Un omicidio americano è stato ricondotto al mondo dei videogiochi, e in particolare alla serie Call of Duty. Parliamo di un tragico evento che ha come protagonisti un bambino di 9 anni e suo padre.
I fatti sono accaduti in Utah, nella città di Tooele. Come riporta Insider Gaming, il bambino, affetto da problemi comportamentali, avrebbe ucciso il padre in dinamiche ancora non del tutto chiarite. L’uomo, trentaduenne, è stato ritrovato con un colpo di pistola alla testa e con diverse ferite sul corpo.
I due si erano chiusi nella loro stanza la sera prima dell’omicidio. A rivelarlo sono stati alcuni testimoni presenti in casa, gli stessi che hanno poi visto il bambino uscire dalla camera da letto dicendo che il padre era probabilmente morto. I rumori e gli spari che lo avevano preceduto non lasciavano intendere nulla di buono.
Le forze dell’ordine hanno ritrovato nella stanza una pistola e un’accetta, che dovrebbe essere la causa delle ferite sul corpo dell’uomo. Probabilmente, dopo averlo ferito con questa, il bambino ha sparato un colpo alla nuca al padre, uccidendolo.
Non è ancora chiaro quale ruolo possano aver svolto gli altri adulti presenti in casa, né perché non siano intervenuti nel sentire i primi rumori. Nel frattempo, però, la stampa americana ha sottolineato che il bambino era un giocatore accanito di Call of Duty: Warzone, collegando il suo comportamento alle meccaniche del videogioco.