Nier Automata è arrivato da qualche giorno su Nintendo Switch e con esso sono uscite subito le prime recensioni sul porting del titolo diretto da Yoko Taro sulla console di casa Nintendo.
Le impressioni a caldo sono positive: ottimo il frame rate che risulta bloccato sempre a 30fps, qualcosa però ha fatto storcere il naso a Digital Foundry, che nonostante abbia apprezzato la versione su Switch di Nier: Automata per ciò che riguarda il gameplay, non può dire la stessa cosa per gli asset, in quanto il risultato è leggermente distante dalla prestazione per le altre console. Il tutto viene mostrato in un video gameplay dalla durata di 12 minuti circa, dove vengono analizzati i pro e i contro dell’impossibile lavoro di Virtuos, sopratutto mettendo a confronto la prestazione Switch con quella di Xbox One S. Il dowgrade grafico è evidente, alcuni effetti sono stati particolarmente limitati o peggio, rimossi.
Per la versione Switch troviamo in esclusiva il DLC 6C2P4A118680823 messo a disposizione gratuitamente: questo contiene nuovi outfit con accessori per cambiare l’aspetto dei protagonisti e due skin per i Pod tratte dal gioco sviluppato per i dispositivi mobili, NieR Re[in]carnation.
Nier: Automata per Nintendo Switch rimane dunque ottimo per tutti gli utenti che vogliono avvicinarsi al titolo
Il titolo sviluppato da PlatinumGames e distribuito da Square Enix va ad arricchire ancora di più il catalogo Switch, infatti ricordiamo il recente arrivo di No Man’s Sky per la console sia in edizione digitale che fisica, completo di tutti gli aggiornamenti. Dunque tutti gli utenti in possesso di una Nintendo Switch hanno finalmente la possibilità di immergersi completamente nel mondo creato e diretto da Yoko Taro e fare la conoscenza degli androidi YoRha 2B, 9S e A2 in una Terra ormai distante da ciò che conosciamo.
A causa dell’invasione delle biomacchine, gli esseri umani sono stati costretti a lasciare il pianeta. Gli androidi 2B e 9S sono stati incaricati di proteggere la Terra e inviare i rapporti al proprio Commando nello spazio. Quello di Yoko Taro, che ha inizio con la saga di Drakengard, è un universo immenso dove non manca la filosofia e una caratterizzazione dei personaggi singolare.