In occasione del Lucca Comics & Games abbiamo potuto toccare con mano il nuovo, attesissimo capitolo della saga di Monster Hunter in arrivo il prossimo 28 febbraio su PC, PlayStation 5 e Xbox Series. Dopo la parentesi Switch e old gen con Monster Hunter Rise, la serie hunting game più celebre al mondo è pronto a debuttare sulle console di attuale generazione con un nuovo e vastissimo capitolo che prenderà le redini dell’acclamato Monster Hunter World, capace di registrare oltre 25 milioni di copie vendute.
Grazie all’invito da parte di Capcom abbiamo quindi potuto provare alcune missioni in anteprima di Monster Hunter Wilds su PS5 e scoprirne così alcune delle novità peculiari già intraviste nei vari trailer. Un’ora circa di gameplay che ci ha permesso di pregustare soltanto una parte di ciò che vedremo il prossimo febbraio, ma abbastanza comunque per farci un’idea più che chiara del peso specifico di questa nuova, emozionante stagione di caccia. Senza ulteriori indugi immergiamoci nelle terre selvagge di Monster Hunter Wilds nella nostra anteprima dal Lucca Comics & Games.
Into the Wilds
Seduti sulla poltroncina nella suggestiva location della Casermetta San Regolo nel pieno centro di Lucca abbiamo quindi provato la beta di Monster Hunter Wilds, la stessa che sarà disponibile su PlayStation 5, Xbox Series X/S e Steam fino al 4 novembre. Dopo aver creato il nostro personaggio e aver assistito a una spettacolare cutscene che ci dà un assaggio della nuova direzione ancora più cinematografica adottata per questo Monster Hunter Wilds ci siamo quindi cimentati in due distinte missioni che ci hanno visto affrontare rispettivamente il Chatacabra e il Doshaguma.
Una volta scelta la tipologia di arma tra le 14 presenti – ottima anche la possibilità di farci consigliare quella che più si adatta a noi attraverso un breve questionario – siamo partiti in sella al nostro Seikret in direzione della prima preda. Fin da subito la nostra cavalcatura si è rivelata ancor più utile del previsto, sia per la possibilità di trasportare una tipologia aggiuntiva di arma (da switchare durante la caccia), sia per la presenza del “pilota automatico”.
Basterà infatti impostare la nostra destinazione per lasciare al Seikret il compito di spostarsi nella vasta mappa di gioco, liberamente esplorabile in lungo e in largo, senza doverci preoccupare delle manovre e avendo così tempo sia per ammirare il panorama circostanze, sia per scovare e quindi raccogliere alcuni preziosi oggetti nelle vicinanze. Un ottimo modo per alleggerire i tediosi spostamenti da un punto all’altro della mappa tipici della serie.
Focus al combattimento
La novità più sostanziale di Monster Hunter Wilds è rappresentata dalla modalità Precisione, o Focus Mode nell’originale. Tenendo premuto L2 infatti potremo sferrare (questa volta con R1) attacchi mirati al nemico sfruttando la rotazione della telecamera con l’analogico destro e colpendo così alcuni punti specifici del mostro con una serie di combo acrobatiche e assai spettacolari.
Sul mostro, di tanto in tanto, verranno evidenziati alcuni spot in rosso, ovvero le ferite che, se colpite, faranno vacillare la nostra preda rendendola ancor più vulnerabile ai nostri attacchi. Questa introduzione rende il gameplay di Wilds ancor più fluido e divertente, senza però snaturare eccessivamente la vena tattica e “ponderata” del gameplay della serie.
Dallo spadone alle doppie lame, ci è parso che ciascuna arma sia stata rivisitata in modo da ampliarne il parco soluzioni e rendere così l’esperienza di combattimento più bilanciata. È ancora presto per dare un giudizio concreto, ma ci è parso che la volontà di Capcom sia quella di rendere Monster Hunter un titolo appetibile a una fetta di giocatori più ampia, sia per la presenza ancora più massiccia della narrativa, sia appunto per una maggiore propensione action del suo gameplay.
Le nostre aspettative
Il mondo di Monster Hunter Wilds ci è apparso quanto mai vivo e vibrante, popolato da mostri e creature che si muovono in branchi comportandosi in maniera naturale nel loro habitat. Nonostante la nostra prova fosse in single player, l’IA dei comprimari ci ha comunque permesso di affrontare la caccia senza patire troppo la nostra “solitudine”.
Oltre a ciò, la qualità della resa grafica di questa versione non definitiva ci fa ben sperare per ciò che vedremo una volta il gioco raggiungerà gli scaffali di tutto il mondo. Forse qualcosa, soprattutto nella gestione della telecamera nei momenti più concitati di gioco, andrà ancora limato ma il tempo è certamente dalla parte di Capcom.
Voi avete ancora tempo fino al 4 novembre per testare la prossima caccia firmata Monster Hunter e dirci quali sono le vostre prime impressioni, cosa avete apprezzato e cosa invece vi ha fatto storcere il naso. Quel che è certo, almeno per noi, è che l’attesa per il prossimo 28 febbraio si è fatta ancora più spasmodica.