E’ ormai da qualche anno che l’evento E3 ha assunto un significato diverso per il popolo nintendaro. A partire dal celebre “strappo” avvenuto in pieno “periodo Iwatiano”, l’E3 di Nintendo è ormai diventato sinonimo di Direct speciale, di circa 40 minuti di durata, con annunci di spessore e qualche bomba inaspettata. Potremmo riassumere così la diretta terminata poco fa, a conclusione di un E3 decisamente poco esaltante in generale: la frase “Nintendo salva l’E3” l’abbiamo sentita già altre volte ma in questo caso ci voleva veramente poco per far vedere qualcosa di meglio rispetto alla concorrenza. Fortunatamente, la casa di Kyoto non si è adagiata sugli allori e (al netto di alcune parti dimenticabili) ha tirato fuori due cose attese da parecchio ed un nuovo titolo decisamente inaspettato.
Iniziamo col dire che di Bayonetta 3 non c’è stata traccia o menzione di alcun genere. Il gioco in sviluppo da Nintendo-PlatinumGames assume sempre più i contorni del vaporware, ma ovviamente (si spera?) la grande N annuncerà qualcosa di nuovo proprio come ha annunciato l’esistenza del titolo stesso: all’improvviso.
Parlando di titoli DAVVERO interessanti, quelli che fanno battere il cuore non solo dei nintendari ma anche quelli dei giocatori in generale, si può partire dal gioco annunciato più inaspettato: Metroid Dread. Dopo una rapida menzione sullo stato dei lavori riguardo l’atteso Metroid Prime 4, abbiamo assistito “out of the blue” all’introduzione di un nuovo capitolo della serie principale in 2D. Dal piglio oscuro e decisamente interessante (seppur con qualche riserva sul lato grafico/tecnico) il nuovo gioco promette un gameplay che mescola efficacemente i punti di forza dei titoli classici più qualche intrigante novità come la mimetica ottica mostrata durante il filmato di presentazione. Samus (ammesso che si tratti di lei, beninteso) indossa una tuta che ricorda molto quella presente in Metroid Fusion per Game Boy Advance. Il gameplay sembra dare molta importanza alla fuga da alcuni mostri robotici che sembrano invulnerabili agli attacchi della nostra eroina. Per saperne di più dovremo attendere il giorno 8 Ottobre 2021, data per la quale è prevista la release del gioco completo.
Parlando di annunci roboanti ma attesi (fin da troppo tempo) è con grande piacere personale che ho accolto il corposo filmato di gameplay su Shin Megami Tensei V, titolo annunciato molto tempo fa e scomparso dai radar fino ad oggi. Il quinto capitolo della saga principale targata ATLUS arriverà sul mercato il 12 Novembre 2021 e presenta un design rivisto e migliorato dei classici demoni che accompagnano il protagonista tradizionalmente. Un gameplay decisamente in linea con gli standard canonici ed un mondo devastato esplorabile tramite un protagonista demi-fiend assai ben caratterizzato esteticamente. Un’esclusiva di alto livello per Nintendo Switch, che non mancherà di attirare gli appassionati di questa longeva serie, soprattutto dopo il successo planetario dello spin-off Persona 5.
The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2 (titolo provvisorio, considerato che quello vero non è stato annunciato neppure questa volta) era probabilmente l’annuncio più atteso in assoluto. Dopo alcune informazioni sui DLC per Hyrule Warriors: Age of Calamity e l’introduzione di un simpatico Game & Watch a tema Zelda, finalmente è stato possible addentrarsi un po’ di più nel nuovo mondo creato attorno alle avventure di Link. Un trailer interessante, seppur un poco sottotono, che ha mostrato molte novità a livello di gameplay. L’esplorazione è espansa nei cieli sopra Hyrule tramite nuovi strumenti a disposizione del main character (una specie di guanto è stato mostrato più volte) ma è difficile non vedere alcune somiglianze vere o presunte con il celebre Immortals Fenyx Rising targato Ubisoft. Il feeling iniziale oscuro e malvagio viene spazzato via da cieli sereni ed ampi ambienti esplorabili, con un finale misterioso che fa da preludio a nuove scoperte.
Come detto in precedenza, i due grandi assenti (Bayonetta 3 e Metroid Prime 4) sono stati in buona parte compensati da annunci di buon interesse. Un E3 che si è diviso tra titoli di terze parti, qualche piccola gemma qui e là e tre grandi annunci che non mancheranno di catalizzare l’attenzione del pubblico durante i prossimi giorni. Nintendo “ha vinto l’E3” quindi? A voi l’ardua sentenza.