspettava una preinstallazione del titolo nell’hardware, chi lo immaginava gratuito al day one (come Astro su PS5), chi ancora immaginava una distribuzione analoga a quella di Wii Sports. Di certo il prezzo resterà una delle questioni più spinose e di cui si discuterà in questi primi giorni di Switch 2: un punto di vista comprensibile e condivisibile, laddove è fuori da ogni ragionevole dubbio quanto Welcome Tour vanti uno spessore e una coerenza visiva che lo fanno andare oltre la demo tecnica.
Al netto di ciò, l’impressione che ci ha regalato questa prova in compagnia di Switch 2 è sicuramente positiva: Welcome Tour non è un gioco nel senso più tradizionale del termine, ma con la sua onestà intellettuale e la sua interattività spassosa si dimostra come il miglior benvenuto alla nuova generazione di console che il colosso di Kyoto rivolge alla propria utenza. Una porta aperta su un ecosistema che si evolve e, più importante, che non vede l’ora di mostrare tutte le proprie potenzialità.