MotoGP 24, la recensione: un Motomondiale per tutti

Altro anno, altra edizione del motociclistico targato Milestone dedicato alle bagarre di beniamini nostrani come Francesco “Pecco” Bagnaia, Marco Bezzecchi ed Enea Bastianini. MotoGP 24 approda sul mercato su PC, PS4, PS5, Xbox Series X\S, Xbox One, e su Nintendo Switch con l’intento di deliziare il palato degli amanti del Motomondiale, dopo una edizione debuttata con qualche problema tecnico – a proposito, potete sempre recuperare la recensione di MotoGP 23.

Le tante novità anticipate da Milestone saranno in grado di elevare il corsistico su due ruote, migliorando il pacchetto ludico e simulativo offerto la scorsa stagione? Scopritelo nella nostra recensione di MotoGP 24.

MotoGP 24 si innova nel paddock…

La scarica di adrenalina offerta da MotoGP 24 diventa ancora più autentica e soddisfacente con le novità introdotte quest’anno. Si parte dal sistema MotoGP Stewards, il quale implementa gli Steward al fine di assegnare penalità in tempo reale durante la gara sia ai giocatori umani, sia a quelli gestiti dall’IA. In ogni fase del weekend – dalle prove libere alla corsa finale – sarà possibile ricevere avvertimenti e conseguenti penalità eventuali in caso di infrazioni ripetute. Vengono effettuate quindi analisi degli incidenti, della velocità della moto quando si entra nella pitlane, o uscita dai limiti della pista, aumentando sensibilmente l’immersione e tensione alla guida del bolide.

Seconda novità di spicco concerne la Carriera, dove tutti i piloti potranno cambiare squadra a fine stagione, passando anche dalle classi minori alla MotoGP. Sfruttando gli algoritmi, Milestone è riuscita a congegnare un sistema di trasferimenti analizzando le performance e incrociandole con i risultati di una squadra durante l’anno, oltre alle loro aspirazioni. Non si tratta soltanto di una questione di valore del pilota, bensì di una combinazione di fattori. Esattamente come nella realtà.

Il “Riders Market” si aggiunge pertanto ad altri sistemi introdotti nella edizione 2023 – ovvero i Turning Point, le rivalità e i social network fittizi – al fine di potenziare l’immersività tra paddock e pista. Il loro intreccio si manifesta in una sezione ad hoc dei menù Carriera, ove è possibile osservare rumor di mercato. In poche parole, con MotoGP 24 la propria storia nel Motomondiale diventa ancor più dinamica.

…e su pista

Gli sviluppatori del team italiano hanno poi perfezionato gli elementi inediti dell’anno precedente, dal meteo dinamico agli Aiuti Neurali. Il perfezionamento dell’intelligenza artificiale e degli aiuti dinamici per i piloti alle prime armi giunge non solo per piccoli aggiustamenti, ma anche con la Difficoltà Adattiva. Con questa impostazione, attiva di default, il livello degli avversari viene calibrato sulla base delle performance dei giocatori umani. Più gare e sessioni di prove libere si giocano, migliore sarà la calibrazione della difficoltà dell’IA.

Milestone lo descrive come un “sistema completamente nuovo pensato per mantenere l’IA nella gamma delle abilità del giocatore e dello stato di sviluppo della sua moto”. La competitività dei contendenti al titolo, pertanto, varia continuamente. In altri termini, salvo preferenze personali, non sarà più necessario optare per una difficoltà differente durante ogni weekend di gara sulla base del proprio livello di comfort con una determinata pista o condizione meteorologica.

Si aggiungono dunque i nuovi circuiti di Sokol e Buddh e non può mancare la Tissot Sprint, formato introdotto proprio nel 2023. mentre i roster, i modelli e le livree di ogni scuderia dalla MotoGP alla Moto3 verranno rivisti e aggiornati con le prime patch post-lancio. Alla MotoE verrà riservato lo stesso trattamento, ma tra qualche mese.

Gameplay affinato e per tutti

Considerate tutte le modifiche e novità sopra citate, MotoGP 24 si rivela decisamente più completo e soddisfacente rispetto alla edizione numero 23. Anche quest’anno gli Aiuti Neurali si dimostrano molto utili per i nuovi giocatori, sebbene non manchino leggeri intoppi in alcuni tracciati. L’ideale risulta, allora, testare le varie impostazioni su più circuiti, fino a quando la pratica svolta su pista non sia sufficiente a rimuovere gli Aiuti.

I controlli della moto restano ottimi, con una precisione degli input davvero elevata e una risposta realistica, basata ovviamente anche sulle condizioni del tracciato e sul settaggio di sospensioni, freni e non solo. Il gameplay beneficia notevolmente delle penalità inserite con gli Stewards: anche a seconda della tolleranza alle violazioni commesse dai piloti, modificabile nelle impostazioni, capiterà più o meno frequentemente di notare avvertimenti, penalità di tempo, Long Lap Penalties e sorpassi irregolari. La gara diventa così molto più autentica e piacevole, specie quando combinata al meteo variabile e alle corse sprint.

L’intelligenza artificiale dei piloti avversari, ancora una volta, risulta lievemente sbilanciata, anche se meno rispetto al passato. L’aggressione continua a dominare l’approccio di guida dell’IA ma, questa volta, permane a ogni livello di difficoltà e non lascia al giocatore preziosi decimi, verso un vantaggio incolmabile. Al contempo, è proprio l’IA a recuperare e guadagnare distacco forse fin troppo facilmente anche a difficoltà più basse. La bravura del pilota è quindi l’unica arma utile al fine di raggiungere il traguardo davanti a tutti.

Tanti aiuti, ma MotoGP 24 resta difficile

Dal paragone diretto con MotoGP 23 emerge che MotoGP 24 continua a tendere una mano verso i neofiti, incrementando però la difficoltà una volta padroneggiati i comandi e conosciute le piste. La curva di apprendimento resta elevata, specie se si punta a competere in multigiocatore, ma soddisfacente. Raggiungere capacità tali da completare una corsa nelle prime posizioni mantenendo la guida più pulita possibile, sfidando meteo avverso e piloti muniti di moto più performanti, non è semplice ma è profondamente appagante.

MotoGP 24 gode anche di più opzioni di accessibilità per permettere davvero a chiunque di godersi le corse su due ruote. Questa edizione, perciò, punta le sue fiches proprio sull’idea di diventare adeguata a qualunque giocatore, che potrà dilettarsi anche in corse multigiocatore in cross-play dal Day 1 e in split screen locale a due giocatori.

Infine, è necessaria una nota positiva per le opzioni di personalizzazione riguardanti sticker, caschi, numeri da stampare sulla moto e ulteriori dettagli cosmetici per mostrarsi sulla pista con effetti unici. Esattamente come nella scorsa iterazione, tutte le creazioni effettuate mediante il ricco editor in-game potranno essere condivise con la community e liberamente scaricate, anche cross-platform (sebbene solo tra PlayStation ed Xbox).

Gas a martello tra grafica e audio

Armati di un computer dotato di NVIDIA GeForce RTX 3070 e AMD Ryzen 5 5600X è risultato molto semplice superare i 60fps in 1080p con impostazioni grafiche al massimo. Rispetto a MotoGP 23, l’edizione di quest’anno non ha mostrato “episodi” di stuttering nella build giuntaci per la recensione. La presentazione visiva rimane quindi ottima, eccetto per – proprio come nella versione 2023 – i modelli 3D dei piloti che, in fondo, beneficerebbero di maggiore cura per apparire più realistici.

Il comparto audio risponde molto bene al desiderio di una esperienza simulativa come si deve, soddisfando le orecchie a ogni rettilineo. Con gli aiuti neurali attivi la gestione di frenate e accelerazioni può portare alla riproduzione di una sequenza di suoni improvvisamente interrotti, meno piacevoli, per rispondere ai controlli dell’IA, ma si tratta di una piccola circostanza fastidiosa, facilmente eliminabile.

VERSIONE TESTATA: PC