Già da mesi, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha riconosciuto la dipendenza da videogiochi come una vera e propria malattia, facendo discutere molto, in modo particolare proprio gli appassionati al medium in questione.
Eppure, secondo la neuroscienziata Natasia Griffioen, ciò sarebbe sotto una certa prospettiva scorretto, in quanto i videogiochi non sarebbero secondo lei le problematiche, ma il mezzo che viene utilizzato dalle persone per affrontarle, a volte positivamente, altre volte negativamente.
La Griffioen, ricercatrice presso GEMH Lab, ha partecipato a numerose ricerce sugli effetti positivi dei videogiochi sulla salute mentale dei giocatori, e afferma che “qualsiasi cosa può diventare eventualmente problematica“, anche una cosa apparentemente innoqua come il cibo, che potrebbe farti male in alcuni casi come no in altri.
In questo caso di disturbo alimentare infatti, il problema non sarebbe il cibo, ma il disturbo stesso e le cause che lo hanno prodotto. Inoltre, i casi di dipendenza grave dai videogiochi sono veramente rari, come anche le prove che reputano i videogiochi causa di dipendenza, anche rispetto a differenti tipi di hobby analoghi.
La dottoressa spiega anche molto chiaramente come nei confronti dei videogiochi e di chi li gioca persista ancora un forte stigma, in quanto nessuno si sognerebbe di dire un altro che è dipendente dalla lettura di libri, per esempio.
Infine, la Griffioen riassume dicendo che i videogiochi sono spesso un mezzo con cui una persona cerca di reagire a uno o più problemi, in modo da avere uno stimolo per superarli. Di conseguenza, privare queste persone di certi stimoli può essere controproducente nella ricerca di una situazione di benessere.
Non esisterebbe poi nessuna prova, secondo la neuroscienziata, che i videogiochi provochino in qualche modo depressione e ansia, ma anzi essi possono funzionare da strumento per alleviare problemi di depressione e distrubi d’ansia.
Segnaliamo anche che alcuni recenti casi di dipendenza da videogiochi sono stati risolti… continuando a giocare.
Voi cosa ne pensate invece di tutta questa faccenda?