Le acquisizioni di Nintendo non saranno una delle strade percorribili dal colosso nipponico per crescere. Al contrario, si pensa a ristrutturazioni interne e al massimo a collaborazioni con terze parti.
Il presidente Shuntaro Furukawa, parlando con Nikkei come ripreso da ResetEra, ha spiegato che acquisire compagnie terze rischierebbe di allontanare la politica aziendale dalla visione unica e riconoscibile di Nintendo.
Lo sviluppo dei videogiochi sta diventando più sofisticato. Le risorse richieste per lo sviluppo di un singolo software continuano a crescere, quindi è essenziale rafforzare l’organizzazione dello sviluppo. Più che semplicemente aumentare il numero di dipendenti, dobbiamo essere in grado di realizzare giochi che soddisfino le aspettative Nintendo. Per questo motivo abbiamo deciso che piuttosto che allocare risorse esterne alla compagnia, è necessario rafforzare le nostre risorse di sviluppo interne, che hanno una profonda conoscenza del DNA creativo e del marchio Nintendo.
Niente acquisizioni, dunque, ma nessuna preclusione a collaborazioni con aziende terze.
Non siamo contrari all’idea delle fusioni e acquisizioni. Tuttavia, se viene coinvolta un’organizzazione che non comprende l’approccio creativo di Nintendo, i risultati potrebbero non essere quelli sperati. D’altra parte, per le aziende che hanno un approccio allo sviluppo simile al nostro, possiamo stringere con loro diverse partnership, non limitate alle acquisizioni.
Qualche mese fa Furukawa aveva parlato di investimenti di quasi 800 milioni di euro da parte di Nintendo per il potenziamento del reparto sviluppo. Denaro che viene indirizzato internam note all’azienda invece che verso acquisizioni esterne, in netto contrasto con quanto vediamo accadere sul fronte Microsoft e Sony.